Lippi ha due obiettivi: “La qualificazione e costruire un gruppo forte”
martedì 24 marzo 2009
“Sono molto contento che staremo insieme dieci giorni per parlare delle nostre cose e ricreare un gruppo con le caratteristiche che vogliamo. La vera espressione del calcio di un paese è la Nazionale, e non le squadre di club”: è questo il messaggio del Commissario tecnico Marcello Lippi al primo giorno di raduno degli Azzurri a Coverciano, in vista del doppio impegno di qualificazione ai Mondiali 2010 contro Montenegro e Repubblica d’Irlanda.
Lippi scende in campo in difesa del calcio italiano: “L'espressione di un Paese – continua – è la Nazionale. L'Italia è campione del mondo e la nostra Under è la più forte d'Europa. Hanno cercato di ridimensionare il calcio italiano rispetto a quello inglese. Oltretutto certi club della Premier League di inglese hanno poco, dai proprietari ai giocatori”.
Il tecnico dell’Italia Campione del Mondo ha due obiettivi: centrare la qualificazione e costruire un gruppo “che abbia determinazione e carattere”. “Finora abbiamo fatto bene, con 10 punti in quattro partite – continua il ct azzurro - ma c'è un'altra squadra, l'Irlanda, che ha fatto le nostre stesse cose. Saranno loro i nostri antagonisti principali, forse gli unici per il primo posto del girone. Trapattoni? Non ha tradito nessuno, è un professionista che ha lavorato ovunque e che ora è stato chiamato a guidare una nazionale. E' motivo d'orgoglio che allenatori italiani siano chiamati per incarichi così importanti. Ho detto ai giocatori che lavoreremo molto, ma voglio far loro capire che non è importante quando si gioca, ma far parte di questo gruppo".
Tre novità in azzurro: Bocchetti, Motta e Pazzini. Lippi spiega: “Voglio inserire gradualmente gente giovane in questa squadra. Ho promesso a Casiraghi di lasciargli i suoi giocatori che si sono conquistati gli Europei, ma, visto che l'Under 21 gioca un'amichevole, ne ho convocato qualcuno. Pazzini è stato il primo nome a cui ho pensato quando si è fatto male Gilardino, Bocchetti sta facendo molto bene ma ci sono anche altri giocatori che stanno facendo bene e sto seguendo. Santon per esempio è uno di questi, ma ho ritenuto che sia giusto fargli seguire un iter di avvicinamento alle squadre nazionali e credo debba cominciare dall'Under 21”.
Sulla mancata convocazione di Antonio Cassano, Lippi è categorico: “Non devo spiegazioni, ho le mie convinzioni e le porto avanti e poi parlo solo dei presenti”.