Italia, una traversa e occasioni sciupate, la Spagna ne approfitta
mercoledì 26 marzo 2008
L’Italia c’è. Una traversa, occasioni sciupate, l’immagine di un gruppo in salute in vista del Campionato Europeo. Non basta, però, ad evitare una sconfitta immeritata e legata ad un episodio, l’eurogol di Villa. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, ma che non può lasciare il segno lungo il cammino dell’Italia. Amichevole di prestigio allo stadio Luis Valero di Elche, davanti a 35.000 spettatori, entusiasmo alle stelle e un protagonista dispettoso e insistente, il vento. Difesa a quattro per l’Italia con Panucci, Cannavaro, Materazzi e Grosso davanti a Buffon, centrocampo di qualità con Pirlo centrale, De Rossi a destra e Perrotta a sinistra, al centro dell’attacco Luca Toni con l’appoggio di Camoranesi e Di Natale. Donadoni fa le prove per l’Europeo: quello con la Spagna è il penultimo test, seguirà l’amichevole di fine maggio prima di iniziare l’avventura ai campionati di Austria e Svizzera. Buona l’Italia dei primi 45 minuti, geometrie interessanti, solita grinta. Reduce da sei vittorie consecutive, la Nazionale di Donadoni è al suo secondo impegno del 2008 dopo la vittoria ottenuta a Zurigo nell’amichevole contro il Portogallo. La Spagna, in formazione decisamente offensiva, non perde una partita dal novembre 2006. E’ l’Italia a prendere in mano la situazione e a passare idealmente in vantaggio con Luca Toni, ma l’arbitro aveva già fischiato al momento del tiro per un fallo di Cannavaro. Al 17’ primo cambio della Spagna che richiama Puyol, giocatore simbolo del Barca, e manda in campo Albiol. Partita vivace e divertente, metà Italia e metà Spagna. I padroni di casa chiudono in crescendo il primo tempo: al 36’ miracolo di Buffon che respinge un tiro di Torres e al 46’ il portiere azzurro concede il bis su un rasoterra insidioso di Fabregas sul quale si allunga e devia in angolo. Nella ripresa prime tre sostituzioni da parte di Donadoni: Barzagli per Materazzi, Gattuso per Pirlo e Borriello per Toni. Centrocampo meno fantasioso, ma più concreto per l’Italia. La Spagna, invece, manda in campo Villa al posto di Torres. E subito splendida occasione per l’Italia, al 5’: cross arretrato di Grosso, Camoranesi colpisce al volo di interno sinistro e centra in pieno la traversa. Partita con continui cambiamenti di fronte. E sfuriate poco convincenti da parte della Spagna, che costringono però gli Azzurri a “rimediare”: succede a Grosso al 26’, costretto a mettere in angolo un cross di Luis Garcia e due minuti dopo a Gattuso che entra sempre su Luis Garcia in zona “sospetta”. Nel frattempo Aquilani rileva Perrotta e Zambrotta entra al posto di Panucci. Ancora un’occasione per l’Italia, ancora Camoranesi. Da un possibile gol azzurro al vantaggio della Spagna: rovesciamento di fronte, palla centrale di Xavi, Cannavaro alza a campanile e Villa indovina un gran sinistro al volo imprendibile che lascia di stucco anche Buffon. C’è il tempo per rimediare a un risultato che l’Italia non merita. Ma la Spagna stringe le fila, forte del vantaggio: Zambrotta e Grosso rimediano un cartellino giallo (nel primo tempo era stato ammonito Materazzi) e al 44’ ancora Buffon mette il piede su un tiro insidioso del solito Villa. Cinque minuti di recupero, ma non bastano ad evitare la sconfitta.