Klose-Rossi, pareggio a Dortmund. E l’Italia si fa bella nella notte tedesca
mercoledì 9 febbraio 2011
La notte di Dortmund, la notte di Germania-Italia, la sfida storica che ha sempre raccontato emozioni, non tradisce le attese. Finisce con un pareggio (1-1), con i tedeschi che lanciano il guanto con Klose e gli azzurri che rispondono con Giuseppe Rossi. Ma ha tante cose, al di là di un risultato che non conta, da raccontare questa amichevole di lusso, a chi l’ha vista in tv, a chi, come Cesare Prandelli, ha sofferto in panchina aspettando quelle indicazioni che, puntuali, sono arrivate da un’Italia bella, che ha mostrato gioco, carattere e personalità.
Non è mai banale la partita quando si trovano di fronte Germania e Italia, due nazionali che negli anni hanno scritto alcune delle pagine più belle della storia del calcio. E così è anche questa sera in un’amichevole che per gli azzurri ha il sapore dolce di quella semifinale vissuta quattro anni fa proprio a Dortmund e che spalancò agli uomini di Lippi le porte della finale mondiale di Berlino, dopo i gol realizzati ai tempi supplementari da Grosso e Del Piero. Ben altro sapore ha per la Germania, che in questi novanta minuti cerca la sua personale rivincita a quell’amara sconfitta.
E’ un’altra Italia, cambiata non solo negli uomini quanto nei metodi e nella filosofia del ct Prandelli che sta costruendo di partita in partita la squadra da portare agli Europei. Esordio a Dortmund per l’oriundo Thiago Motta, rientra tra i pali Buffon dopo un’assenza lunga otto mesi (ultima gara disputata l’esordio al mondiale sudafricano contro il Paraguay), mentre Chiellini viene spostato nel ruolo di terzino sinistro per far posto alla coppia centrale Ranocchia-Bonucci con Cassani sulla fascia destra; a centrocampo, oltre a Thiago Motta, ci sono Montolivo e De Rossi, in attacco Pazzini e Cassano con Mauri trequartista dietro le punte.
Comincia bene l’Italia che dopo 7’ di gioco si presenta in maniera pericolosa nella difesa tedesca con Pazzini che serve con un cross basso Cassano, il cui tiro viene spazzato via di prepotenza. Ancora al 9’ il portiere Neuer anticipa Pazzini.
Ma al 16’ è la Germania a passare in vantaggio con un fraseggio stretto in velocità che sorprende la difesa azzurra: tacco interno di Ozil per l’inserimento di Muller, che serve con un perfetto assist Klose che realizza. Un minuto dopo ancora Klose cerca di sorprendere Buffon, bravissimo ad intercettare l’esterno destro del tedesco.
E’ un’Italia a fasi alterne, che nella parte centrale del primo tempo soffre l’iniziativa degli avversari e non riesce a sfruttare la velocità. Ma il finale è degli azzurri, che crescono sul piano del gioco e del rendimento. Al 36’ l’uno-due di Cassano e Chiellini con cross di quest’ultimo dalla sinistra che De Rossi raccoglie e trasforma in un tiro secco respinto da Neuer. Poi, al 45’, l’episodio contestato su un cross basso di Cassani, intercettato con il braccio da Aogo: l’arbitro fa continuare, negando il rigore agli azzurri.
Nella ripresa, come aveva anticipato alla vigilia, Prandelli manda in campo Borriello e Giuseppe Rossi al posto di Pazzini e Cassano. E nel corso della gara tutte le altre sostituzioni: Maggio per Cassani, Aquilani per Thiago Motta, l’esordiente Giovinco per Mauri e Criscito per Chiellini.
E’ un’Italia bella, più pimpante, più pericolosa, più incisiva, con più personalità. Dopo una ghiotta occasione sui piedi di Borriello al 21’ (il romanista si inserisce perfettamente in velocità e lascia partire un sinistro che Neuer intercetta alla meglio), proprio uno dei nuovi entrati, l’emigrante Giuseppe Rossi, firma un pareggio che l’Italia ha cercato e meritato: il piccolo attaccante, al 36’, si inserisce con ottima scelta di tempo nelle maglie difensive dei tedeschi e lascia partire un tiro che Neuer non trattiene, ma sulla respinta Rossi non si fa trovare impreparato e colpisce di sinistro.
Un minuto dopo riceve applausi Buffon per un intervento su Khedira. Poi il triplice fischio finale.