Nazionale A Femminile

Mondiale U17 Fem, Marinelli: “Mai segnato un gol così spettacolare”

giovedì 20 marzo 2014

Mondiale U17 Fem, Marinelli: “Mai segnato un gol così spettacolare”

Ha festeggiato il suo compleanno in Costa Rica, il tempo di spegnere 16 candeline e la festa continua con quel gol spettacolare segnato alle padrone di casa che ha portato l’Under 17 femminile dritta dritta ai quarti di finale con un turno di anticipo. Gloria Marinelli, molisana di Agnone, ancora non ci crede: “Appena ho visto arrivare il pallone – racconta con la spontaneità della sua giovane età - non ci ho pensato su due volte. Ci ho provato ed è andata bene. Non mi era mai successo di segnare un gol così spettacolare. Appena ho visto la palla entrare non ci credevo, e ancora oggi non realizzo quello che ho fatto. Mi è venuto spontaneo, subito dopo aver segnato, correre verso la telecamera e dedicare il gol ad un ragazzo del mio paese che è venuto a mancare qualche giorno fa”.
La sua è una storia tutta da raccontare. Gioca a calcio da quando aveva sei anni anche se in famiglia, soprattutto la mamma, avrebbero preferito che Gloria scegliesse uno sport più femminile. Invece ha iniziato a tirar calci al pallone proprio con una squadra di maschi, fino a quando la nota l'allenatore del Grifo Perugia durante un raduno della rappresentativa molisana e la vuole a tutti i costi portare nel club umbro. Gli ostacoli non mancano, la società non offre nulla e la piccola Marinelli è ancora molto giovane per gestirsi da sola. Ma volere è potere. La soluzione la trova la sorella maggiore, universitaria, che nel 2012 si trasferisce da Roma a Perugia per stare con lei e aiutarla a coltivare quella che nel frattempo è diventata una vera e propria passione. “Ho ricominciato tutto da zero – racconta ancora Gloria - lontano dai miei genitori, nuova scuola, nuove amicizie, e mia sorella accanto che è come una mamma. Tutto per continuare a giocare a pallone che per me è la cosa più importante”.
Cresciuta in fretta, Gloria, ma capace di emozionarsi come sa fare solo una ragazzina della sua età: “Il giorno della gara sono sempre agitata fino a quando non tocco il primo pallone. Contro la Costa Rica sapevo che sarebbe stata una partita ancora più emozionante, con tanti spettatori che tifavano per le nostre avversarie. Questa cosa però mi ha caricato oltre misura e quella carica ho cercato di riversarla sul campo”.
Dopo il gol è corsa verso la sua compagna di squadra, Peressotti, che ha fatto la finta di lucidargli lo scarpino, una specie di rituale che però non è mai lo stesso: “Io e Nicole ci divertiamo a creare delle esultanze per ogni gol che facciamo. E adesso dobbiamo trovarne un'altra quanto prima”.
Piedi per terra, ma l’ambizione non manca: “Vorrei arrivare in finale, l'ho detto sin dall'inizio e ce la metterò tutta per centrare questo obiettivo. Se riusciamo a conciliare bene testa e gambe ce la possiamo fare, anche con squadre più forti di noi. Siamo un gruppo molto unito, l'amicizia che c'è tra di noi credo sia difficile trovarla in altre squadre. E questo è il nostro punto di forza”.