L’Italia scopre le prime certezze: seconda vittoria e testa del girone
martedì 7 settembre 2010
Nella notte che Firenze dedica al ritorno di Cesare Prandelli, brillano le stelle della nuova Nazionale, una squadra nata poco più di un mese fa sulle delusioni del passato e che oggi ha già trovato qualche certezza. E’ l’Italia coraggiosa e generosa, in grado di coinvolgere la gente, che vuole il cittì. E’ l’Italia che ha vinto a Tallinn, recuperando lo svantaggio, e che questa sera ha concesso il bis contro le Isole Far Oer (5-0), avversaria per la verità poco consistente e incapace di rendersi pericolosa. Tre gol nel primo tempo firmati da Gilardino, De Rossi e Cassano, due nella ripresa con Quagliarella e Pirlo e gli Azzurri sono in testa al girone, mentre Serbia e Slovenia hanno pareggiato 1-1.
Rispetto alla trasferta in Estonia, Prandelli lascia immutato solo il centrocampo con Montolivo, Pirlo e De Rossi; in porta c’è Viviano, in difesa esordiscono come titolari De Silvestri e Antonelli sulle fasce, al centro Bonucci e Chiellini, mentre in attacco con Cassano ci sono Gilardino e Giuseppe Rossi. Prove per il futuro, viene da dire, in novanta minuti che consentono di valutare quei giocatori che, come dice il cittì, per età e per qualità possono rappresentare la continuità di questa squadra.
In effetti la partita, che sulla carta si presenta più facile rispetto alla precedente, lo diventa anche sul campo volgendo subito a favore degli Azzurri che, spinti da un pubblico che ha tanta voglia di far festa, passano in vantaggio all’11’ su palla inattiva: pennellata di capitan Pirlo da calcio d’angolo, svetta in area di Gilardino che in torsione gira di testa la palla alle spalle di Nelsen e interrompe un digiuno che dura da undici mesi.
L’Italia gioca in velocità, con Cassano autentico trascinatore, presente in tutte le azioni offensive. Al 20’ il portiere neutralizza un gran tiro di Rossi, e un minuto dopo la Nazionale di Prandelli raddoppia con il destro di collo interno di De Rossi (leggera la deviazione di Gregarsen) dopo un’idea nata dai piedi di Cassano e proseguita dall’assist di Antonelli.
E sei minuti dopo, al 27’, gli applausi sono tutti per Cassano che di destro segna un gol-capolavoro. E’ un’Italia che gioca tranquilla e detta i ritmi del gioco. Cresce l’intesa tra i vari reparti, hanno gioco facile anche gli esordienti che si comportano da veterani.
Nella ripresa si parte con la stessa formazione fino al 13’ quando Prandelli effettua in doppio cambio: Quagliarella per Rossi e Pazzini per Gilardino. La partita allenta il ritmo. Poi al 30’ entra Palombo al posto di De Rossi e al 31’ arriva il quarto gol con Quagliarella che si fa trovare al posto giusto dalla splendida azione di Montolivo sulla fascia.
Ma non è finita. Il gol lo meritava anche lui, Andrea Pirlo, il capitano, l’uomo che ha preso questa Nazionale per mano, ed è arrivato al 44’ grazie ad una autentica prodezza su punizione. E l’Italia si merita tutto l’applauso dello stadio.