Mancini: “Dispiace perdere, ma questa gara ci fa capire che siamo una grande squadra”
Il Ct: “Certi episodi condizionano le partite, il primo tempo sarebbe potuto finire 1-1”. Pellegrini: “Ci aspetta un futuro pieno di vittorie”. Chiesa: “Restare in dieci è stata una mazzata, ora pensiamo a tornare a vincere e a portare altri trofei a casa”mercoledì 6 ottobre 2021
Luis Enrique lo aveva detto: “Prima o poi l’Italia dovrà perdere”. Aveva ragione perché dopo 37 risultati utili consecutivi e il trionfo di Wembley la sconfitta è arrivata proprio per mano della sua Spagna, una squadra giovane e di talento che tre mesi fa aveva fatto sudare le proverbiali sette camicie agli Azzurri nella semifinale europea e che stasera si è tolta la soddisfazione di batterli in un Meazza vestito a festa per i Campioni d’Europa. Anche dalle sconfitte si può tornare più forti e l’Italia lo ha già verificato sulla propria pelle risorgendo dalle ceneri di quattro anni fa, quando proprio a San Siro si era vista sfuggire la qualificazione al Mondiale russo: “Dispiace perdere così – l’analisi di Roberto Mancini – ma questa gara ci dà più forza nonostante la sconfitta e ci fa capire che siamo davvero una grande squadra. A volte certi episodi condizionano le partite, il primo tempo sarebbe potuto finire 1-1”. Dispiaciuto anche per i fischi a Donnarumma (“stasera giocava l’Italia e l’Italia viene prima di tutto”), il Ct sa che l’espulsione di Bonucci nel finale di primo tempo ha condizionato la partita: “Non l'ho rivista, ma Leo doveva fare attenzione prima, quando si è fatto ammonire per proteste. Nel secondo tempo siamo stati bravissimi a segnare un gol e a non subirne in inferiorità numerica”.
Anche stasera Federico Chiesa è stato l’ultimo ad arrendersi. Prima ha colpito un palo, poi ha servito a Pellegrini il pallone dell’1-2 dopo la solita cavalcata da purosangue: “Abbiamo perso dopo tante partite, abbiamo fatto il record mondiale e prima o poi la sconfitta poteva arrivare. Grande merito alla Spagna. Potevamo essere più cinici, ci portiamo via ciò che di buono abbiamo fatto stasera: correre al massimo e fino alla fine per tutta l'Italia e per il mister. Ora non ci fermiamo, pensiamo a tornare a vincere e a portare altri trofei a casa". L’espulsione di Bonucci ha complicato i piani dell’Italia, che fino ad allora se l’era giocata ad armi pari, andando vicina in un paio di occasioni al pareggio: “Il rosso è molto severo, in campo internazionale una prima ammonizione così non ci stava. Al capitano poi. La Spagna anche in undici contro undici ci aveva messo in difficoltà, ma la partita può sempre cambiare. Restare in dieci è stata una mazzata”.
Entrato dalla panchina, Lorenzo Pellegrini ha confermato di avere in questo periodo un particolare feeling con il gol, segnando nel finale la sua terza rete in Nazionale: “Ci dispiace tanto, c'è rammarico ma queste partite si decidono negli episodi e oggi non è andata bene. Ci abbiamo creduto fino all'ultimo minuto. Oggi non ho visto una Spagna superiore all'Italia, ci aspetta un futuro bello e pieno di vittorie".
Anche Giorgio Chiellini è entrato in campo nella ripresa, quando l’Italia era già rimasta in dieci e la strada era tutta in salita: “Sapevamo che era una partita difficile e bisogna sapere accettare di essere messi in difficoltà dall'avversario, ci è mancato questo. Ce la siamo giocata fino alla fine, ma siamo stati troppo precipitosi. Peccato perché giocavamo in casa, era un passaggio importante per la crescita del gruppo in vista del Mondiale". Domenica c’è la finale per il terzo posto, ma il capitano guarda già avanti: “Ora pensiamo alla prossima partita e poi ci concentreremo per le gare di novembre, quando dovremo guadagnarci il Mondiale”.