Lippi torna nel suo stadio: “Contro la Bulgaria va bene anche un autogol”
martedì 8 settembre 2009
Marcello Lippi la definisce “la partita più importante”. E non ha dubbi: non conta il gioco, ma il risultato. Alla sua prima volta da Commissario tecnico della Nazionale nello stadio che gli ha regalato titoli e soddisfazioni, il tecnico degli azzurri si mostra tranquillo, ben lontano dal Lippi polemico della vigilia con la gara con la Georgia, o dal Lippi addirittura infuriato dopo la vittoria ottenuta con due autogol di Kaladze accompagnata dalle critiche al non gioco della sua squadra.
“Considerate questa nazionale una squadra di scarsa qualità, ma non è così – sottolinea il tecnico – le nostre armi sono superiori a quel che si pensa, abbiamo qualità non solo atletiche. Di sicuro siamo concreti: su come arriva il gol, nessuna puzza sotto al naso. Mi sta bene anche un altro autogol o un'incornata sotto rete di Buffon. Tra gioco e risultato, domani, conta solo il secondo: perchè se vinciamo siamo al Mondiale, nonostante la matematica non lo certifichi”.
Con una nazionale per metà bianconera e il pubblico di casa, Lippi allontana lo “spettro” dell'astinenza dal gol dei suoi attaccanti, e prova a sdrammatizzare: “Se dite che la Bulgaria ha una difesa forte e noi un attacco che non segna, vuol dire che finirà 0-0...”.
E insiste: “E' la partita più importante di questo mio nuovo biennio, ma non solo per me. Lo è per tutta la nazionale: se vinciamo e andiamo a +4 sull'Irlanda prima della partita di Dublino, è fatta”.
Il cittì ancora una volta difende a spada tratta il suo gruppo “Vi assicuro – sottolinea - che quel che si dice di noi entra da un orecchio ed esce dall'altro. Rispettiamo le critiche, ma ci sta a cuore quanto viene detto tra di noi, non da fuori. Sono nel calcio da 40 anni, per un gruppo di giocatori è sempre così. E d'altra parte, di nazionali fenomenali, in questo momento, non ne vedo tante in giro”.
E’ un’altra vigilia. Diversa da quella vissuta in Georgia. Sarà l’aria di casa, sarà l’entusiasmo dei tifosi che, presenti all’allenamento del mattino, hanno accolto l’ex tecnico della Juve con un’ovazione, sta di fatto che Lippi e la Nazionale si avvicinano alla sfida di domani sera contro la Bulgaria con i volti distesi e l’animo sereno: “E’ vero, è un’altra vigilia. Anche se la posta in palio è alta e se la Bulgaria, rispetto alla Georgia, è ancora in corsa per la qualificazione, siamo tranquilli. Non aspettatevi magie, ma concretezza. Noi abbiamo il nostro imperativo: primo vincere, il resto viene di conseguenza”.
Di formazione Lippi non ne parla. Oltre ai rientranti De Rossi, Marchisio e Grosso, è nel reparto offensivo che il tecnico azzurro ammette di valutare i cambiamenti più rilevanti, se non altro per questioni di forma fisica: “'Devo tener conto del dosaggio delle forze, i nostri attaccanti più di altri in questo momento non sono in grado di tenere due partite di fila”.