
Le mille avventure di Pulvirenti, l’azzurro, Giurisprudenza e i viaggi: “La convocazione arrivata mentre studiavo diritto penale”
Il giocatore siciliano si racconta dal raduno maltese: “Simone Inzaghi mi ha allenato negli Allievi della Lazio, ma al calcio dei grandi non ero pronto, chiedeva sacrifici allo studio che non volevo fare”. Venerdì ‘Pulvi’ sarà uno dei protagonisti in Bielorussia-Italia, sfida decisiva delle qualificazioni all’Europeo 2026mercoledì 9 aprile 2025

‘Il diritto penale è la branca del diritto pubblico che stabilisce le norme giuridiche che regolano i comportamenti illeciti e le relative sanzioni’. No, non vi siete imbattuti in un libro di legge, ma è quello che probabilmente aveva iniziato a leggere Giovanni Pulvirenti quando a metà dicembre del 2023 gli è squillato il telefono. La matita gli è caduta sul tavolo, gli occhi si sono gonfiati di emozione, la Nazionale di futsal, da cui era stato lontano per più di quattro anni, aveva di nuovo bisogno di lui. Lo ha saputo mentre studiava diritto penale, in un percorso di vita che continua a dividersi fra il parquet di Catania - dove un anno fa ha festeggiato lo scudetto con la ‘sua’ Meta, con tanto di doppietta e premio di MVP di gara-3 della finale tricolore - e Giurisprudenza.

LA STORIA Quella di Giovanni Pulvirenti è una storia quasi sorprendente, perché non comune e tutt’altro che banale. È la storia di un ragazzo in cui arde un fuoco sacro “una fiamma che ho bisogno di alimentare quotidianamente, ponendomi sempre nuovi obiettivi”. È questo che racconta con una maturità a tratti disarmante mentre è con gli Azzurri a Malta, sede di quella che venerdì sarà la sfida fra Italia e Bielorussia, uno spareggio decisivo per la qualificazione alla fase finale di Futsal EURO 2026 (ore 20, diretta Vivo Azzurro TV). “Mi contraddistingue il non accontentarmi mai al 100%, penso che si possa sempre dare qualcosa in più”. E ‘Pulvi’ è il classico esempio di chi fa anche più di quanto si possa pensare, o richiedere, a un calciatore che gioca in Serie A, che ha un impegno professionistico e che gioca in Nazionale. “Ho pensato anche se scegliere un percorso di studi diverso, più breve, meno impegnativo e che si potesse conciliare meglio con il mio essere calciatore, ma dopo essermi interrogato ho capito che la risposta già ce l’avevo dentro di me. Mi ha sempre appassionato ciò che era giusto, ciò che è legge. E alla fine non potevo fare scelta diversa: mio padre è Magistrato e ha giocato a calcio lasciandolo per lo studio, io sto provando a portare avanti entrambe le passioni che ho ereditato da lui”. Come detto, le scelte di vita di Pulvirenti non sono mai state banali. A 15 anni è volato lontano dalla famiglia, lui siciliano di Acireale per andare a Roma: la Lazio lo voleva per giocare con gli Allievi Nazionali: “Allenava Simone Inzaghi - ricorda - e in squadra c’erano Keita Balde, Fersini (il giovane talento biancoceleste tragicamente scomparso nel 2012), Crecco. Poi quella opzione non si è concretizzata, ho comunque fatto tutta la trafila delle giovanili nel calcio, ma nel momento di fare il salto mi sono reso conto che le offerte che mi si presentavano comportavano un eccessivo sacrificio in termini di studio, interfacciandomi con un mondo a cui non ero pronto e col quale non volevo entrare troppo in contatto”.

L’INCONTRO COL FUTSAL Ci sono incontri nella vita che cambiano per sempre la percezione di quello che sarà e per Giovanni Pulvirenti quell’incontro ha un nome e cognome ben preciso: Salvo Samperi. L’attuale allenatore della Nazionale lo ‘scopre’ futsalista non ancora diciottenne e per Pulvirenti è l’inizio di una nuova vita: “Amore a prima vista? Direi di sì. Sin dall’inizio è stato uno sport che mi ha permesso di conciliare le mie due grandi passioni sportive, il calcio e il basket (che ha praticato fino in età adolescenziale, ndr), perché in qualche maniera fondeva alcuni aspetti peculiari di entrambe le discipline. Ad Acireale mi sono trovato a passare 10 ore al giorno in palestra, allenandomi prima con l’Under 18, poi con l’Under 21 e infine in prima squadra in Serie A2. A Samperi devo tutto, mi ha insegnato l’ABC di questo sport. Se non lo avessi incontrato sulla mia strada non sarei qui dove sono ora”. C’è un senso di predestinazione nel cammino di Pulvirenti che con una ‘testa’ così e una centratura tale non poteva che arrivare dove è ora. Eppure la Nazionale, dopo aver esordito in azzurro nel 2016 e aver poi fatto qualche presenza sporadica, continuava a non tornare. “Ma forse è stato anche giusto così, se le cose vanno in una certa direzione deve esserci un motivo. Sono felice di essere qui in questo momento della mia carriera, mi sento maturo e preparato per fare partite a livello internazionale”. Chino sui libri a studiare diritto penale “libro che non ho più toccato per tre mesi”, Pulvirenti ha condiviso la gioia con gli affetti più cari. “Mia madre, mio padre e la mia fidanzata, alla fine ci siamo tutti commossi per l’emozione della convocazione. Sapevano quanto ci tenessi alla chiamata avendo visto e vissuto l’impegno e la dedizione che avevo messo ogni giorno per tornare a vestire questa maglia. È stato tanto sudato quanto bello poterlo vivere così”.

