Il ciclo Mancini in Nazionale: i numeri delle 59 gare
123 punti conquistati, 36 vittorie, +78 la differenza reti: i numeri e il confronto con la storia Azzurramartedì 13 giugno 2023
59
le partite della Nazionale con Mancini CT: 36 vittorie, 15 pari e 8 Ko. In totale, in 5.132’ giocati, per 1.990’ (37,47%), in vantaggio, 2.608' in parita' e 712’ in svantaggio. Mancini con 59 panchine in Nazionale è il 3° CT di sempre: davanti solo Bearzot (88) e Pozzo (95).
123
i punti in 59 gare (media 2.08): Mancini è al 3° posto per media punti (dietro Pozzo a 2.16 e Sacchi 2.13).
36
le vittorie nel ciclo Mancini su 59 gare: sono il 61%. Meglio solo Pozzo con 63 vinte in 95 gare (66%) e Sacchi con 34 in 53 (64,15%). Seguono: Vicini (32/54, 59.25%), Valcareggi (28/54, 51.85%), Lippi (28/56, 50.00%), Bearzot (40/88, 45.45%). La Bosnia Erzegovina (3) la più battuta.
37
le gare utili tra il 2018 e il 2021, record tra le Nazionali.
22
le gare consecutive in casa senza sconfitta per Mancini: dall’1-1 con l’Olanda (giugno 2018) fino al ko con la Spagna (ottobre 2021). È la serie più lunga nella storia della Nazionale, davanti alle 21 gare utili di Bearzot.
13
successi consecutivi tra Nov 2020 e Lug 2021 (con Estonia, Polonia, Bosnia, Irlanda del Nord, Bulgaria, Lituania, San Marino, Repubblica Ceca, Turchia, Svizzera, Galles, Austria e Belgio), la striscia vincente più lunga della Nazionale.
12
i posti guadagnati nel Ranking FIFA: dal 20° del marzo 2018 all’8° attuale (erano 16 dopo Euro 2020 quando l’Italia salì al 4° posto della graduatoria mondiale).
16
i punti recuperati da situazione di svantaggio: 4 con la Bosnia, 3 con Armenia, Albania e Turchia, 1 con Polonia, Inghilterra e Svizzera.
18
le gare disputate in 3 edizioni di UNL, con 8 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte, 20/14 le reti. Pellegrini è il bomber (4), poi Berardi e Barella (3), Jorginho e Raspadori (2), Biraghi, Sensi, Belotti, Bastoni, Gnonto, Dimarco (1).
18
le gare disputate da Donnarumma sulle 18 gare giocate dall’Italia in UNL (4 nel 2018, 8 nel 2020, 6 nel 2022).
+78
la differenza reti dell’Italia di Mancini: 119/41.
119
le reti realizzate con 36 calciatori (Barella, Belotti e Immobile i bomber con 8 reti). 4 le autoreti a favore.
2.02
la media dei gol realizzati in 59 gare (solo con Pozzo l’Italia ha fatto meglio, 2.45).
18
i gol da 14 subentrati: 2 Politano (San Marino), Orsolini (Armenia, Estonia) e Belotti (Arabia Saudita, San Marino).
16
i gol di testa: 2 Belotti (Liechtenstein), Immobile (Finlandia e Armenia), Cristante (Moldova e Turchia), 1 Sensi e Kean (Liechtenstein), Bonucci (Grecia), Pellegrini Lo. (Armenia), Romagnoli (Liechtenstein); Barella (Olanda), El Shaarawy (Moldova), Di Lorenzo (Svizzera), Bastoni (Germania), Retegui (Malta).
9
le partite nelle quali l’Italia non ha segnato (16%): 5 volte 0-0 e 4 ko (con Portogallo, Nord Macedonia, Argentina e Austria). Solo una volta per 2 gare di fila: con Nord Irlanda e Nord Macedonia (novembre 21 / marzo 22).
