Nazionale A Femminile

L’Italia indenne a Besancon, mercoledì a Gubbio in palio il Mondiale

domenica 12 settembre 2010

L’Italia indenne a Besancon, mercoledì a Gubbio in palio il Mondiale

La prima parte dello spareggio per il mondiale femminile 2011 tra Francia e Italia si chiude con uno 0-0 che rimanda il verdetto finale di questa sfida al match di ritorno, tra 4 giorni, mercoledì 15 alle ore 15 allo Stadio “Barbetti” di Gubbio. Mattone dopo mattone, giorno dopo giorno, le Azzurre di Ghedin stanno cercando di far diventare realtà, con coraggio, entusiasmo e un pizzico di presunzione, un sogno che il movimento italiano nutre ormai da 12 anni, il ritorno nell’elite mondiale del football in rosa.
A Besancon la Francia femminile aveva sempre vinto, regalando ad un pubblico caloroso e numerose serate da incorniciare, ed anche questa sera, sulle tribune di un “Lagrange” addobbato a festa dalla Federazione francese, c’era l’aria della solita festa popolare. Alla fine sono 9157 gli spettatori che accorrono per un match che da queste parti riempie le cronache dei quotidiani locali e la cittadina transalpina si ferma. Stavolta, però, il tripudio delle bandiere tricolore, quelle di casa, non basta per spingere la Francia, respinta e contrattaccata, con l’ardore cui le ragazze di Ghedin ci hanno ormai abituato e con una prova da grande squadra, che meriterebbe di potersi esibire anche al Mondiale. L’Italia strappa uno 0-0 con merito, senza fortini, ma chiudendo e ribattendo colpo su colpo, e, chissà, con un pizzico di fortuna in più, sulla palla gol più netta della gara capitata alla Gabbiadini, a questo punto la distanza dalla Germania sarebbe più breve.

La Francia parte a spron battuto nei primi 10’ e l’Italia regge l’urto, tanto che le Bluettes collezionano solo un paio di conclusioni da fuori sulle quali la Picarelli è sempre guardinga. Azzurre con il consueto 4-2-3-1 con la Panico a lavorare di sponda per gli inserimenti degli incursori Gabbiadini – Conti – Camporese, la Tuttino e la Domenichetti a serrare le fila in mezzo, davanti la retroguardia schierata con D’Adda, Tona, una Manieri insuperabile che si concede anche un tunnel in chiusura sulla Thiney, Gama a tenere la temuta Thomis e la Picarelli tra i pali.

Il primo tiro italiano arriva all’8’ e parte dai piedi di Domenichetti, palla però abbondantemente a lato. Passano i minuti e la squadra di Ghedin prende coraggio, tanto da far girare la partita a proprio favore, almeno dal punto di vista dell’occupazione territoriale del campo avversario: al 14’ la Tona si spinge in avanti e di testa impegna la Sapowicz, al 19’ un cross dalla sinistra della Camporese sfila lungo tutta l’area di porta e la Gabbiadini arriva purtroppo tardi sul secondo palo, al 29’ ci prova dalla lunga distanza anche la Manieri su calcio piazzato ma il suo è un tiro senza troppe pretese. Nel frattempo la Francia, a parte un colpo di testa della Georges al 26’, si vede poco, ma il coraggio e la gamba alle transalpine torna nei 10’ conclusivi, quando l’Italia torna a subire, pur essendo pericolosa con la Gabbiadini che si avvita a terra su un corner dalla destra ma la sua girata è larga. Si va al riposo sullo 0-0.
Al rientro in campo, la Francia riprova l’avvio sprint e al 6’ la Thomis ha uno spunto brillante sulla sinistra, entra in area ma la Picarelli salva provvidenzialmente. Brava, però, sull’altro fronte (15’) anche la Sapowicz, che va a togliere dai piedi della Gabbiadini la palla del vantaggio italiano, dopo che l’azzurra, “giubilata” da un retropassaggio errato della difesa francese, si era presentata da sola in area e aveva tentato il dribbling sul portiere di casa.
La partita è intensa, le due squadre si affrontano senza risparmiarsi in tutti i reparti, Ghedin mette la Zorri per chiudere gli spazi centrali e far rifiatare la Tuttino, ma nei minuti di recupero le azzurre vanno in sofferenza. Al 39’ azione concitata delle francesi, dal limite la Thiney calcia alto. Scocca il 45’ e la partita sembra finita, invece nei 3’ minuti di recupero la Picarelli deve metterci due volte i suoi guanti benedetti per tenere in gioco l’Italia fino alla gara di ritorno: prima smorza in due tempi il pallonetto della Boulleau lanciata da sola a rete, poco dopo si allunga felinamente per toccare con la punta delle dita in corner il diagonale a mezza altezza della Delie. Ma alla fine, quando l’ucraina Monzul fischia la fine, la sera di Besancon non è quella sperata dai tifosi francesi, l’Italia esce a testa alta, con uno 0-0 utile in vista del ritorno e una speranza un po’ più forte di arrivare tra un anno in Germania.
A fine gara, Ghedin ci tiene a mettere in evidenza la prova della propria squadra: “Abbiamo fatto una buona prestazione, tenendo il livello che volevamo, ce la siamo giocata alla pari e potevamo far gol sia noi che loro. Lo 0-0 contro una squadra che rappresenta un movimento ben più ampio del nostro è un buon risulato. Ora però non crediamo che sia facile, l’ostacolo da superare a Gubbio è ancora durissimo. Ci resta una buona prova in una cornice davvero spettacolare”. 

FRANCIA – ITALIA 0-0
Francia: Sapowicz; Georges, Le Sommer, Souberyand, Franco, Bompastor, Abily, Thomis (41’ st Boulleau), Necib (24’ st Delie), Bussaglia, Thiney. CT: Bini. A disp.: Deville, Dusang, Boulleau, Meilleroux, Viguier, Pizzala.
Italia: Picarelli, Gama, D’Adda, Tuttino (29’ st Zorri), Tona, Domenichetti, Gabbiadini, Panico, Conti, Manieri, Camporese. CT: Ghedin. A disp.: Marchitelli, Schiavi, Parisi, Guagni, Neboli, Pini.
Arbitro: Monzul (Ukr)
Assistenti: Rachynska e Striletska (Ukr)
IV ufficiale: Vives Solana (Fra).
Note: Ammonite Gabbiadini e Souberyand.