Nazionali in cifre

La guida tecnica degli Azzurri (1910 - 2023): Commissioni e Commissari, le curiosità

Dal 1910 al 1948 solo a Vittorio Pozzo fu riconosciuta, per 3 periodi, la leadership unica della Nazionale. All’inizio degli anni ’60 la svolta con Viani verso un allenatore unico. Da quel momento, solo due coppie: Herrera – Valcareggi dopo la Corea del Nord e Bernardini – Bearzot verso Argentina ’78.

domenica 3 settembre 2023

La guida tecnica degli Azzurri (1910 - 2023): Commissioni e Commissari, le curiosità

Dall’esordio del 1910 ad oggi, in 113 anni di storia, la Nazionale è stata guidata 26 volte da una guida tecnica collegiale, responsabile della fase di selezione e preparazione alla gara / torneo, così come di quella strategica nel corso della gara (da 2 a 5 figure), e per 21 volte da un’unica figura, che accentra su di sé e il suo staff tutte le responsabilità sulla prestazione della Nazionale. Nei due casi si parla di Commissione Tecnica o Commissario Tecnico. Nel maggio 1910, per l’esordio con la Francia, il presidente federale Luigi Bosisio sceglie 5 figure: Umberto Meazza, Alberto Crivelli, Gianni Camperio, Giuseppe Gama e Agostino Recalcati. La curiosità è che sono tutti arbitri.

 

CT UNICI: GRADUATORIA PUNTI E MEDIA PUNTI

CT

Pt

G

Media

V

N

P

Rf

RS

POZZO

206

95

2,16

63

17

15

233

127

SACCHI

113

53

2,13

34

11

8

90

36

MANCINI

126

61

2.06

37

15

9

123

45

FABBRI

60

29

2,06

18

6

5

63

18

VICINI

111

54

2,05

32

15

7

76

24

TRAPATTONI

87

44

1,97

25

12

7

68

30

CONTE

49

25

1,96

14

7

4

34

21

VENTURA

31

16

1,93

9

4

3

27

13

DONADONI

44

23

1,91

13

5

5

35

22

VALCAREGGI

104

54

1,90

28

20

6

96

43

MALDINI

38

20

1,90

10

8

2

30

13

LIPPI

105

56

1,87

28

21

7

83

47

RANGONE

43

24

1,79

12

7

5

68

45

ZOFF

40

23

1,73

11

7

5

34

19

CARCANO

10

6

1,66

3

1

2

13

13

BEARZOT

146

88

1,65

40

26

22

115

84

PRANDELLI

89

56

1,58

23

20

13

81

58

FONI

29

19

1,52

9

2

8

25

29

FERRARI G.

16

11

1,45

4

4

3

26

17

MEAZZA

16

15

1,06

4

4

7

20

27

Fino al secondo dopoguerra, la Nazionale è sempre gestita da un gruppo di dirigenti, appunto spesso arbitri, considerati dal movimento e dai club super partes. Solo Vittorio Pozzo, fino all’inizio del secondo conflitto Mondiale, ha il carisma e la stima di tutto il calcio italiano, dai dirigenti ai calciatori, per guidare da solo gli Azzurri, vincendo tra l’altro tutte le competizioni possibili.

Solo all’inizio degli anni 60’ avviene l’evoluzione verso una organizzazione tecnica moderna: da Viani, a parte le eccezioni Herrera – Valcareggi post Mondiale ’66 e Bernardini – Bearzot a metà degli anni ’70, si rafforza la figura del CT.

In questi 113 anni di storia della Nazionale, Enzo Bearzot è stato il CT più longevo con 9 anni e 8 mesi (8 ottobre 77 / 7 giugno 86). Campione del Mondo 1982 (3 partecipazioni al torneo, 1 sola agli Europei nel 1980), va anche aggiunto che la sua permanenza sulla panchina Azzurra si allunga fino a 10 anni e 9 mesi (partendo dal 27 settembre 1975), se si considerano anche le 16 gare nelle quali ha ricoperto la qualifica di allenatore sotto la supervsione del Direttore tecnico Fulvio Bernardini (Ct da solo dal settembre ’74 al giugno ’75). In totale sono 88 panchine da CT e 104 da CT / allenatore.

Dietro Bearzot, segue Vittorio Pozzo: per lui 9 anni e 1 mese in 3 periodi compresi tra il 1912 e il 1948, con un totale però di 95 incontri (97 se si considerano anche le 2 gare nella commissione con Mauro, Cali', U. Meazza, G. Milano, Campi tra febbraio / marzo ’21), che è il numero di gare più alto nella storia della Nazionale. Pozzo, inoltre, è anche il CT più vincente in Azzurro: due Mondiali (1934 e 1938) e la Medaglia d’Oro all’Olimpiade del 1936.

 

Al terzo posto c’è Ferruccio Valcareggi (7 anni e 7 mesi, le prime quattro gare in tandem con Helenio Herrera), tra il 1966 e il 1974, con il successo nell’Europeo 1968 e il 2° posto al Mondiale del 1970 in Messico; mentre Roberto Mancini si ferma a 5 anni e 20 giorni: per lui 1846 giorni complessivi da CT, dal 28 maggio 2018 (Italia – Arabia Saudita) al 18 giugno 2023 (Paesi Bassi – Italia). Diventano 1915 calcolando invece dalla nomina (14 maggio ’18) alle dimissioni (13 agosto ’23). Con 61 panchine chiude dietro Bearzot (88) e Pozzo (95), al 3° posto dei tecnici che hanno guidato gli Azzurri.

Nell’ordine seguono per durata del proprio mandato da CT: Azeglio Vicini (5 anni da ottobre 1986 a ottobre 1991 con 54 gare in panchina); Arrigo Sacchi (5 anni, dal novembre 1991 al novembre 1996 con 53 gare e il 2° posto al Mondiale 1994 in Usa; Marcello Lippi (4 anni e 56 match in panchina in due cicli tra il 2004 e il 2006 e tra il 2008 e il 2010), artefice dell’ultimo trionfo Mondiale nel 2006 in Germania; Cesare Prandelli (4 anni e 56 match in panchina dal 2010 al 2014), che ha guidato gli Azzurri al 2° posto nell’Europeo 2012 e al 3° posto nella Confederations Cup in Brasile nel 2014.