Mancini invita alla prudenza: “Non esistono partite scontate, farò dei cambi rispetto alla gara con la Finlandia”
Il Ct non sottovaluta il Liechtenstein: “Se non la sblocchiamo subito può diventare una gara insidiosa”. Bonucci: “Kean è cresciuto tantissimo, in bocca al lupo a Salvai”lunedì 25 marzo 2019
Due vittorie in due partite, nove gol realizzati, nessuno subito. Autorizzano a pensare positivo gli unici due precedenti con il Liechtenstein, avversario degli Azzurri nel secondo incontro delle qualificazioni a EURO 2020. Domani a Parma, in uno stadio ‘Tardini’ vestito a festa per l’occasione (sono stati già emessi 18.000 biglietti) e che vedrà presenti in tribuna su invito della FIGC anche i due ragazzini-eroi di Crema, Ramy Shehata e Adam El Hamami, l’Italia cercherà di conquistare il secondo successo nelle ‘European Qualifiers’, il terzo contro la nazionale del Principato, già battuta nettamente (4-0 a Vaduz e 5-0 a Udine) in occasione delle qualificazioni al Mondiale di Russia 2018. Sulla carta un incontro tutto in discesa con una squadra relegata al 181° posto del ranking e sconfitta all’esordio dalla Grecia, ma Mancini invita comunque alla prudenza.
“Nulla è scontato – dichiara il Ct in conferenza stampa prima dell’allenamento di rifinitura- il Liechtenstein ha un allenatore di esperienza, che conosce bene il calcio: forse si chiuderanno un po' come ha fatto la Finlandia e dovremo essere bravi a trovare gli spazi. Quella di domani è una partita che se non si sblocca all'inizio può diventare insidiosa: guardate Brasile-Panama (amichevole disputata sabato a Oporto e terminata 1-1, ndr), non ci sono partite scontate, tutte vanno prese con il massimo della concentrazione".
La vittoria con la Finlandia ha confermato che l’Italia è sulla buona strada e che il 4-3-3 con due registi in mezzo al campo continua a dare buone risposte: “Siamo felici, volevamo riportare l'entusiasmo attraverso il gioco, mostrando qualcosa di particolare e diverso. Ma c'è ancora molto da fare per migliorarci e far affezionare di nuovo tante persone alla Nazionale. Questa squadra sta iniziando ad assumere una sua identità, abbiamo il nostro gioco che ci deve accompagnare sino agli Europei”.
Il Ct spiega di non aver ancora scelto la formazione, ma preannuncia alcune novità nell’undici iniziale: “Qualcosa cambieremo rispetto alla gara di Udine. Almeno tre o quattro giocatori se non qualcosa di più, ma deciderò dopo l'allenamento perché devo valutare le condizioni fisiche dei ragazzi". Potrebbe avere una chance dal primo minuto Quagliarella, entrato in campo nel finale del match con la Finlandia e vicinissimo per due volte al gol: “Fabio non è un giocatore a gettone – precisa Mancini – merita di stare qua. Nella sua carriera ha sempre dimostrato di saper giocare a calcio, è da tanto in nazionale ed è rientrato perché dobbiamo qualificarci e abbiamo bisogno del capocannoniere del campionato. Con la Finlandia ha avuto due occasioni importanti, ma è anche entrato in un momento particolare della partita".
In sala stampa accanto a Mancini c’è Leonardo Bonucci, tra i pilastri di una difesa sempre più solida e che non subisce gol da 388 minuti. Nell’era Mancini la Nazionale ha segnato 10 reti con 10 marcatori diversi, una vera e propria cooperativa del gol a cui si è iscritto anche il difensore della Juventus, autore dell’unica rete dell’Italia in occasione della sconfitta dello scorso giugno nell’amichevole con la Francia. L’ultimo dei 10 marcatori azzurri è stato Moise Kean, compagno di squadra di Bonucci alla Juventus: “È cresciuto tantissimo – spiega il difensore bianconero parlando dell’attaccante classe 2000 – ha fatto bene a restare con noi alla Juventus perché quando ti alleni con Cristiano Ronaldo e Dybala è ovvio che cresci meglio. Ha diciotto anni e come tutti i diciottenni sbaglia qualcosina, ma questo fa parte della crescita, dell'esperienza. Negli ultimi tempi ha capito poi come si sta in un gruppo, come si rispettano le regole. Ora spero gli scivolino addosso tutte le pressioni che sta vivendo in nazionale e alla Juventus". Bonucci fa poi l’in bocca al lupo a Cecilia Salvai, difensore della Juventus e della Nazionale che ieri si è rotta il legamento crociato in occasione del match scudetto con la Fiorentina: “Spero che in questo momento difficile sia un po’ felice per tutto l’affetto che le sta arrivando. So quanto ci teneva ai Mondiali, ma tornerà più forte di prima”.
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