Nazionale U21

Italia a due facce: prima subisce due gol, poi la splendida rimonta

mercoledì 11 agosto 2010

Italia a due facce: prima subisce due gol, poi la splendida rimonta

Calcio d’agosto, nel bene e nel male. Lo dice anche Casiraghi che certe partite vanno prese così, con pregi e difetti. Un primo tempo da dimenticare, una ripresa super, soprattutto una reazione degna di una grande squadra. L’Under, infatti, incassa prima due gol dalla Danimarca, quasi incapace di reagire; ma nella ripresa porta a termine una splendida rimonta e chiude l’incontro 2-2. Assenti De Silvestri, Santon, Marilungo e Di Gennaro, Casiraghi recupera in difesa un giocatore importante come Ranocchia, fermo dalla gara di qualificazione con la Bosnia (ottobre 2009) per infortunio. Il modulo è il 4-4-2 con Mannone in porta, in difesa Bellusci, Ranocchia, Ariaudo e Ogbonna, a centrocampo Schelotto, Poli, Marrone, Barillà, in attacco Macheda al fianco di Okaka. La prima volta dell’Under allo stadio “Torquato Bresciani” di Viareggio si consuma sotto gli occhi di due osservatori interessati: il presidente del Club Italia e vice presidente federale Demetrio Albertini, e Arrigo Sacchi al suo esordio nel nuovo ruolo di coordinatore delle squadre giovanili. Prima del fischio iniziale arriva anche la notizia della vittoria dell’Ungheria (2-0 contro la Bosnia), che scavalca l’Italia al secondo posto della classifica nel gruppo 3 e complica ulteriormente il cammino degli Azzurrini nelle ultime due gare di qualificazione al Campionato Europeo in programma il 3 e 7 settembre contro Bosnia e Galles.
E questo di Viareggio è l’unico test per la Nazionale di Casiraghi in vista di questi appuntamenti fondamentali per l’accesso ai play off. Partita a due facce. Nel primo tempo l’Under subisce troppo l’iniziativa degli avversari: rischia al 12’ su un’uscita avventata di Mannone, sbaglia con Okaka al 15’ un felice contropiede e subisce il vantaggio dei danesi al 20’ su colpo di testa di Lyng, complice una indecisione di Ogbonna.
Nella ripresa subito quattro cambi per Casiraghi: esordisce D’Ambrosio al posto di Bellusci, quindi spazio a Pasquato per Barillà, Paloschi per Macheda e Bolzoni per Marrone. E proprio due dei nuovi entrati, D’Ambrosio e Pasquato, cambiano il volto della gara e dell’Italia che si fa più intraprendente. Al 5’ traversa di Ranocchia, due minuti dopo il raddoppio della Danimarca con La.Nielsen, che infila in rete dopo un salvataggio sulla linea di Poli. Nonostante il 2-0 è l’Under a fare la partita, con Pasquato che si conferma giocatore di indiscusse qualità, l’uomo in grado di fare la differenza. Al 18’ Paloschi, al suo rientro dopo un lungo infortunio, sfrutta un’indecisione della difesa avversaria, lascia sfilare la palla e trova il tempo giusto per colpire a rete. E’ il 2-1: accorciate le distanze, l’Under prende coraggio e al 25’ colpisce la seconda traversa, stavolta con Okaka. Al 35’ entra Crisetig, che esordisce con la maglia della 21 a 18 anni da compiere il prossimo gennaio. Un minuto dopo Ranocchia festeggia il suo rientro con un colpo di testa sul primo palo che firma il 2-2. Forcing azzurro nel finale con Poli che sfiora il palo e una vittoria che, a questo punto, l’Italia di Casiraghi avrebbe meritato. Lo dice anche l’allenatore: “Era normale che andasse così, la Danimarca ha già giocato quattro partite, per noi era solo la prima: eravamo infatti imballati nel primo tempo, poi nella ripresa è andata molto meglio e alla fine, a contare le occasioni, potevamo anche vincere. Ma va bene così, sono contento: mi è piaciuta molto la reazione della squadra. La vittoria dell’Ungheria? Non sono preoccupato: i conti si fanno alla fine, il nostro compito è quello di vincere le due partite che ci restano. Secondo me abbiamo ancora le nostre possibilità”.