Nazionali in cifre

Il ciclo Mancini in Azzurro

Tutti i dati da maggio 2018 ad agosto2023)

lunedì 21 agosto 2023

Il ciclo Mancini in Azzurro
1846
i giorni da CT, dal 28 maggio 2018 (Italia – Arabia Saudita) al 18 giugno 2023 (Paesi Bassi – Italia). Diventano 1915 calcolando invece dalla nomina (14 maggio ’18) alle dimissioni (13 agosto ’23).
61
le panchine: chiude dietro Bearzot (88) e Pozzo (95), al 3° posto dei tecnici che hanno guidato gli Azzurri, davanti a Lippi e Prandelli (56).
126
i punti in 61 gare, con una media di 2.06 (2.38 fino a Wembley, poi 1.50) punti a partita, la stessa di GB Fabbri, anche in questo caso al 3° posto dietro Pozzo a 2.16 e Sacchi 2.13. Il bilancio è: 37 vittorie, 15 pari e 9 Ko. In totale, in 5.490’ giocati, per 2.084’ (37,95%) la sua Nazionale è stata in vantaggio, per 2.695' in parità e 721’ in svantaggio.
37
le vittorie, il 60,6%: meglio solo Pozzo con il 66% (63/95) e Sacchi con il 64,15% (34/53). La Bosnia Erzegovina (3) è l’avversaria più volte battuta.

37
le gare utili tra il 2018 e il 2021, meglio di Brasile (35) e Spagna. L’Argentina (2022) si è poi fermata a 36). È il record di tutti i tempi per le Nazionali FIFA, oltre che record dell’Italia.

22
le gare consecutive in casa senza sconfitta: dall’1-1 con l’Olanda (giugno 2018) fino al ko con la Spagna (ottobre 2021). È la serie più lunga nella storia della Nazionale, davanti alle 21 gare utili di Bearzot.

13
successi consecutivi tra Novembre 2020 e Luglio 2021 (con Estonia, Polonia, Bosnia, Irlanda del Nord, Bulgaria, Lituania, San Marino, Repubblica Ceca, Turchia, Svizzera, Galles, Austria e Belgio). È la striscia vincente più lunga della Nazionale.

100%
percentuale di vittorie nelle qualificazioni a Euro 2020: battute 2 volte Finlandia, Liechtenstein, Bosnia, Grecia, Armenia. En plein mai riuscito a nessun CT (considerando qualificazioni a Europei o Mondiali in girone).
12
i posti guadagnati nel Ranking FIFA: dal 20° del marzo 2018 all’8° del luglio 2023 ultimo ranking FIFA prima delle dimissioni (erano 16 dopo Euro 2020 quando l’Italia salì al 4° posto della graduatoria mondiale).
16
i punti recuperati da situazione di svantaggio: 4 con la Bosnia, 3 con Armenia, Albania e Turchia, 1 con Polonia, Inghilterra e Svizzera.

+78
la differenza reti della sua Italia: 123 gol fatti e 45 subìti in 61 gare, una media di +1,11 gol a gara rispetto all’avversario. È la miglior differenza reti media a gara della storia azzurra, davanti a quelle di Pozzo (+1,11) e Sacchi (+1,01).
123
le reti realizzate con 37 calciatori (Immobile con 9 reti è il bomber). 4 le autoreti a favore.
2.01
la media dei gol realizzati in 61 gare (solo con Pozzo l’Italia ha fatto meglio, 2.45).
45
le reti subìte. Per 30 volte (il 49,1%) porta  inviolata. Solo Vicini ha fatto meglio: 34 su 54 (il 62%)
0.73
la media dei gol subìti in 61 gare (meglio le Nazionali di Vicini, Maldini, Sacchi e Trapattoni).

1168
i minuti di imbattibilità tra il  2020 e il 2021: dalla rete di Van de Beek il 14/10/2020 in Italia-Olanda 1-1 alla rete di Kalajdizic il 26 giugno 2021 in Italia-Austria 1-1. E’ il record della storia Azzurra; il precedente primato era di 1.143’: dal 1972 al 1974 con Valcareggi CT e Zoff tra i pali. Al terzo posto la Nazionale di Vicini dal 1989 al 1990, per 981’ con Zenga protagonista.
2
i cartellini rossi: Criscito in Italia – Olanda (2018) e Bonucci in Italia – Spagna (2021).
105
i convocati da maggio ‘18 a giugno ‘23: ultimo nel gruppo Baschirotto.
91
i giocatori schierati. Il più impiegato è Donnarumma (49, 4.222’).
57
gli esordienti: Politano (Arabia Saudita); Caldara, Mandragora e Berardi (Francia); Baselli (Paesi Bassi); Biraghi (Polonia); Emerson e Lazzari (Portogallo), Barella e Piccini (Ucraina), Lasagna (in Polonia); Sensi, Grifo e Kean (Usa), Zaniolo (Finlandia), Izzo, Mancini, Pavoletti (Liechtenstein); Di Lorenzo e Tonali (in Liechtenstein), Castrovilli e Gollini (in Bosnia Erzegovina), Orsolini e Meret (Armenia), Locatelli (nei Paesi Bassi), Caputo e Cragno (Moldova), Bastoni, Pessina, Pellegri, Lu. Pellegrini e Calabria (Estonia), Toloi (in Lituania), Ferrari (San Marino), Raspadori (Rep. Ceca), Scamacca (Lituania), Joao Pedro (Nord Macedonia), Zaccagni (in Turchia), Frattesi, Gnonto, Pobega, Dimarco, S. Ricci, Cancellieri (Germania), Zerbin (Ungheria), Gatti, S. Esposito (in Inghilterra), Scalvini, Caprari, Luiz Felipe (in Germania), Mazzocchi (in Ungheria), Pafundi, Fagioli e Pinamonti (in Albania), Miretti (in Austria), Retegui (Inghilterra), Buongiorno (nei Paesi Bassi). Pafundi è l’esordiente più giovane (16 anni, 8 mesi, 2 giorni, meglio di lui solo Gavinelli e De Vecchi rispettivamente nel 1911 e 1910), seguono Scalvini, Gnonto e Kean. In 5 subito in gol (Pavoletti, Orsolini, Caputo, Ferrari, Retegui).