6
le vittorie con 5 gol di scarto con Mancini (31 volte nella storia) e il risultato più ampio è il 9-1 all’Armenia: l’ultima vittoria con 9 gol nel 1948 (Italia – Usa 9-0).
41
le reti subìte. In 30 occasioni su 59 (50,8%) clean sheet.
0,69
la media dei gol subìti nelle 59 gare considerate (dietro alle prestazioni delle squadre di Vicini, Maldini, Sacchi).
1168’
i minuti di imbattibilità tra il 2020 e il 2021, record assoluto della storia Azzurra: dalla rete di Van de Beek il 14/10/2020 in Italia-Olanda 1-1 alla rete di Kalajdizic il 26 giugno 2021 in Italia-Austria 1-1.
24,9
l’età media di Germania – Italia del giugno 2022, la squadra più giovane del ciclo Mancini.
2
i cartellini rossi: Criscito in Italia – Olanda (2018) e Bonucci in Italia – Spagna (2021).
104
i convocati da maggio ‘18 a giugno ‘23: ultimi nel gruppo Carnesecchi, Falcone, Buongiorno, Darmian e Retegui.
90
i giocatori schierati. Il più impiegato è Donnarumma (47, 4.042’), unico a superare la soglia dei 4.000’ (su 5.310’), seguono Bonucci (43, 3.587’), Jorginho (42, 3.601’), Barella (43, 3.298’).
56
gli esordienti: Politano (Arabia Saudita); Caldara, Mandragora e Berardi (Francia); Baselli (Paesi Bassi); Biraghi (Polonia); Emerson e Lazzari (Portogallo), Barella e Piccini (Ucraina), Lasagna (in Polonia); Sensi, Grifo e Kean (Usa), Zaniolo (Finlandia), Izzo, Mancini, Pavoletti (Liechtenstein); Di Lorenzo e Tonali (in Liechtenstein), Castrovilli e Gollini (in Bosnia Erzegovina), Orsolini e Meret (Armenia), Locatelli (nei Paesi Bassi), Caputo e Cragno (Moldova), Bastoni, Pessina, Pellegri, Lu. Pellegrini e Calabria (Estonia), Toloi (in Lituania), Ferrari (San Marino), Raspadori (Rep. Ceca), Scamacca (Lituania), Joao Pedro (Nord Macedonia), Zaccagni (in Turchia), Frattesi, Gnonto, Pobega, Dimarco, S. Ricci, Cancellieri (Germania), Zerbin (Ungheria), Gatti, S. Esposito (in Inghilterra), Scalvini, Caprari, Luiz Felipe (in Germania), Mazzocchi (in Ungheria), Pafundi, Fagioli e Pinamonti (in Albania), Miretti (in Austria), Retegui (Inghilterra). Pafundi è l’esordiente più giovane (16 anni, 8 mesi, 2 giorni, meglio di lui solo Gavinelli e De Vecchi rispettivamente nel 1911 e 1910), seguono Scalvini, Gnonto e Kean.
5
gli esordienti andati in gol (Pavoletti, Orsolini, Caputo, Ferrari, Retegui).
6
gli esordienti con la Germania il 4 giugno 2022, record della gestione Mancini (erano stati 5 nel 2020 in Estonia).
0.94
la media di esordienti a partita con Mancini; Bearzot 39 in 88 gare (0.44), Vicini 26/54 (0.48), Sacchi 53/53 (1.00), Trapattoni 39/44 (0.88), Lippi 44/56 (0.78), Prandelli 40/56 (0,71).
76
i subentrati (16 Belotti e Cristante, 14 Chiesa), 50 i sostituiti (Insigne 21 volte, Barella 20, Chiesa 15, Immobile 14).
663
i minuti necessari a Raspadori per raggiungere 5 gol in Nazionale: meglio di lui solo Toni (403’), Riva (405’), Inzaghi (504’); seguono Vieri (690), Del Piero (721’), Baggio (916), P. Rossi (1008’), Immobile (1062), Vialli (1349’).