Italia e Stati Uniti si giocano in 180’ l’ultimo posto per il Mondiale 2011
venerdì 19 novembre 2010
Ultima chiamata per l’Italia delle donne. Centottanta minuti per conquistare un posto tra le 16 nazionali che tra un anno affronteranno il Campionato del Mondo: e di fronte ci sono gli Stati Uniti campioni del mondo nel ’91 e nel ’99. Lo stadio “Euganeo” di Padova sarà teatro della prima sfida in programma domani (diretta su Raisport 2), penultimo atto di un cammino esaltante che ha portato la Nazionale Femminile di Pietro Ghedin dove da 12 anni a questa parte non era più riuscita ad arrivare.
Dopo aver perso il primo spareggio contro la Francia, l’Italia ha battuto Ucraina e Svizzera qualificandosi per il play off Uefa-Concacaf che, a sorpresa, gli ha messo davanti gli Stati Uniti, terzi del proprio girone in seguito alla sconfitta rimediata contro il Messico. Un passo falso in altri tempi inimmaginabile per le campionesse olimpiche americane, che per anni in questo campo hanno dettato legge tenendo a lunga distanza le altre nazionali. L’Italia questo play off se lo giocherà a testa alta, come ha sottolineato nella conferenza stampa della vigilia il Commissario tecnico Ghedin: “Non ci aspettavamo di incontrare gli Stati Uniti – ha dichiarato l’allenatore azzurro – e siamo ben consapevoli che sarà un ostacolo duro, ma non per questo partiamo battuti. Metteremo in campo tutto quello che possiamo, tutte le energie che abbiamo e che ci hanno portato fin qui: si tratta dell’ultimo sforzo e lo faremo, cercando di tenere sempre alta la tensione, mettendo in campo con intelligenza la nostra aggressività. Abbiamo lavorato bene in questi giorni, il gruppo è carico, ma abbiamo bisogno del sostegno del pubblico di Padova: la gara di andata è sicuramente più importante del ritorno a Chicago”.
Ghedin dovrà fare a meno di due pedine importanti: salteranno i primi 90’ il difensore Gama e l’attaccante Gabbiadini, che il ct spera di recuperare per la gara di ritorno in programma sabato 27. A guidare l’assalto agli Stati Uniti ci sarà il capitano Patrizia Panico, da poco emigrata negli Usa a caccia di nuove esperienze prima di chiudere la sua carriera: “Noi ai Mondiali – la Panico è perentoria – vogliamo andarci. Dobbiamo tirare fuori un po’ di cattiveria, cercare di spezzare i loro ritmi e trovare lo spazio per prenderle di sorpresa.
Le conosco, sono tutte forti. Questa gara la vincerà chi saprà usare bene le proprie armi, l’intelligenza, e la cattiveria calcistica”. Un'americana contro l’America, è il caso di Anna Picarelli, portiere dell’American Women: “Senza dubbio due realtà diverse – sottolinea l’estremo difensore – in America il calcio femminile ha un numero incredibile di tesserate perchè c'è la cultura di questo sport anche a livello giovanile. Ma noi risponderemo ai numeri con il cuore”.