Formazione tecnica: Viscidi a confronto a Milano con gli staff delle Giovanili dell’Inter
Il coordinatore delle Nazionali Giovanili del Club Italia ha illustrato ai tecnici nerazzurri le principali evoluzioni del calcio giovanile a livello internazionalevenerdì 5 aprile 2019
Il coordinatore delle Nazionali Giovanili del Club Italia Maurizio Viscidi ha incontrato oggi a Milano gli staff tecnici delle formazioni giovanili dell’Inter per un confronto sulle principali evoluzioni del calcio giovanile a livello internazionale, in base alle esperienze maturate dalle squadre Azzurre, sempre più protagoniste nelle principali competizioni FIFA e UEFA.
L’incontro, che fa parte del processo di collaborazione avviato dal Club Italia con le società e segue altre precedenti esperienze, è stato promosso dal responsabile del Settore Giovanile dell’Inter Roberto Samaden, che ha accolto Viscidi al ‘Centro Sportivo Facchetti’. Successivamente, si è svolto l’incontro con i quadri tecnici delle formazioni nerazzurre e con gli allenatori provenienti dalle numerose società affiliate all’Inter.
“Mi fa molto piacere essere qui - ha dichiarato Viscidi - i rapporti con l’Inter sono ottimali e i numeri testimoniano che è una delle realtà che lavora meglio a livello giovanile: in questo momento è la società che dà il maggior numero di giocatori alle nazionali giovanili, 35 dall’Under 21 all’Under 15. È fondamentale che tra il Club Italia e le società venga portato avanti un lavoro sinergico non solo dal punto di vista organizzativo, ma anche sotto il profilo tecnico e che ci si confronti su tattica, metodologia di allenamento e sui principali problemi del calcio giovanile italiano”.
Problematiche spesso sintomatiche di un eccesso di lavoro tattico che rischia di penalizzare la crescita tecnico individuale dei giocatori, che manifestano lacune nel controllo palla e nel dribbling, con difensori che faticano a costruire gioco e attaccanti che non sanno difendere. Per questo è importante puntare sull’uno contro uno per allenare fase offensiva e difensiva o insegnare ai ragazzi come si porta la pressione in modo corretto, senza fermarsi a due metri dal pallone. Rispetto al resto d’Europa si adotta un calcio troppo schematizzato, dove sono più importanti i moduli che i principi di gioco. Il modello del Club Italia si basa su un calcio propositivo, offensivo, di profondità e di dominio, in cui i giocatori siano capaci di muoversi e occupare gli spazi indipendentemente dal ruolo che ricoprono in campo.
“È estremamente importante che il nostro lavoro sia coordinato con quello delle nazionali – le parole del responsabile del Settore Giovanile nerazzurro Roberto Samaden – perché l’interesse comune è quello di formare i giovani nel miglior modo possibile. Negli ultimi anni stiamo lavorando a stretto contatto con il Club Italia, andiamo nella stessa direzione e questo sta portando benefici a tutto il calcio italiano”.