Il Buongiorno a Berlino contro la Svizzera? "Se dovesse essere arrivato il mio momento, sarei pronto. Spalletti mi sta insegnando tantissimo"
In lizza per la sostituzione dello squalificato Calafiori c'è anche il difensore del Torino: "Dall'inizio del ritiro sto cercando di dare il massimo. Vivo emozioni fortissime e ripenso al mio percorso nelle giovanili: con Rodriguez speravamo di vederci in finale, lo faremo un po' prima..."giovedì 27 giugno 2024
Alessandro Buongiorno, in conferenza stampa da Casa Azzurri Germania, non sorride soltanto perché potrebbe essere arrivato il suo momento. Sorride perché le emozioni che sta vivendo, un anno fa sarebbero state impensabili. La prima presenza in Nations League nel giugno 2023, la seconda in una partita importantissima - quella contro l'Ucraina, a Leverkusen - valsa la qualificazione a EURO 2024 per l'Italia. Ora la convocazione per l'Europeo e una possibile chance dal 1' contro la Svizzera vista la squalifica di Riccardo Calafiori. E se fosse davvero l'ora di Buongiorno, il difensore del Torino non si tirerebbe certo indietro: "C'è entusiasmo - racconta -. Dall'inizio del ritiro si cerca di dare il massimo per mettere in difficoltà il mister con le scelte. Se dovesse essere il mio momento, mi sono preparato per essere pronto".
Al resto ci ha pensato Mattia Zaccagni, che con il gol alla Croazia ha evitato di far finire l'Italia nella classifica delle terze. A conti fatti, tra l'altro, l'Italia senza quell'1-1 sarebbe già sulla scaletta dell'aereo di ritorno. "Abbiamo fatto i complimenti a Zac e lo abbiamo ringraziato, perché il suo gol è servito per qualificarci - le parole di Buongiorno -. Eravamo molto felici e molto contenti dopo la partita, e ancora di più perché è servito per la qualificazione. C'è la consapevolezza di essere un gruppo che non molla, che sa segnare anche all'ultimo. Stiamo cercando di preparare al meglio anche la prossima partita, che non sarà facile".
La testa di tutti è già sulla Svizzera (arbitra il polacco Marciniak): "Abbiamo visto i loro video e cercheremo di fare il possibile per arrivare pronti. A livello di consapevolezza generale sappiamo di poter dare e garantire il massimo della professionalità per arrivare in fondo, che è il nostro obiettivo. Troveremo una nazionale molto tosta, che gioca bene e sa attaccare la profondità, con giocatori rapidi e molto mobili. Il fatto che alcune grandi nazionali abbiano faticato nella prima fase ci fa capire che nessuna partita è facile: sarà fondamentale non sottovalutare nessun avversario".
Per chiunque giocherà in difesa, quindi, il lavoro sarà lo stesso di sempre: "Io cerco di impegnarmi e migliorare giorno dopo giorno, fissandomi degli obiettivi per migliorare le mie lacune. Credo di aver dimostrato i miei punti forti come la fase difensiva, ma anche con Spalletti stiamo lavorando tanto nella fase di possesso, ed è lì che mi sento di dover migliorare ancora. Il mister in ogni allenamento ci trasmette le sue idee di gioco: mi ritrovo molto nel suo calcio e in quello che ci dice, sono tutte cose utilissime che ti permettono di migliorare individualmente oltre che di squadra".
Se al suo rientro in Italia il 'dottor Buongiorno' - laureato in economia aziendale - troverà un nuovo tecnico per il Torino, Paolo Vanoli ("Mi ha mandato un messaggio dicendomi di pensare solo all'Europeo in questo momento, è un ottimo allenatore"), a Berlino ci sarà un suo compagno granata che per 90 (o 120) minuti sarà avversario, Ricardo Rodriguez: "Ci eravamo augurati di vederci in finale, diciamo che ci vedremo un po' prima".
Nuove emozioni, si diceva, che riportano nella mente di Alessandro tutti i sacrifici fatti per arrivare qui: "Per un momento ho pensato al mio percorso, da quando ho iniziato da piccolino nel Toro. Ma mi è venuta in mente anche la mia famiglia, perché mi è sempre vicina e cerca di aiutarmi. Per il resto l'atmosfera qui è fantastica: è la prima volta che vivo emozioni del genere e sono contentissimo anche di rappresentare Torino". Buongiorno, invece, rappresenta uno dei difensori italiani per il presente e per il futuro: "Abbiamo una tradizione di giocatori fortissimi. Noi più giovani cerchiamo di prendere spunto e quando li abbiamo incontrati abbiamo chiesto loro consigli. Ci capita di guardare le loro azioni: stiamo cercando di fare il massimo per essere al loro livello".
Sabato si torna a Berlino: da ieri, poi, l'Italia conosce la sua strada per giocarci nuovamente il 14 luglio, con la coppa in palio. "La parte di tabellone in cui siamo finiti sembra più semplice, ma ogni partita è difficile - risponde Buongiorno -. Cercheremo di fare del nostro meglio e speriamo di riuscirci per noi, per l'Italia, per gli italiani".