Nazionale A Femminile

Panico, Gabbiadini, Salvai e Di Criscio: "Vi raccontiamo la nostra Verona"

mercoledì 26 novembre 2014

Panico, Gabbiadini, Salvai e Di Criscio:
Domani la città di Verona ospiterà Italia-Olanda, gara di spareggio decisiva per l’accesso ai Mondiali di Calcio Femminile. Le Azzurre, che nel playoff di andata hanno pareggiato per 1-1, scenderanno sul campo dello stadio Bentegodi alle ore 20.30 (info biglietti omaggio). Nella Nazionale allenata da Cabrini giocano quattro “veronesi d’adozione” che, quando non sono in azzurro, vestono la maglia dell’AGSM Verona. A loro abbiamo chiesto di raccontarci le bellezze della città di Romeo e Giulietta, e non solo. “Per chi non c'è mai stato, Verona è una di quelle città di cui t'innamori subito – ci ha raccontato il capitano azzurro Patrizia Panico – è piccolina, la giri bene a piedi e ha un centro storico splendido. I ponti che attraversano l’Adige la rendono una bomboniera. Si sta proprio bene, i veronesi sono accoglienti, ospitali e brillanti. Qui ho lasciato il cuore, e inoltre... c'è lo spritz!”. Fem OlaIl centravanti azzurro Melania Gabbiadini vive nel comune veneto ormai da dieci anni: “E' una delle più belle città d’Italia. Mi piace in ogni fase del giorno, dalle prime luci dell'alba al tramonto,  ed è incantevole con le sue vie ricche di negozi e fascino. Personalmente amo passeggiare a piazza Bra o a Piazza Erbe, cuori di una città che ormai sento mia”. La magia di Verona ha affascinato anche Cecilia Salvai e Federica Di Criscio, la prima innamorata della senso di pace e tranquillità che si respira all’ombra dell’Arena, la seconda di Castel San Pietro, da dove si vede la città dall'alto. “Ci vado a rilassarmi – ha detto Federica – io sola con la musica nelle orecchie, il mio mondo di pensieri e Verona”. Il piatto tipico più amato dalle quattro Azzurre è il risotto al tastasal (tranne che per Di Criscio che preferisce il bollito con la peara). Ciò che invece sollecita maggiormente il palato dei loro sogni è la visione di uno stadio Bentegodi pieno. “Ho giocato una semifinale di Champions League con il Bardolino, c’erano 15.000 persone – ha ricordato Panico – è stato emozionante, e spero che i veronesi vengano in massa a tifarci anche domani. D'altra parte Verona è una città che ama il calcio a 360 gradi... risponderà alla grande”. 141122EVHN0546 Con l’Olanda, si ripartirà dall’1-1 conquistato all’andata nei Paesi Bassi, anche grazie all’ennesima rete di Gabbiadini che confida nel supporto dei tifosi scaligeri: “Il pubblico dovrà farsi sentire e sostenerci alla grande, perché, avendo pareggiato a L’Aia, potrà succedere di tutto”. Si prospetta una gara combattuta fino all’ultimo, ma le Azzurre sono determinate: “L'Olanda è una squadra molto forte – ha spiegato Di Criscio – le nostre avversarie sono veloci e tecniche, fisicamente stanno un pelino meglio di noi, dobbiamo scendere in campo, consapevoli della nostra forza. Dobbiamo crederci, e giocare per vincere”. Parole a cui hanno fatto eco quelle del Capitano Panico: “Ci aspetta una partita dura dal punto di vista agonistico. Loro inizieranno a premere sull'acceleratore da subito e noi dovremo stare attente a non commettere i tanti errori dell'andata. Dovremo lottare su ogni pallone come se fosse l'ultimo. Inoltre potrebbe piovere: ci attende una gara cattiva, una battaglia”. Come ha sottolineato Salvai, il vantaggio di un pubblico amico potrebbe risultare decisivo: “Questa volta abbiamo noi il vantaggio di giocare in casa. Vogliamo vincere, segnare per prime, anche più di un gol. Non difenderemo il pareggio esterno”. Se le Azzurre supereranno il playoff, si qualificheranno al Mondiale di Canada 2015, la cui vittoria val bene un “fioretto”, sottoscritto in esclusiva sulle pagine web di Vivo Azzurro. Così se Panico, in caso di vittoria iridata, farebbe volentieri il bagno nella Fontana di Trevi (sogno bello ma irrealizzabile), Salvai si farebbe tingere i capelli d’azzurro; se Gabbiadini si è impegnata a fare un giro nel centro di Verona con la sua mini-moto - naturalmente indossando la maglia dell’Italia - Di Criscio, conoscendo il talento da tatuatrice della stessa Melania, sarebbe pronta a farsi tatuare dalla compagna una Coppa del Mondo. Tra i sogni iridati e le Azzurre domani tenterà di frapporsi la temibile Olanda. Avversario da battere in undici più uno. L'appello finale al "dodicesimo uomo" lo abbiamo lasciato quindi al bomber Gabbiadini,  e al suo assimilato dialetto veronese: “Venite a vedere le butele, che son forti e son bele!”.