Gli Azzurri raggiungono Tianjin, distrazione muscolare per Marchisio
lunedì 11 agosto 2008
In una inattesa cornice di folla accorsa a salutare gli Azzurri, la Nazionale olimpica ha lasciato intorno a mezzogiorno la sede di Qinhuangdao per raggiungere Tianjin, metropoli sita 90km a sud-est di Pechino, dove mercoledì 13 alle ore 17.00 locali (le 11 in Italia) affronterà il Camerun nella gara che deciderà la classifica definitiva del girone D. La squadra ha sostenuto nel pomeriggio una leggera seduta di recupero a ranghi separati: 45 minuti di scarico per i protagonisti del successo sulla Korea del Sud, mentre il resto del gruppo ha effettuato esercizi atletici e una breve partita a campo ridotto. Assente il solo Marchisio, vittima due giorni fa di un risentimento al polpaccio destro, che in serata ha sostenuto esami diagnostici a Pechino. Il referto segnala segni e sintomi di un trauma distrattivo muscolare di grado lieve al tricipite surale. In accordo con i tecnici, Marchisio resterà in osservazione per le prossime 48 ore utili a verificare l’evoluzione del trauma, certa la sua assenza nell’incontro contro il Camerun. Nonostante la qualificazione ormai acquisita, il Commissario tecnico Pierluigi Casiraghi smorza con decisione gli entusiasmi in vista della sfida contro gli africani. “E’ una partita importantissima per stabilire la supremazia nel girone – attacca il CT – Dispongo di diciotto giocatori di uguale livello, in questa squadra non esistono titolari e riserve, sono certo che chi giocherà sarà all’altezza della situazione sia sul piano tecnico che qualitativo”. Il successo nel girone garantirebbe all’Italia di evitare nei quarti di finale il Brasile, al comando del gruppo C, per affrontare un avversario meno blasonato anche se competitivo come il Belgio. Dopo due vittorie nette, il rischio da scongiurare è quello di un possibile appagamento: “Naturalmente l’obiettivo è vincere, non dobbiamo accontentarci di quanto abbiamo realizzato sinora e giocare l’incontro a viso aperto. Il Camerun è una compagine più organizzata rispetto a Korea e Honduras, dotata di maggiore tecnica e forza fisica, e dispone di individualità di spicco come Song, Mbia, Ghomsi e Bekamenga. Anche se potremmo pensare a un pareggio non dobbiamo cadere in questa trappola. Dobbiamo osare, sempre”.