Gli Azzurri ‘a lezione’ per la rianimazione cardiopolmonare, De Carli: “Sono incontri fondamentali”
Nell’ottica del programma di educazione sanitaria previsto dalla UEFA, a Coverciano alcuni membri dell’Italian Resuscitation Council hanno insegnato le manovre da eseguire. Costabile: “La sensibilizzazione nasce anche dal tragico episodio accaduto a Eriksen a Euro 2020”mercoledì 5 giugno 2024
Gli Azzurri e lo staff medico della Nazionale hanno incontrato questa mattina a Coverciano alcuni membri dell’IRC, l’Italian Resuscitation Council - che a sua volta è sotto il cappello dell’European Resuscitation Council - per una lezione, teorica e pratica, sulla rianimazione cardiopolmonare.
“Sono incontri – hanno sottolineato i medici della Nazionale, Angelo De Carli e Carmine Costabile - che noi riteniamo fondamentali perché, pur avendo fatto già tanti corsi, non si finisce mai di apprendere e consentono anche di allenarsi alla parte pratica. Sono situazioni per cui è importante avere una certa leadership nel coordinamento dell’intervento, ma anche la conoscenza di ciò che debba essere fatto. Fare spesso questi incontri permette a tutti noi, non solo medici ma anche fisioterapisti, calciatori e addetti del settore, di essere a conoscenza delle manovre da compiere per salvare la vita a chi dovessero capitare questi inconvenienti.
La sensibilizzazione nella rianimazione cardiopolmonare da parte della UEFA nasce anche dal drammatico episodio che ha visto protagonista il calciatore danese Eriksen. Sperando ovviamente che episodi del genere non avvengano mai, quello che è accaduto in quel contesto è un modello da seguire, perché oltre al personale specializzato c’è stata la collaborazione di tutti i partecipanti alla scena e per primi dei compagni di squadra.
Questi incontri nascono dal programma di educazione sanitaria previsto dalla UEFA. Proprio per quello che è accaduto, la conoscenza delle manovre per la rianimazione cardiopolmonare viene ritenuta importante alla stessa stregua degli incontri di prevenzione al doping o di gestione delle concussioni, i traumi alla testa”.