Nazionale Beach Soccer

L’Italia esce dal Mondiale a testa alta: con il Brasile non basta una prova superlativa

Capitan Pasquali trascina i suoi con quattro gol che fanno tremare i campioni del mondo in carica, alla fine il Brasile vince 6-4. La Fifa World Cup continua domani con le semifinali Brasile-Portogallo e Svizzera-Uruguay.

venerdì 20 novembre 2009

L’Italia esce dal Mondiale a testa alta: con il Brasile non basta una prova superlativa

Poteva essere la cronaca di una sconfitta annunciata, invece non è così. Il Brasile ha dovuto faticare non poco per avere ragione di un’Italbeach determinata a sopperire con la grinta all’assenza per squalifica di Carotenuto, che ha fatto tremare gli avversari più temuti e rispettati in campo internazionale. Il quarto di finale contro i brasiliani è il remake della finale mondiale dello scorso anno che valse l’oro al team di Soares e l’argento a quello di Magrini. Il divario tecnico ed atletico che esiste tra la scuola di beach soccer brasiliana e quelle del resto del mondo fa ancora la differenza nell’arco di una gara da 36’, ma gli azzurri escono dal Beach Stadium di Dubai e dalla Fifa World Cup 2009 a testa alta, sicuri di aver dato il massimo in ogni momento e con un capitano ritrovato, Roberto Pasquali, che, con i suoi quattro gol, ha regalato emozioni a ripetizioni che rimarranno impresse nella memoria degli appassionati di questa disciplina. L’Italia esce dunque con il solo rammarico di essere stata sorteggiata in un girone usurante, dove ha giocato tre gare con Argentina, Russia e Costa Rica sono state altrettante battaglie, e di aver incrociato i campioni del mondo in carica a metà percorso e non all’ultimo atto come nel 2008. Il film della gara ha vissuto di una grande intensità che è valsa all’Italbeach l’applauso scrosciante dello stadio allestito lungo la Umm Suqeim Beach e l’apprezzamento dei dirigenti Fifa presenti in tribuna Villar (vice presidente) e Valcke (segretario generale). La corazzata verde-oro si è guadagnata il pass per le semifinali giocando una delle sue migliori partite di sempre e questo è il premio più gratificante cui gli azzurri potevano ambire. Il Brasile è stato sempre in vantaggio, ma non ha mai dato l’impressione di poter ammazzare l’incontro, cosa che peraltro era già avvenuta in passato e che accade praticamente in quasi tutte le gare che giocano i brasiliani. A fare il resto ci ha pensato Pasquali che, supportato da tutto il gruppo, ha preso per mano l’Italia portandola vicina al pareggio durante una terza frazione giocata in maniera perfetta. Il primo a gioire e soffrire per questa nazionale è stato il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, nonché vice presidente della Figc, Carlo Tavecchio che a fine gara ha rivolto alla squadra parole di apprezzamento: “Abbiamo tenuto alto il nome dell’Italia in una partita che in molti ritenevano fosse già segnata prima ancora che iniziasse, ciò che più mi gratifica è il fatto che la nostra nazionale ha dimostrato come il risultato raggiunto lo scorso anno a Marsiglia non sia stato frutto di una casualità ma, al contrario, sia frutto del lavoro che ormai da sei anni la LND e la Federazione stanno svolgendo sia con il campionato italiano che con la rappresentativa azzurra”. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche il vice presidente vicario della LND, nonché capo delegazione azzurro in questa spedizione Mondiale, Alberto Mambelli: “Usciamo con onore dalla Fifa World Cup e sono convinto che se non avessimo incontrato il Brasile saremmo andati un’altra volta in finale. È stato un Mondiale difficilissimo e l’Italia è stata veramente grande!”. Al Commissario Tecnico Giancarlo Magrini spetta il compito di trarre a caldo il primo bilancio di un’esperienza comunque straordinaria: “Abbiamo giocato la nostra migliore partita in quella che poteva benissimo essere la finale di questo Mondiale, ce ne andiamo a casa coscienti di aver fatto bene e di aver lasciato il segno. Abbiamo dimostrato che il nostro beach soccer è uno dei migliori a livello internazionale; l’unico rammarico riguarda la mancata espulsione del portiere brasiliano nel terzo tempo che avrebbe potuto offrirci un’opportunità in più per ribaltare il corso della gara, ma adesso voglio solo complimentarmi con i miei ragazzi”.

 

La gara

 

ITALIA - BRASILE 4-6 (0-2, 1-1, 3-3)

Italia: Del Mestre, Spada, Platania, Leghissa, Sguazzin, Corosiniti, Pasquali, Feudi, Maradona,  Esposito, Palmacci. CT: Magrini.