VIAGGI E TATUAGGI Vivere è forse la parola chiave del percorso di Pulvirenti, che ha una curiosità a tratti morbosa nel voler sapere, scoprire, osservare. È grazie a Marta, la sua fidanzata che un’altra grande passione prende piede nel cuore di Giovanni, quella dei viaggi: “Ci siamo fidanzati a 14 anni, poi quando sono andato a Roma e lei in America a studiare ci siamo persi per strada. Ma quando ci siamo ritrovati otto anni fa è scattata subito la scintilla. È lei che mi ha trasmesso questa voglia di girare il mondo. Il viaggio più bello che abbiamo fatto è stato l’ultimo, a Bali e in Indonesia. Siamo arrivati su un’isola sperduta per vedere i draghi di Komodo e incredibilmente, camminando per strada, ci siamo imbattuti in un mega torneo di futsal. La vita a volte fa degli scherzi incredibili: mi sono fermato a guardare stupito e curioso. Un torneo pazzesco, in cui l’essenza di questo sport veniva fuori: giocate spettacolari, passione, totale trasporto delle persone che erano lì”. Girare il mondo ma rimanendo aggrappato alle proprie radici. Pulvirenti ha molti tatuaggi “ho perso il conto” racconta, ma alcuni hanno un sapore diverso dagli altri. ‘Covo 111’ è dedicato al gruppo storico di amici con cui è cresciuto per le strade del suo paese; sulla coscia ha tatuato invece ‘self made’ perché “sono allergico agli aiuti. Mi piace guardarmi allo specchio e ritenermi soddisfatto di ciò che ho fatto, anche se non sono arrivato in vetta, quando so che l’ho fatto con le mie forze”. E poi sulla spalla, un cappello da capitano, dedicato allo zio scomparso quando era ancora un ragazzino, portato via troppo presto dalla SLA.

LEGAMI Il quadro che ne esce fuori è quello di un Pulvirenti sorprendente, diverso da quello soprannominato ‘testa pazza’ o ‘Giovanni senza paura’ ai tempi del CMB Matera, lui che a Catania oggi chiamano ‘Provvidenza’ arrivato alla Meta dopo aver girato l’Italia, da Genzano a Pescara, passando per Reggio Emilia. Un soprannome che cade a pennello, perché Giovanni è l’uomo dei gol pesanti, magari non spettacolari, ma dal peso incalcolabile (come il decisivo 2-0 in Finlandia in queste qualificazioni all'Europeo). In Nazionale si è subito imposto come un pilastro imprescindibile, in campo e nello spogliatoio. “Ho grande fiducia nel gruppo e nello staff che lavora giorno e notte senza lasciare nulla al caso - aggiunge a due giorni da Bielorussia-Italia -. Abbiamo le spalle larghe e la nostra consapevolezza aumenta di giorno in giorno. Siamo uno spogliatoio con delle qualità, tecniche e umane che non sempre si incontrano: sento che abbiamo ancora molto in serbo da poter dimostrare”. E lo farà fianco a fianco col suo fratello di mille battaglie, Carmelo Musumeci. La loro è una storia di percorsi simili e coincidenze: “Ci legano delle chiavi di lettura in alcune situazioni delle nostre vite che sono uguali al millimetro. Da quando sono a Catania e in Nazionale mi sono appoggiato a lui. Mi ha dato grande gratificazione come amicizia e compagno di squadra. È un fratello maggiore, lo studio, vedo come prepara le partite e i momenti di stress, valorizzo questo tipo di amicizia, dandogli indietro tutta la mia. Lui e Seby Tornatore (portiere della Meta Catania che ha vestito la maglia della Nazionale per 3 volte, ndr) sono i miei punti di riferimento. Aver stretto così tanto e capito che belle persone ci sono dietro i calciatori è speciale”.

