Italia, gol e ritmo. Prandelli: “Spirito giusto, era quello che volevo”
venerdì 31 maggio 2013
Quattro gol con Poli, Gilardino, Pirlo e Aquilani, tre reti annullate, un palo esterno e una traversa colpiti da Balotelli per un’amichevole che rischiava di essere noiosa e, invece, ha offerto spettacolo e, soprattutto a Prandelli, quello che il commissario tecnico voleva vedere. “Giocando contro una squadra – dirà l’allenatore azzurro a fine gara – che non offre spazi, l’obiettivo era quello di dare rapidità alla manovra e di non concedere agli avversari l’opportunità di partire in contropiede. Lo spirito era quello giusto, è quello che deve accompagnarci sempre”.
Un’Italia animata da entusiasmo e voglia di fare è quella che scende in campo a Bologna contro San Marino: sono in tanti quelli che si giocano la possibilità di far parte del gruppo che partirà per il Brasile, un collaudo interessante per una squadra tutta nuova con solo due azzurri “confermati”, Buffon e Pirlo, rispetto all’ultima gara giocata a marzo a Malta. Sono i novanta minuti che anticipano un impegno ben più pesante contro la Repubblica Ceca (il 7 giugno) che, in caso di vittoria, vale un biglietto per i Mondiali 2014. E poi, l’aspetto più importante, si legge nello striscione che entra in campo con l’Italia e che recita “Mai più razzismo”.
Lasciati a riposo El Shaarawy, Marchisio, Montolivo e Barzagli, Prandelli presenta gli Azzurri con il 4-3-3: in porta Buffon, in difesa da destra Maggio, Ranocchia, Ogbonna, Antonelli, a centrocampo Pirlo centrale con Poli a destra e Aquilani a sinistra, attacco a tre punte con Diamanti, Gilardino e il debuttante Bonaventura. Subito l’Italia pericolosa al 6’ con una girata di Bonaventura, respinta dal portiere Simoncini. Inizia il tiro al bersaglio: al 12’ dai 25 metri Pirlo manda la palla sopra la traversa e due minuti dopo miracolo di Simoncini su una conclusione di Aquilani. Dopo un’occasione di Gilardino neutralizzata con bravura dall’estremo difensore sanmarinese, gli Azzurri passano meritatamente in vantaggio, al 28’, con Andrea Poli che si butta con determinazione su una palla vagante e realizza di sinistro la sua prima rete con la maglia della Nazionale.
Al 34’ arriva il raddoppio firmato da Alberto Gilardino che raccoglie e spedisce in rete una respinta di Simoncini su tentativo di Aquilani e si gode gli applausi del “suo” pubblico. Al 44’ prima sostituzione: De Sciglio al posto di Antonelli, infortunato (distorsione alla caviglia sinistra).
In vantaggio di due reti, la ripresa dell’Italia si apre con tre cambi: al 4’ Prandelli manda in campo il debuttante Sau per Bonaventura, Balotelli per Gilardino e Cerci per Diamanti, che esce tra gli applausi.
Al 5’ finisce alle spalle di Valentini, entrato tra i pali in sostituzione del compagno, una punizione magistrale di Pirlo, che realizza così il gol numero dodici in azzurro. Meno fortunato Balotelli, che al 19’, sempre su punizione, colpisce il palo esterno.
San Marino cerca come può di limitare i danni, l’Italia insiste mentre Sirigu dà il cambio a Buffon tra i pali. E al 33’ mette la firma su questi novanta minuti anche Alberto Aquilani, lesto a raccogliere una palla non trattenuta da Valentini su una punizione calciata bassa da Pirlo. Chiusura con spettacolo-Balotelli, che colpisce la traversa.
Soddisfatto, Cesare Prandelli in conferenza stampa: “Abbiamo fatto un lavoro molto impegnativo negli ultimi giorni, volevo vedere delle cose, le ho viste e sono contento. Per Praga dobbiamo ancora lavorare, ci manca qualcosa però stiamo bene fisicamente e questo è importante. Tutti hanno dato una risposta positiva. Balotelli? Si è visto che voleva fare gol a tutti i costi, lui deve sempre andare in campo con questo obiettivo”.