Brasile: Mao, Bueno, Sidney, Andre, Buru, Dino, Betinho, Daniel Souza, Bruno, Daniel, Benjamin, Alessandro. CT: Soares.

Arbitri: Eiriz (Esp), De La Rosa (Chi), Geng (Chn).

Marcatori: nel pt 6’ Sidney (B), 11’ Andre (B), nel st 4’ Andre (B), 4’ Pasquali (I), nel tt 1’ Pasquali (I), 1’ Bruno (B), 2’ Pasquali (I), 6’ Andre (B), 6’ Pasquali (I), 11’ Buru (B).

Note: Ammonito: Betinho (B), Pasquali (I).

 

Per la supersfida contro il Brasile il Commissario Tecnico Magrini sceglie in partenza un quintetto inedito con Spada tra i pali, Sguazzin centrale in difesa, come laterali Leghissa e Pasquali (che ha scontato contro il Costa Rica il turno di squalifica per l’espulsione rimediata contro la Russia) ed Esposito in attacco. La partita entra subito nel vivo dopo 20’’ dal fischio d’inizio con Sidney che calcia alto da solo davanti a Spada. Il portiere azzurro si guadagna una standig ovation 1’ dopo quando devia miracolosamente la conclusione potente di Andre. La porta italiana non viene violata nemmeno quando Sidney ruba il pallone al limite dell’area ad un incerto Sguazzin per poi calciarlo sulla traversa. Nel frattempo è sempre l’estremo difensore azzurro, stavolta in versione offensiva, a mettersi in mostra: il suo tiro da distanza siderale scheggia il palo alla destra di Mao. Nulla però  può fare Spada al 6’ sul tiro proprio di Sidney che s’infila senza che il nostro portiere possa intervenire. Il “one man show” continua e Spada salva ancora il risultato sulla conclusione ravvicinata di Andre che esalta i suoi ottimi riflessi. L’Italia si scuote all’8’ con un tiro di Palmacci bloccato in due tempi dal portiere brasiliano, lo imita poco Esposito ma la sua rovesciata esce di poco alta sopra la traversa. L’Italbeach capitola ancora all’11’ sul tiro di Andre dalla destra che sorprende Spada proprio nel momento migliore per gli azzurri. Il riposo non cambia il canovaccio tattico della gara, con il Brasile a tessere trame di gioco con una continuità impressionante e con l’Italia a tamponare per poi ripartire in velocità. Ma le occasioni create dai campioni del mondo in carica sono talmente numerose che il team italiano è costretto a capitolare ancora al 4’ con il solito Andre dopo che Spada ha compiuto due miracoli, prima su Bruno e poi su Daniel. Gli azzurri però reagiscono e con Pasquali, al suo secondo gol nel Mondiale (chiuderà a quota 5 in totale, Ndr), accorciano subito le distanze alla ripresa del gioco. Il tiro del capitano italiano non è irresistibile ma, complice la sabbia e l’indecisione di Mao, s’infila ugualmente. L’Italia è galvanizzata e si rende ancora una volta pericolosa al 5’ con Esposito che calcia una punizione perfetta deviata in angolo con la spalla dall’estremo difensore avversario. Poco dopo la palla buona per il 2-3 capita sui piedi di Sguazzin che manca lo specchio della porta da ottima posizione. La nazionale di Magrini lotta su ogni pallone e risponde colpo su colpo ma la fregata Brasile non affonda. Ci mette del suo Mao che, in occasione dell’ennesimo tiro dalla propria metà campo Spada, arriva fin sotto l’incrocio per sventare la minaccia e salvare il risultato. Splendida l’azione verde-oro all’11’ che si sviluppa sull’asse Bueno-Sidney, con quest’ultimo che colpisce la traversa tuffandosi di testa grazie all’ennesimo intervento di Spada. La terza ed ultima frazione si apre con un calcio di punizione di Pasquali che s’impenna dopo aver toccato la sabbia perdendo potenza al suo arrivo tra le braccia di Mao. È sempre il capitano azzurro a pungere su tiro libero, intercettato da Betinho all’interno del cono prima che toccasse il terreno di gioco. L’arbitro se ne accorge e fischia il rigore, trasformato proprio dal giocatore terracinese. I fans italiani esplodono di gioia, così come la panchina e la tribuna autorità dove sono presenti sia il presidente LND Tavecchio che il suo vicario Mambelli, ma alla ripresa del gioco Bruno riporta a +2 il Brasile con un colpo di testa in corsa che sorprende la nostra retroguardia. Passano pochi secondi e l’Italia si riporta sotto con il solito scatenato Pasquali che dimostra al mondo intero perché è ritenuto dagli addetti ai lavori il giocatore italiano più forte di tutti tempi: il suo calcio di punizione dalla trequarti buca la mani all’estremo difensore brasiliano. Gli azzurri gettano il cuore oltre l’ostacolo e pressano gli avversari a tutto campo con le ultime energie rimaste in corpo. Quando mancano solo 7’ al termine si guadagna la sua dose di applausi anche Palmacci che obbliga Mao al miracolo per opporsi al suo destro potente. Il sogno italiano però rischia di infrangersi al 6’ quando Andre, lasciato colpevolmente solo, trafigge Spada con un piatto destro troppo facile. Ma Pasquali prende per mano ancora la sua nazionale e direttamente da calcio d’avvio segna per la quarta volta. A questo punto la gara si tinge di rosso, di quel cartellino che gli arbitri non hanno il coraggio di mostrare al portiere brasiliano che urta volontariamente Pasquali, dopo che quest’ultimo ha preso il pallone in fondo alla rete per velocizzare la ripresa del gioco. Il finale di gara vive anche di questa tensione, eppure la partita non perde in spettacolarità. Purtroppo appena scocca l’11’ Buru scrive la parola conclusiva di un match bellissimo con il sesto gol brasiliano. L’applauso scrosciante dello stadio allestito lungo la Umm Suqeim Beach è il saluto più bello che l’Italia possa ricevere al termine di una partita che comunque resterà nella storia di questa nazionale.

