Play off. Le Azzurre ci mettono il cuore, le americane il gol-vittoria
sabato 20 novembre 2010
I primi novanta minuti sono degli Stati Uniti. Un gol realizzato da Morgan a pochi secondi dal fischio finale rendono più lungo e difficile il viaggio delle Azzurre verso Chicago. Tanto più che l’Italia, come aveva assicurato alla vigilia il commissario tecnico Ghedin, ci ha messo il cuore. E non solo. Ci ha messo anche il carattere e l’orgoglio, giocandosela alla pari contro le campionesse olimpiche, prime nel ranking mondiale. Solo una disattenzione (“la fatica ha contribuito” spiega Ghedin a fine gara) ha permesso agli Usa di chiudere a proprio favore i primi 90’ e di mettere un’ipoteca sull’ultimo posto disponibile per il Mondiale del 2011.
Nonostante il divario, soprattutto a livello fisico, l’Italia ha affrontato a viso aperto le americane: ha sofferto, ha stretto i denti, ha creato due ottime occasioni con Tuttino e il capitano Panico in uno stadio, quello di Padova, che con i suoi 6000 spettatori ha sostenuto fino all’ultimo le Azzurre. Gli Stati Uniti hanno aperto subito all’attacco, trovando dall’altra parte pronta la replica, soprattutto con l’”americana” Picarelli in grande giornata. Premono gli Usa, senza far male; e l’Italia tiene bene di fronte alla notevole fisicità delle avversarie. Due scuole calcistiche nettamente diverse a confronto: 25 mila tesserate per l’Italia, 5 milioni per le americane. I numeri parlano chiaro, ma le Azzurre non ne hanno tenuto conto. E se gli Stati Uniti dimostrano di voler chiudere in fretta il discorso, la Nazionale di Ghedin non ha intenzione di spianare la strada.
I rischi maggiori le Azzurre li corrono quando perdono i palloni nella costruzione del gioco; sono brave a ripartire, ma spreca molto nell’ultimo passaggio.
Stesso discorso nella ripresa. Italia molto concentrata e determinata, inizia però a soffrire la fisicità delle americane. Al 19’ grande palla gol per Patrizia Panico, che colpisce di prima intenzione di collo sinistro, ma è brava Barnhart a respingere in angolo. Al 45’ l’Italia si salva: gli Usa colpiscono il palo. Al 48’ Ghedin sostituisce Carissimi con Conti e gli Usa, sfruttando una disattenzione difensiva, passano in vantaggio e chiudono la gara con un diagonale di Morgan Rabbia e delusione sui volti delle Azzurre. Da Ghedin solo elogi: “Sono deluso per il risultato, ma felice della prestazione: le ragazze sono state straordinarie, ci hanno messo tanto cuore. Purtroppo il calcio è questo, diciamo che partite del genere servono per fare esperienza e per crescere”.
Appuntamento tra sette giorni, sabato 27, a Chicago, in casa delle americane: “E’ chiaro – conclude Ghedin – che ce la giocheremo, ma è tutto molto più difficile”.