Italia-Francia, in campo la sfida infinita: e stavolta è anche decisiva
lunedì 16 giugno 2008
Ci siamo. Eccoci alla sfida con la Francia, la sfida che ci dirà se il cammino europeo degli azzurri continuerà oppure no. “Nessuno alla vigilia degli Europei avrebbe pensato che questa partita sarebbe stata così decisiva per il passaggio del turno”, ha detto nei giorni scorsi Gigi Buffon. Eppure la gara dello stadio Letzigrund (inizio ore 20.45) deciderà il destino dell’Italia, se gli Azzurri torneranno a casa o passeranno alla seconda fase.
C’è già tutto: avversario la Spagna, stadio il Prater di Vienna, data il 22 giugno alle ore 20.45, manca solo il lasciapassare. Allora andiamo con ordine. La classifica recita Olanda sei punti (già qualificata), Romania due; Italia e Francia uno. Gli azzurri si qualificherebbero in caso di vittoria contro i francesi e di non vittoria della Romania o addirittura con un pareggio contro la Francia: E qui si aprono i calcoli. Se gli azzurri pareggiano con gol e i rumeni perdono, Italia qualificata perché nella classifica avulsa ha segnato più gol di Francia e Romania. Esiste anche la remota ipotesi di passaggio del turno con un pari per 0-0: infatti, se contemporaneamente i rumeni perdono per 3-0 contro l’Olanda, allora l’Italia si qualifica per miglior coefficiente Uefa rispetto a Francia e Romania. Un bel rompicapo.
Sicuramente l’attenzione è rivolta anche alla sfida di Berna, dove tutti sperano che l’Olanda faccia il proprio dovere e giochi la sua partita contro Mutu e compagni. La squadra di Donadoni ripete in coro che tutte le energie saranno rivolte alla gara contro la Francia. “La Francia non è Malta, con tutto il rispetto per Malta. Quindi dovremo essere concentratissimi per centrare la vittoria e non lasciare niente di intentato”: a parlare così è il team manager e vice capo delegazione Gigi Riva. La sfida infinita con la Francia, sfida che non vinciamo sul campo dal lontano Mondiale del 1978 in Argentina: fu 2-1 per gli azzurri. Da allora sono passati due titoli mondiali per l’Italia (1982-2006), uno per la Francia che in più di noi ha vinto due campionati Europei (1984-2000). Le due squadre si sono affrontate anche nel girone di qualificazione, a Parigi nel settembre del 2006 finì 3-1 per la squadra di Domenech. A Milano, un anno dopo, fu 0-0.
Rivalità accentuata da due finali giocate negli ultimi otto anni, la prima quella dell’Europeo olandese vinta dai nostri avversari con un golden gol di Trezeguet (che domani non si sarà perché lasciato a casa da Domenech), dopo che l’Italia vinceva la gara con gol di Del Vecchio, vantaggio che durò fino a 30 secondi dal fischio finale. L’altra quella Mondiale di Berlino 2006, vinta dagli azzurri ai calci di rigore, stavolta decisivo l’errore dagli undici metri di Trezeguet. Le due squadre arrivano a questa sfida con animi contrastanti. I francesi sono reduci dalla sonora batosta subita per mano dell’Olanda dopo lo scialbo 0-0 contro i rumeni. Gli azzurri, invece, hanno giocato una buona gara contro la Romania, ma per sfortuna ed errori arbitrali (un gol regolare annullato a Toni) non sono riusciti ad andare oltre l’1-1 ed anzi un miracolo di Buffon su calcio di rigore di Mutu a otto minuti dalla fine, ci permette di essere ancora qui a sperare nella qualificazione. E allora forza azzurri, la Spagna ci aspetta. A spingere la squadra di Donadoni un intero popolo che non ha fatto mancare il suo affetto ai Campioni del Mondo anche in questo momento difficile. Anche oggi sotto il cielo plumbeo di Zurigo e sotto una pioggerellina che faceva venire voglia solo di distendersi a letto, erano circa un centinaio i tifosi che attendevano l’arrivo della squadra all’areoporto. C’è da giurare che domani lo stadio Letzigrund sarà riempito di azzurro, perché i ragazzi, Buffon in testa, ci credono e allora è giusto crederci tutti.