Messaggio di Donadoni: "siamo ostaggio della violenza dobbiamo dire basta"
lunedì 12 novembre 2007
"Quello che è successo a Bergamo e poi a Roma è follia pura. E' una di quelle volte che ti viene la nausea fino alla gola e hai voglia di buttarla fuori. Credo anche io che siamo ostaggi di questa violenza, ma non si può essere schiavi in questo modo". Nel primo giorno di ritiro della Nazionale a Coverciano, in vista del doppio impegno con Scozia e Faroer, Roberto Donadoni commenta con toni decisi la domenica di violenza che ha fatto seguito all'uccisione del tifoso della Lazio Gabriele Sandri.
Avrebbe ovviamente voluto un altro clima, Donadoni, nella settimana più importante da quando siede sulla panchina azzurra. "Indubbiamente la settimana nasce in modo difficile - ammette - quando la vita di una persona viene stroncata, questo coinvolge tutti. Mi guardo bene dal dare certe valutazioni perche' ancora oggi non conosciamo la dinamica dei fatti".
Poi la condanna della violenza ultrà: "Quando vedi certe cose, senti la nausea salire dallo stomaco e la voglia di buttarla fuori. Non se ne può più, non si può arrivare a certi livelli. Bisogna dire basta. La stragrande maggioranza della gente è stufa. Credo e mi auguro che si faccia veramente qualcosa. Siamo arrivati a un livello in cui è impensabile accontentare tutti, ma dobbiamo essere solidali nel capire che bisogna smetterla di mettere sempre il proprio interesse davanti a tutto. Con quello che è successo domenica siamo riusciti ancora a tirar fuori il peggio di noi stessi".
Per Donadoni è fondamentale lavorare tutti nella stessa direzione: "Serve fare qualcosa tutti insieme. Quello che è successo, toglie entusiasmo, forza, e invece bisogna cercare di reagire, di essere positivi. Tutti dobbiamo cercare di fare qualcosa, bisogna aiutarsi. E' importante essere uniti e coesi".
L'Italia di Roberto Donadoni è ovviamente ancora scossa dalle ultime vicende, l'appello del cittì è al senso di responsabilità da parte di tutti: "Faccio appello a tutti, anche a voi - dice rivolgendosi ai giornalisti -
perchè questi ragazzi che sono in Nazionale hanno bisogno di supporto. Dobbiamo far capire che lo sport e il calcio hanno motivazioni diverse".
Sabato c'è la delicata trasferta di Glasgow, decisiva per le sorti azzurre in prospettiva Europei. "La Scozia è un'ottima squadra - conclude Donadoni - ha ottenuto grandissimi risultati, la loro forza, così come la nostra, sta nel gruppo. Sabato sarà una partita "nuova": loro vorranno vincere, noi faremo altrettanto. Il pareggio? In 25 anni di attività, tra calciatore e allenatore, non sono mai sceso in campo pensando al pareggio".