Giaccherini: “Con Conte i giocatori danno il 110%”. Astori: “Il Ct è un trascinatore”
domenica 7 settembre 2014
Dopo la delusione per aver saltato l’appuntamento con il Mondiale, Emanuele Giaccherini torna ad indossare la maglia azzurra con l’obiettivo di ritagliarsi uno spazio importante in una Nazionale guidata da un tecnico che conosce molto bene: “Ho ritrovato Conte come lo avevo lasciato nella Juventus – racconta in conferenza stampa l’ex centrocampista bianconero, oggi al Sunderland – con la stessa grinta, la stessa voglia di vincere e gli stessi metodi. Forse è un po’ più sereno. Con l’arrivo del mister in azzurro ho pensato come prima cosa che posso avere più chance. Aspettavo la chiamata, ma non ero così sicuro perché venivo anche da un infortunio. E poi negli ultimi tempi, quando io e lui eravamo nella Juve, non avevo grande spazio, d'altronde non è facile giocare in una squadra come quella bianconera quando davanti si hanno giocatori come Vidal, Pogba e Marchisio".
Il successo in amichevole con l’Olanda ha dato un’iniezione di fiducia alla squadra, che ha subito dimostrato di aver recepito le indicazioni del neo Ct: “Conte è molto duro – spiega Giaccherini – pretende molto, ma con lui i giocatori si esaltano e danno il 110%. Non è un caso se ha vinto tanto. Con l’Olanda siamo partiti bene e con lui come Commissario Tecnico ho una bella responsabilità, ma mi piace sentirla. Quella di giovedì è stata la partita in Nazionale che ho sentito di più, anche rispetto al match di Confederations Cup con il Brasile”. Martedì a Oslo sono in palio i primi punti sulla strada che porta all’Europeo: “E’ una squadra tosta, abbiamo visto la partita con l’Inghilterra e l’attaccante King e gli esterni sono le loro armi migliori. Partiamo favoriti, ma non li sottovaluteremo. Punteremo sull’aggressività e sugli inserimenti”.
Dopo essersi tolto più di una soddisfazione con la Juventus, l’anno scorso Giaccherini ha deciso di cercare fortuna all’estero: “Non sono pentito di essere andato in Inghilterra, sono nel campionato più bello al mondo. Nella mia prima stagione non è andata benissimo, ma neanche male. In estate non ho ricevuto chiamate da squadre italiane, ho un contratto fino al 2017 e sono contento lì. D'altronde i giovani da noi non sono valorizzati, il 50% di chi gioca è straniero, ci dovrebbe essere una svolta per tutelare i settori giovanili". In Premier ritroverà anche Mario Balotelli: “E’ un grande campione e potrà tornare utile alla Nazionale, non è detto che la prossima volta non sia qui”.
Se Giaccherini conosceva da tempo Conte, per Davide Astori è stata una bella scoperta: “L’impatto con il mister è stato ottimo – ribadisce in conferenza stampa il difensore della Roma – è sempre trascinante e sappiamo tutti cosa dobbiamo fare. Anche grazie al blocco juventino abbiamo capito subito cosa vuole da noi”. Un anno fa rivali per la conquista dello scudetto, Conte e Rudi Garcia possono essere determinanti per far fare ad Astori il definitivo salto di qualità: “Sono due ottimi allenatori, chiedono molto alla squadra ma danno anche tanto”. Schierato con la Roma come centrale di una difesa a quattro, con l’Olanda ha dimostrato di essere a suo agio anche in una difesa a tre: "I concetti sono simili a quelli che applico alla Roma. Lì c'è De Rossi che si abbassa tra i due centrali, qui abbiamo Bonucci a fare da filtro”.