Italia sconfitta, ma il nuovo corso porta novità, qualità e impegno
martedì 10 agosto 2010
Come era accaduto a Lippi nel 2004 in Islanda, anche Cesare Prandelli esordisce sulla panchina azzurra con una sconfitta (1-0) contro la Costa d’Avorio. “Speriamo porti bene anche me”, dirà il cittì negli spogliatoi. Intanto continua la striscia negativa dell’Italia, che nel 2010 non ha ancora vinto una partita, ma dall’ultima sconfitta con la Slovacchia all’amichevole di questa sera c’è una bella differenza. Le attenuanti non mancano: le assenze, la condizione fisica, una squadra tutta nuova messa in piedi in due giorni, anche se è bastata una disattenzione difensiva per lasciare l’intera posta agli avversari.
Si riparte da una sconfitta, è vero, ma anche dalle novità, dall’impegno, dalla volontà di voltare pagina. Il nuovo corso inizia con cinque esordienti, Sirigu, Motta, Molinaro, Amauri e Balotelli, un solo Campione del Mondo, De Rossi che funge da anello di congiunzione tra passato e futuro, e una squadra che ha sensibilmente abbassato i numeri per quanto riguarda l’età. Si riparte, a poco meno di cinquanta giorni dalla chiusura della deludente avventura in Sudafrica, con un 4-2-3-1 che punta su un reparto, l’attacco, assolutamente inedito quanto pieno di qualità. Su Cassano, al suo ritorno in Nazionale, su Balotelli e Amauri, l’attenzione non solo del cittì.
Una Nazionale di qualità quella che all’Opton Park di Londra inaugura la nuova stagione, alla vigilia del doppio impegno con le qualificazioni europee in programma a settembre con Estonia e Isole Far Oer. Un’Italia determinata, che parte all’attacco, che gioca a testa alta, con personalità, cercando di assecondare i suggerimenti di Prandelli che a tutti, alla vigilia, aveva chiesto di “dimenticare le paure”. Con De Rossi che, nel nuovo ruolo di capitano in attesa del rientro di Buffon, detta i tempi della manovra, sono proprio Cassano e Balotelli a mettersi in mostra nei primi minuti con azioni interessanti e pericolose, sfumate d’un soffio. Ma la Costa d’Avorio è avversaria di tutto rispetto: squadra dotata di tecnica, veloce soprattutto negli spazi brevi, è uscita dal Mondiale al primo turno però a testa alta.
Dopo una punizione di De Rossi (20’), finita fuori, sono gli ivoriani ad andare vicini al gol al 30’; ma un minuto dopo l’Italia risponde con un’azione da applausi nata dai piedi di Balotelli, continuata dal Cassano di Cassano per Amauri, anticipato al momento della conclusione. Ed è quest’ultimo a chiudere il primo tempo con un colpo di testa.
Vivace in attacco, un po’ in difficoltà in difesa, la Nazionale di Prandelli apre anche il secondo tempo in attacco, vicina al gol con uno scambio Cassano-Motta che colpisce il palo e dopo poco con un sinistro di Pepe. Ma al 9’ è la Costa d’Avorio a passare in vantaggio con un colpo di testa di K. Toure sul primo palo, complice un’ingenuità difensiva degli Azzurri. Doccia fredda per l’Italia: Prandelli corre ai ripari e al 13’ opera le prime due sostituzioni mandando in campo Borriello al posto di Balotelli e Quagliarella per Amauri. Dell’attacco iniziale resta solo Cassano, ma al 25’ Prandelli sostituisce anche il sampdoriano con Giuseppe Rossi e spedisce Cassani in difesa al posto di Motta. Quinto cambio al 28’: Marchisio per Pepe. E la Costa d’Avorio è sempre in vantaggio, nonostante due belle iniziative di Quagliarella . Si esaurisce il valzer delle sostituzioni al 35’ con Montolivo che subentra a Palombo. Cerca di vivacizzare la manovra Giuseppe Rossi, ma col passare del tempo l’Italia, alla ricerca del pareggio, si intestardisce in azioni personali che non trovano sbocco, ma solo il fischio finale.