Immobile, Insigne e Florenzi, fratelli d’Italia a caccia di un sogno: “Ora scaliamo l’Everest”
mercoledì 29 giugno 2016
Il loro entusiasmo contagioso è uno degli ingredienti della Nazionale di Antonio Conte, un’amicizia che nel quartier generale di Montpellier si trasforma in rivalità sul tavolo da ping pong e in complicità sul campo da calcio, con l’obiettivo comune di far durare il più a lungo possibile un’avventura che comunque vada a finire ricorderanno per il resto della loro vita: Ciro Immobile, Lorenzo Insigne e Alessandro Florenzi mostrano nella sala stampa di ‘Casa Azzurri’ il volto sorridente e disteso di chi non vuole smettere di sognare. Hanno i colpi e la dose di talento necessaria per spaventare anche i campioni del mondo della Germania e tutti e tre vorrebbero festeggiare sabato il primo gol all’Europeo.
“Italia-Germania è una partita che parla da sé – dichiara Florenzi - non c’è bisogno di trovare particolari motivazioni. Io non ho nulla da invidiare alla Germania, ma per loro parlano i fatti. Sono i campioni del mondo e hanno dalla loro la fiducia, una fiducia che noi stiamo conquistando partita dopo partita, allenamento dopo allenamento. Sappiamo che non sarà facile, ma vogliamo questa impresa per tutti noi e per i tifosi”.
Il tabellone in salita, i diversi infortuni e il giorno in meno di recupero rispetto ai tedeschi sono alibi che lasciano il tempo che trovano: “Sono scuse per perdenti – sottolinea il numero otto azzurro – abbiamo scalato una vetta, ora abbiamo l’Everest davanti e tutti insieme possiamo fare qualcosa di importante”.
A Florenzi piace la definizione di giocatori/tifosi data da un cronista in sala stampa: “Quando c'è un gol a volte il primo che va ad abbracciare chi ha segnato è un giocatore con la casacchina (che sta in panchina, ndr) o un dirigente. E’ la prova che siamo davvero un gruppo unito, che siamo tutti giocatori/tifosi e che vogliamo fare bene per l’Italia e per i nostri tifosi”. Detto che nel ruolo di esterno a destra in un centrocampo a cinque si trova a suo agio (“riesco a mettere in campo le mie qualità e a dare una mano ai compagni”), il giocatore della Roma ribadisce il giudizio estremamente positivo su Antonio Conte: “Il mister ha portato il suo bagaglio tattico e tecnico, ma anche la forte personalità che aveva in campo. Ha fatto un gran lavoro con l’Italia”.
Anche per Lorenzo Insigne l’arma in più dell’Italia è l’affiatamento del gruppo: “Siamo tutti importanti e siamo tutti titolari – conferma il fantasista napoletano - siamo contenti che la gente ci stia vicina, vuol dire che stiamo dando tanto per la maglia a vogliamo continuare a far sognare i tifosi”. In questo Europeo sta dimostrato di poter essere molto utile anche entrando in partita in corso e, dopo aver colpito un palo all’esordio con l’Irlanda, ha sfiorato il gol anche con la Spagna, chiamando alla respinta De Gea dopo aver saltato in scioltezza Sergio Ramos: “Quando vengo chiamato in causa cerco di dare il massimo, se arrivano le giocate o qualche gol non mi dispiace. Non è importante chi segna, ma arrivare alla vittoria e andare avanti. Il mister ci sta insegnando tanto e la grinta che ci sta dando la stiamo mettendo in campo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Ciro Immobile: “La vittoria con la Spagna ci ha trasmesso una grande carica. Adesso affrontiamo una partita con una squadra ancora più forte e dobbiamo allenarci come abbiamo fatto con la Spagna, studiando i loro punti deboli”. L’attaccante della nazionale non svela il rito propiziatorio prima di ogni partita (“ne abbiamo uno, ma è segreto”) e replica così a Mario Gomez e a chi tra i tedeschi ha detto che sabato sarà la Germania a volare in semifinale: “Li abbiamo battuti così tante volte…Ognuno può dire quello che vuole, ma alla fine parla il campo. Siamo consapevoli che la Germania è forte e ha fiducia in se stessa, ma noi insieme allo staff e ai tifosi vogliamo continuare a sognare e fare bene”.