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Gli assi del nostro dossier: stadi sostenibili e reale coinvolgimento europeo

lunedì 15 febbraio 2010

Gli assi del nostro dossier: stadi sostenibili e reale coinvolgimento europeo

Il dossier italiano consegnato oggi alla UEFA si compone di 4 volumi; 1.000 pagine per i 19 capitoli, più altre 1300 per i contratti; 250 mappe in formato A3 e 100 in formato A4. Dodici sono le città inserite nel progetto: Bari, Cagliari, Cesena, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Parma, Roma, Torino, Udine, Verona. Città che rappresentano centri importanti per storia, cultura, bacino di utenza, infrastrutture e servizi, e per tradizione calcistica; rappresentative di tutto il territorio italiano, da nord a sud, isole comprese. “La scelta – ha commentato il Presidente federale Giancarlo Abete - premia il lavoro fatto dalle Amministrazioni Comunali che, in questi mesi, hanno predisposto impegni concreti per la presentazione di un dossier rispondente ai requisiti UEFA. Una scelta che, nella competizione che aspetta le città in caso di assegnazione all’Italia di UEFA EURO 2016, vuole offrire la solidità di un progetto credibile e stimolante”.

La candidatura è stata ritenuta dalle forze politiche, sportive e imprenditoriali del Paese una priorità strategica: si tratta infatti di una opportunità per tracciare un rinnovato percorso su più fronti. A cominciare dalla modernizzazione delle infrastrutture sportive, gli stadi, che rappresentano sicuramente il fulcro del dossier. Tre saranno gli impianti di nuova costruzione: Torino, Cagliari, Palermo; importanti ristrutturazioni sono state previste invece negli altri stadi, attraverso nuove coperture, rimozione (o minimizzazione) delle piste d’atletica, implementazione degli spazi dedicati all’accoglienza e alle infrastrutture per VIP con nuovi skybox, riconfigurazione degli spalti per assicurare una perfetta visione, miglioramento del comfort dei servizi igienici e di ristoro, dei posti dei diversamente abili, tutto con una particolare attenzione allo sfruttamento delle risorse, grazie all’ausilio di impianti fotovoltaici, illuminazione a LED, raccolta dell’acqua piovana, raccolta differenziata dei rifiuti e riciclaggio dei materiali da costruzione.

Modernizzazione frutto di investimenti sostenibili con piani che possano sviluppare il livello patrimoniale, gestionale e sportivo dei club italiani, attraverso investimenti di circa 745 milioni di euro garantiti oggi dalle delibere delle rispettive Giunte e dei rispettivi Consigli Comunali, in attesa dell’approvazione definitiva della legge sulla ristrutturazione degli stadi (passata alla Camera dopo l’approvazione in Senato), che permetta il coinvolgimento dei privati, cioè i club.
I progetti degli stadi inseriti nel dossier prevedono, oltre alla sostenibilità finanziaria, una nuova filosofia che pone al centro dell’interesse il principale fruitore, cioè lo spettatore, instaurando un legame intimo fra gli atleti e il pubblico, attraverso la sicurezza, il comfort, l’attenzione alla sostenibilità ambientale. Il dossier sviluppa così anche un nuovo concetto di safety, indicando l’adeguamento delle normative di sicurezza agli standard internazionali, attraverso un percorso che permetta di abbattere da oggi al 2016 le barriere negli stadi, quelle che dividono i settori e quelle tra il pubblico ed il campo.
L’Italia punta poi al coinvolgimento europeo nell’organizzazione dell’evento: a cominciare dal claim “You’ll feel at home”, con il quale si è voluto ribadire che ciascun tifoso si sentirà a casa propria. Per la tradizione dell’accoglienza italiana, certo, ma anche perché è stato indicato un progetto di coinvolgimento di due professionalità di ciascuna federazione europea, fin dalle attività programmatiche di organizzazione dell’evento, creando così un’esperienza condivisa, in particolare con le nuove federazioni. Una base per creare e consolidare un know-how specifico sull’organizzazione degli eventi sportivi, ma anche la volontà di formare una nuova generazione di manager nell’ambito dell’organizzazione, della gestione della sicurezza, dell’assistenza ai tifosi e in tutte le aree dove lo sport necessita di figure specializzate. E per questo, sarà realizzato anche un diretto collegamento con le Università, focalizzando l’attenzione sui partecipanti ai Progetti “Erasmus”.

Per il “sistema Paese” i benefici ricadranno su occupazione, infrastrutture, sistema dei trasporti, accoglienza turistica, attrazione di investimenti esteri, crescita della visibilità e della reputazione internazionale del Paese, crescita della fiducia, dell’orgoglio e del senso di appartenenza dei cittadini. Fattori che determineranno un grande impatto sociale ed economico oltre che riflessi positivi sul livello occupazionale.

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In alto: Foto di gruppo con i rappresentanti dei paesi candidati ad ospitare UEFA EURO 2016 (UEFA)