Maldini e Pisilli, la meglio gioventù si veste d’azzurro: “Un onore essere qui, ora dimostriamo il nostro valore”
L’attaccante del Monza è il terzo Maldini in Nazionale dopo nonno Cesare e papà Paolo: “Bello vedere le loro foto a Coverciano”. Il centrocampista della Roma: “Sogno di giocare il Mondiale”martedì 8 ottobre 2024
Secondo giorno di lavoro a Coverciano per la Nazionale, che nel pomeriggio tornerà ad allenarsi in vista del match di giovedì con il Belgio. Dopo la consueta conferenza stampa di inizio raduno del Ct Luciano Spalletti, oggi ad incontrare i giornalisti nell’Aula Magna del Centro Tecnico Federale sono stati due dei quattro volti nuovi del gruppo azzurro. Avversari domenica pomeriggio nel match tra Monza e Roma, Daniel Maldini e Niccolò Pisilli si sono ritrovati compagni di squadra poche ore dopo a Coverciano. Felici ed emozionati per la loro prima volta in Nazionale, sono pronti a dimostrare di poter entrare in pianta stabile nel gruppo azzurro.
“Sono molto orgoglioso – ha esordito Maldini – in passato sono stato contattato dal Venezuela, ma ho preferito aspettare il momento giusto per essere qui. Credo ne sia valsa la pena". Niccolò Pisilli non pensava di leggere il suo nome nella lista dei convocati: “È un onore, un punto di partenza ma anche una grande soddisfazione. Stare qui in mezzo a tutti questi campioni è qualcosa di bellissimo, cercherò di imparare da tutti loro".
Sessantuno anni dopo nonno Cesare e a oltre 22 anni di distanza dall’ultima delle 126 presenze in azzurro di papà Paolo, Daniel è chiamato a portare avanti la dinastia Maldini in Nazionale. Un’eredità pesante, una saga familiare che si intreccia sempre più con la storia calcistica dell’Italia unendo tre diverse generazioni: “La mia famiglia mi è sempre stata vicina, abbiamo parlato però poco di questa convocazione. Mi fa un bell'effetto vedere qui le foto di mio padre e mio nonno, ma penso al ritiro e vivo giornata dopo giornata”. Non è facile portare un cognome così ingombrante: “Con il tempo capisci che devi continuare per la tua strada a prescindere dal parere degli altri, positivo o negativo che sia”. Il calciatore che più lo ha ispirato è Kakà, l’avversario che lo ha impressionato di più Dybala: “La facilità con cui fa le cose è incredibile".
Cresciuto nelle giovanili del Milan, e non sarebbe potuto essere altrimenti, Maldini ha poi fatto la gavetta a La Spezia ed Empoli per sbocciare a Monza, ritagliandosi in questo avvio di stagione un ruolo sempre più centrale nella squadra di Nesta. “Ha la giocata incantevole, a volte però si assenta dalla partita”, ha detto ieri di lui Spalletti, aggiungendo che mancava nel gruppo un calciatore con le sue caratteristiche: “Le parole del mister nei miei confronti mi fanno molto piacere. Ha assolutamente ragione, devo cercare di restare in partita il più possibile. Spero di far vedere buone cose in allenamento”.
Anche Pisilli è un figlio d’arte. Il papà, Francesco, è stato infatti una promessa del tennis italiano, mentre Niccolò ha sempre anteposto gli scarpini alla racchetta, iniziando da bambino un lungo percorso nelle giovanili della Roma che lo ha portato ad esordire con José Mourinho per poi stregare Daniele De Rossi. Al suo arrivo sulla panchina giallorossa, a chi gli chiedeva chi lo avesse colpito di più tra i giovani di Trigoria l’ex tecnico della Roma ha fatto un nome “Pisilli”. Come rivelato ieri da Spalletti in conferenza stampa, è stato lo stesso De Rossi a sponsorizzarlo con il Ct sottolineando la sua capacità di cercare e trovare il gol anche nelle partitelle di fine allenamento: “Ci tengo a ringraziare De Rossi, Mourinho e Juric. Sono qui perché mi hanno dato fiducia facendomi giocare. Anche fare le esperienze con le Under mi è sicuramente servito”.
Nelle ultime settimane la vita di Niccolò è stata un condensato di emozioni. Schierato titolare a sorpresa da De Rossi a Torino contro la Juventus, grazie al suo primo gol in Serie A due settimane dopo ha regalato alla Roma e a Juric il successo in rimonta con il Venezia. E adesso che stava trovando sempre più spazio nell’Under 21 di Nunziata è arrivata anche la prima chiamata in Nazionale maggiore: “Il mio obiettivo è migliorarmi giorno dopo giorno. Metterò tutto me stesso per dimostrare di poter stare qui”. E di rimanerci anche il prossimo anno: “Giocare un Mondiale è il sogno più grande che ogni bambino può avere quando inizia giocare a calcio, me lo auguro con tutto me stesso”.
DI GREGORIO. Anche gli altri due Azzurri alla prima chiamata in Nazionale, Michele Di Gregorio e Matteo Gabbia, hanno parlato rispettivamente ai microfoni di Rai Sport e Vivo Azzurro TV: “Questa convocazione è una gioia immensa – le parole del portiere della Juventus - l’ho desiderata tanto e non vedo l’ora di poter aiutare la squadra. Ho trovato un gruppo affiatato, che mi ha accolto subito bene”. Classe 1997, nato a Milano e cresciuto nelle giovanili dell’Inter, Di Gregorio si è fatto le ossa nelle serie minori girando l’Italia in lungo e largo: “A 19 anni ero in Serie C al Renate, poi ho giocato tre anni in B e ho raggiunto la promozione con il Monza, fino ad arrivare quest’estate alla Juventus”. Dieci anni fa varcava per la prima volta il cancello di Coverciano con la Nazionale Under 17: “Ora mi ritrovo qui ed è bellissimo. La dedica è per la mia famiglia, che mi è sempre stata vicina”.
L’ELENCO DEI CONVOCATI
Portieri: Michele Di Gregorio (Juventus), Gianluigi Donnarumma (Paris Saint-Germain), Guglielmo Vicario (Tottenham);
Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Atalanta), Alessandro Buongiorno (Napoli), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Matteo Gabbia (Milan), Caleb Okoli (Leicester), Destiny Udogie (Tottenham);
Centrocampisti: Nicolò Fagioli (Juventus), Davide Frattesi (Inter), Lorenzo Pellegrini (Roma), Niccolò Pisilli (Roma), Samuele Ricci (Torino), Sandro Tonali (Newcastle);
Attaccanti: Lorenzo Lucca (Udinese), Daniel Maldini (Monza), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Atalanta).