 

La giornata

 

Il programma dei quarti di finale, tutti avvincenti ed equilibrati, è iniziato con Giappone-Portogallo, nel quale i lusitani hanno vinto per 2-1. Contro gli asiatici però non è stato facile e ci sono voluti i migliori Madjer e Belchior per passare il turno. La nazionale del Sol Levante (sempre presente alla fase finale della Fifa World Cup e con addirittura un quarto posto nel palmares conquistato a Rio de Janeiro nel 2005) ha giocato bene fino all’ultimo minuto, colpendo anche due legni, e dimostrando quanto di positivo ha fatto vedere nelle prime tra gare di questo Mondiale. A seguire è stata la volta di Russia-Svizzera, un match ancora più tecnico e ricco di emozioni, nel quale gli elvetici ripetono la grande prestazione offerta contro il Brasile e riescono a spuntarla contro una formazione accreditata da tutti come una possibile finalista. La Svizzera, al suo primo Mondiale, centra dunque l’obiettivo delle semifinali e, con uno Stankovic così in forma (tripletta per lui contro i russi) può decisamente continuare a sognare. I campioni d’Europa di coach Pisarev, dunque, non riescono a migliorare il risultato ottenuto lo scorso anno a Marsiglia, dove persero dai brasiliani sempre nei quarti di finale.  Nell’ultimo incontro della giornata la sorpresa Uruguay elimina la Spagna nel tempo supplementare grazie al gol di Pen. La formazione celeste incontrerà la Svizzera nel prossimo turno, in una semifinale inedita.

Per essere continuamente aggiornati sui risultati del Mondiale www.lnd.it (accesso rapido – dipartimento beach soccer) o www.beachsoccerlnd.com e per vedere la Fida Beach Soccer World Cup in tv su Rai Sport Più (palinsesto disponibile sul sito www.raisport.rai.it) o in diretta su Eurosport.

 

Risultati e programma

 

1^ Giornata – Lunedì 16 Novembre

Gruppo A: Uruguay – Isole Salomon 6-7, Emirati Arabi - Portogallo 5-7;

Gruppo B: Spagna – Giappone 7-8 dcr, Costa d’Avorio – El Salvador 7-6;

Gruppo C: Argentina – Italia 2-3 dts, Russia – Costa Rica 5-1;

Gruppo D: Svizzera – Bahrein 6-5, Brasile – Nigeria 11-5;

 

2^ Giornata – Martedì 17 Novembre

Gruppo A: Portogallo – Uruguay 1-2, Isole Salomon – Emirati Arabi 1-7;

Gruppo B: El Salvador – Spagna 3-7, Giappone - Costa d’Avorio 3-2;

Gruppo C: Costa Rica – Argentina 0-6, Italia – Russia 1-3;

Gruppo D: Nigeria – Svizzera 2-7, Bahrein – Brasile 1-8;

 

3^ Giornata – Mercoledì 18 Novembre

Gruppo A: Portogallo – Isole Salomon 6-1, Emirati Arabi – Uruguay 0-4; Classifica: Portogallo e Uruguay 6, Isole Salomon ed Emirati Arabi 3. Qualificate: Uruguay e Portogallo (primo l’Uruguay in virtù della vittoria nello scontro diretto)

