Germania-Italia, sfida storica. Prandelli: “Una gara carica di fascino”
lunedì 7 febbraio 2011
Prandelli ritrova Buffon e Cassano e presenta tre volti nuovi, quelli di Matri, Thiago Motta e Giovinco. L’Italia invece ritrova la Germania, la squadra battuta in semifinale proprio a Dortmund nel 2006 , penultima sfida prima della conquista del titolo mondiale. I prossimi novanta minuti non saranno determinanti ai fini del risultato, eppure questa gara ha per il cittì Cesare Prandelli un sapore particolare: “E' una sfida sempre affascinante – racconta il Commissario tecnico degli azzurri in conferenza stampa – per tanti motivi, un’amichevole con la Germania la farei una volta all'anno. Ci sono tanti ricordi legati a quelle partite: a Città del Messico ero piccolo e mi svegliarono per guardare la partita; nell’82 avevo tanti amici in campo che furono protagonisti; nel 2006 fu una semifinale
straordinaria. Da quel momento si capì che la squadra di Lippi poteva vincere il Mondiale”.
Con questo spirito Prandelli si avvicina alla partita di mercoledì sera. Ritrova la sua Italia a tre mesi circa dall’ultimo incontro amichevole disputato il 17 novembre a Klagenfurt contro la Romania (1-1), in una gara che precede la ripresa delle qualificazioni europee, in programma allo “Stozice Stadium” di Lubiana il 25 marzo contro la Slovenia. E ritrova una squadra con tre nuovi arrivati: “Non abbiamo convocato Thiago Motta per l'assenza di Pirlo - ha precisato il ct azzurro - l'idea è quella di creare un centrocampo di qualità e tecnica. Motta ha personalità, può giocare da centrale o da interno. Conosce molto bene il suo ruolo e sa adattarsi bene alla fase offensiva. Quello che mi sorprende di questi ragazzi extracomunitari è che, quando ricevono la cittadinanza, la prima cosa che chiedono è di giocare in Nazionale. Non li convochiamo come premio ma solo perchè lo meritano. Giovinco è un centrocampista con caratteristiche particolari, per lui si tratta di un premio alla serietà e alla costanza di rendimento. Nonostante l'altezza, in campo diventa un gigante: è la
dimostrazione che il calcio non ha bisogno di fisicità, ma solo di tecnica e di velocità di esecuzione. Matri può giocare prima o seconda punta, è un giocatore che abbiamo seguito da sempre, ottimo finalizzatore. Cassano? L'ho convocato perchè abbiamo voglia di cominciare a ricreare quello spirito di gruppo che ci siamo prefissi di costruire. E poi c’è il ritorno di Buffon. Non sono felice, di più. E’ un campione del mondo con un entusiasmo straordinario per questa maglia”.
Uno sguardo al campionato. “Chi vincerà? Tra Inter e Milan sarà un duello fino alla fine, ma entreranno in corsa anche Juve, Roma e Napoli”.
Nel pomeriggio gli azzurri hanno svolto il primo allenamento: una seduta di lavoro di circa un’ora, con giri di campo e una partitella a ranghi misti, su campo ridotto, sei contro sei. Da segnalare quattro gol di Chiellini, una doppietta a testa per Cassano, Montolivo e Giuseppe Rossi, un gol per Palombo. Domattina nuova seduta di allenamento per gli azzurri a Coverciano alle 10.30, nel pomeriggio partenza per Dortmund.
Foto Sabbatini