Roma, 27 luglio 2012 – Devis Mangia, neo-incaricato allenatore dell’Under 21 italiana, ha trovato un aspetto positivo nella crisi trasversale che ci sta colpendo: “Viviamo in un periodo di crisi – ha confidato a Fabio Bianchi de La Gazzetta dello Sport - ma spero che il clima di austerity porti le squadre a puntare sui ragazzi. Dalla necessità nascono le idee, si fa lavorare la fantasia”.

Mangia succederà a Ciro Ferrara alla guida della selezione giovanile azzurra: “Quando vieni chiamato in Nazionale, non puoi dire di no. Io sono un istintivo, vado a pelle, ho deciso d’impulso. Mi è piaciuta subito l’idea. Sono strafelice dell’incarico e di lavorare con queste persone. Se la Federazione sarà contenta di me, potrei restare a lungo”.

Ispirazioni per la guida delle giovani promesse italiane non possono che nascere dal modus operandi del Ct vice-campione d’Europa: “A me è piaciuto molto come Prandelli si è posto con l’opinione pubblica e come ha impostato il concetto di Nazionale. All’Europeo l’Italia ha dato segnali precisi. L’Under deve avere quello spirito. Cercare di vincere, ma anche essere soddisfatti del mondo in cui vinciamo. Che è più importante”.

 

L’intervista integrale di Fabio Bianchi a Davis Mangia è pubblicata integralmente sul numero odierno de La Gazzetta dello Sport.