Gruppo B: Giappone – El Salvador 7-2, Spagna – Costa d’Avorio 9-6; Classifica: Giappone 8, Spagna 6, Costa d’Avorio 3, El Salvador 0. Qualificate: Giappone e Spagna

Gruppo C: Costa Rica – Italia 1-3, Russia – Argentina 6-7 dcr; Classifica: Russia 6, Italia e Argentina 5, Costa Rica 0. Qualificate: Russia e Italia (in virtù della vittoria nello scontro diretto con l’Argentina)

Gruppo D: Brasile – Svizzera 4-2, Barhein – Nigeria 3-9; Classifica: Brasile 9, Svizzera 6, Nigeria 3, Bahrein 0. Qualificate: Brasile e Svizzera.

 

Giorno di riposo - Giovedì 19 Novembre

 

Quarti di Finale - Venerdì 20 Novembre

Giappone – Portogallo 1-2, Russia – Svizzera 2-4, Brasile – Italia 6-4, Uruguay – Spagna 3-2 dts.

 

Semifinali - Sabato 21 Novembre

ore 16.30  Portogallo – Brasile (differita ore 22.15, RaiSportPiù), ore 18.00 Svizzera – Uruguay (differita ore 23.30, RaiSportPiù)

 

Finali - Domenica 22 Novembre

ore 16.30 3/4 posto, ore 18.00 1/2 (differita ore 20.15, RaiSportPiù)

 

Classifica marcatori

11 reti: Stankovic (Svizzera);

8 reti: Ehounou (Costa d’Avorio);

6 reti: Madjer (Portogallo);

5 reti: Bruno (Brasile), Pasquali (Italia), Belchior (Portogallo);

4 reti: F. Hilaire (Argentina), Salem (Bahrein), Buru (Brasile), Tabata (Giappone), Amarelle (Spagna);

3 reti: Daniel, Benjamin, Andre (Brasile), Ruiz, Hernandez (El Salvador), K. Albalooshi (EAU), Laua (Isole Salomon), Palmacci (Italia), Olawale, Ibenegbu (Nigeria), J. Torres, Nico, Wayo, Juanma, C. Torres (Spagna), Spacca, Mo (Svizzera), Ricar (Uruguay);

2 reti: Dallera, E. Hilaire (Argentina), Rashed (Barhein), Sidney (Brasile), Kabletchi, Aka (Costa d’Avorio), Velasquez, Torres (El Salvador), I. Albalooshi, Sadeki, Alabadla (EAU), Hosea (Isole Salomon), Carotenuto (Italia) Makino, Maezono, Toma, Oda (Giappone), Tale, Agu, Abu (Nigeria), Ze Maria (Portogallo), Shakhmelyan, Shishin, Shaykov, Krasheninnikov, Shkarin, Leonov (Russia), Martin, Ricar (Uruguay), Coco, Martin, Pampero (Uruguay);

1 rete: Minici, Franceschini, S. Hilaire (Argentina), Mubarak, Almughavi, Husain, Abdulla (Bahrein), Betinho, Daniel Souza, Bueno (Brasile), Daniel, Diomande, Ouattara (Costa d’Avorio), Cameron, Sterling (Costa Rica), Ranjbar, Al Mesaabi (EAU), Garay (El Salvador), Higa, Hueara (Giappone), Hale, Kawaharazuka, Makaa, Wale, Omo (Isole Salomon), Feudi (Italia), Usmann, Okemmiri, Tale, Ezimorah (Nigeria), Bruno Novo, Alan, Bilro (Portogallo), Makarov (Russia), Millos, Coulibaly, Kuman (Spagna), Schirinzi, Meier (Svizzera), Pen, Fabian (Uruguay).

 

La Fifa Beach Soccer World Cup

Il beach soccer rappresenta la nuova frontiera del calcio. A livello internazionale, dopo un periodo in cui l’attività era promossa dalla Beach Soccer World Wide, un ente privato, dal 2005 ormai il calcio in spiaggia è entrato nella struttura FIFA. Proprio nel maggio 2005 il massimo organismo calcistico mondiale ha iniziato a promuovere la prima World Cup, a Rio de Janeiro, alla quale sono giunte 12 squadre provenienti dalle fasi di qualificazione svolte in ciascuna Confederazione continentale. Dal 2006 il format della Fifa Beach Soccer World Cup è stato allargato a 16 squadre.  Dal 2008 il Mondiale lascia Rio de Janeiro per diventare itinerante: quest’anno Marsiglia, nel 2009 Dubai. Nella storia della FBSWC si sono imposte Francia (2005) e Brasile (2006, 2007 e 2008), mentre in passato si erano laureati campioni mondiali Brasile (9) e Portogallo (1).