IL CAMMINO Trovare persone per strada, saperle tenere vicine, alimentarsi da tutto ciò che lo circonda, è forse questo il segreto di un ragazzo diventato uomo in completa e continua trasformazione. Il Pulvirenti di oggi è il frutto del Pulvirenti di ieri: “Al me bambino direi di ascoltarsi e ascoltare. Non sono mai andato dritto per la mia strada, anzi, ho sempre ascoltato molto le persone che sono a un livello superiore al mio, oppure a un livello a cui ambisco. Vorrei dirgli di vivere con determinazione ogni momento, ogni singolo allenamento e ogni singolo rapporto umano. Nella vita non bisogna mai tirare indietro il petto e la faccia, così come in campo non tiro mai indietro il piede. Per essere soddisfatti bisogna dare sempre qualcosa in più: in questa fase della mia vita sto provando a farlo, con me stesso e verso gli altri. Certo, ogni tanto ho bisogno di mollare anche io” dice sciogliendosi in un sorriso. “Ma chi mi conosce sa che non lascio mai nulla al caso”.
OBIETTIVO EURO 2026 Intanto l’Italia si prepara a giocare con la Bielorussia la sfida decisiva delle qualificazioni a Futsal EURO 2026. Chi vince stacca il pass per la fase finale in programma in Lettonia e Lituania a fine gennaio del prossimo anno. Dopo il match di venerdì sera (ore 20 in diretta su Vivo Azzurro TV) che si giocherà in campo neutro e a porte chiuse a Malta, gli Azzurri faranno ritorno in Italia per chiudere il girone con la Finlandia mercoledì 16 a Fasano. Il Palazzetto dello sport è già sold out.
L’ELENCO DEI CONVOCATI
Portieri: Carlos Dalcin (Feldi Eboli), Jurij Bellobuono (Napoli), Gianluca Parisi (Sandro Abate Avellino);
Giocatori di movimento: Venancio Cini Baldasso (Feldi Eboli), Francesco Liberti (Feldi Eboli), Murilo Schiochet (L84 Torino), Carmelo Musumeci (Meta Catania), Giovanni Pulvirenti (Meta Catania), Michele Podda (Meta Catania), Gabriel Motta (Jimbee Cartagena), Italo Rossetti (Braga), Julio De Oliveira (Ecocity Genzano), Antonino Isgrò (Roma 1927), Antonio Molaro (Petrarca)*, Alex Merlim (Sporting CP), Alessio Saponara (Italservice Pesaro), Enrico Donin (Came Treviso), Matheus Barichello (Italservice Pesaro)*.
*convocato in data 03/04/2025
*escluso dalla convocazione in data 05/04/2025
Staff - Commissario tecnico: Salvo Samperi; Capo delegazione: Antonio Scocca; Segretario: Fabrizio Del Principe; Assistente tecnico: Vanni Pedrini; Preparatore atletico: Dario Pompa; Preparatore dei portieri: Gennaro Varriale; Match analyst: Sebastiano Giuffrida; Area Tecnica: Piero Gialli; Medici: Benedetto Carta e Carmelo Papotto; Fisioterapisti: Claudio Princiotta Spanò e Marco Fiore; Nutrizionista: Marco Rufolo.
FUTSAL EURO 2026 – MAIN ROUND
Gruppo 1: Ucraina, Romania, Germania, Cipro; Gruppo 2: Finlandia, Italia, Bielorussia, Malta; Gruppo 3: Polonia, Slovacchia, Moldova, Turchia; Gruppo 4: Slovenia, Ungheria, Montenegro, Norvegia; Gruppo 5: Croazia, Azerbaigian, Svezia, Grecia; Gruppo 6: Kazakistan, Armenia*, Danimarca, Albania; Gruppo 7: *Portogallo, Paesi Bassi, Macedonia del Nord, Andorra; Gruppo 8: Spagna, Bosnia ed Erzegovina, Inghilterra, Svizzera; Gruppo 9: Serbia, Cechia*, Belgio, Austria; Gruppo 10: Francia, Georgia, Kosovo, Bulgaria
*qualificate alla fase finale
LE DATE DEL GRUPPO 2
1a GIORNATA
Malta-Finlandia 0-5
Italia-Bielorussia 2-2
2a GIORNATA
Finlandia-Italia, 0-2
Bielorussia-Malta 5-0
3a GIORNATA
Italia-Malta 11-1
Bielorussia-Finlandia 3-0
4a GIORNATA
Finlandia-Bielorussia 1-3
Malta-Italia 1-5
5a GIORNATA
Finlandia-Malta, giovedì 10 aprile ore 18
Bielorussia-Italia, venerdì 11 aprile ore 20 | Diretta Vivo Azzurro TV
6a GIORNATA
Malta-Bielorussia, mercoledì 16 aprile ore 19
Italia-Finlandia, mercoledì 16 aprile ore 20 | Diretta Vivo Azzurro TV
CLASSIFICA GRUPPO 2
Italia (+16) e Bielorussia 10 (+10); Finlandia 3 (-2); Malta 0 (-24)*
*fra parentesi la differenza reti