Gravina e Buffon a ‘Casa Italia’ per rendere omaggio ai campioni paralimpici: “Arricchiti dalla vostra energia”
Il presidente della FIGC e il capo delegazione della Nazionale hanno fatto visita agli atleti italiani impegnati nei Giochi di Parigi 2024giovedì 5 settembre 2024
L’abbraccio della Nazionale ai campioni paralimpici. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina e il capo delegazione azzurro Gianluigi Buffon hanno raggiunto in serata ‘Casa Italia’, dove hanno incontrato il presidente del CIP Luca Pancalli – donandogli una maglia della Nazionale con la scritta ‘Parigi 24’ firmata da tutti i calciatori - e reso omaggio agli atleti italiani impegnati in questi giorni a Parigi nei Giochi Paralimpici.
"Abbiamo voluto condividere le emozioni di ‘Casa Italia’ qui a Parigi – ha dichiarato il presidente federale Gravina - per arricchirci di quelle che sono delle testimonianze straordinarie legate alla passione degli atleti, che rappresentano delle eccellenze per il nostro Paese, per lo sport. Noi ci arricchiamo di questa energia che riteniamo positiva e speriamo di poterla trasmettere anche ai nostri ragazzi, che domani sera affronteranno una partita importante qui a Parigi".
"Grazie e complimenti – ha aggiunto Gravina intervenendo alla celebrazione delle medaglie conquistate dagli atleti azzurri - perché nell'ambito dello stile di Luca Pancalli e del CIP, questa capacità di saper coniugare il mondo dello sport, della cultura, del sociale, del vissuto, è uno dei concetti più belli che voi come Comitato siete in grado di poterci trasferire. Per questo personalmente vi sono grato e vi deve essere grato tutto il mondo dello sport”.
Gigi Buffon si è soffermato a lungo con gli atleti, scattando foto ricordo e complimentandosi con loro: “Nella mia vita ho sempre cercato di stare con i migliori per migliorarmi e anche stasera sto qui per imparare da voi”. Poi davanti ai giornalisti ha aggiunto: “Il messaggio che lasciano questi ragazzi è che non c'è limite alle possibilità dell'uomo, e con un certo tipo di carattere, determinazione, alcune volte anche sfacciataggine, capisci che gli unici limiti che abbiamo sono quelli che ci mettiamo noi”.