Nazionale Beach Soccer

FIFA Beach Soccer World Cup: Italia ko col Senegal, domani si torna a casa

Gli azzurri sfiorano il successo con gli africani: decisivo il gol del 5-5 siglato da Thioune a 1’ dalla fine. La sconfitta arriva nel supplementare.

mercoledì 7 novembre 2007

FIFA Beach Soccer World Cup: Italia ko col Senegal, domani si torna a casa

Cambia il copione, ma alla fine la scena è la stessa: anche quest’anno l’Italia saluta la Fifa Beach Soccer World Cup al primo turno, incapace di entrare tra le prime 8 del mondo, obiettivo prefissato dal Ct magrini alla vigilia della partenza di questa spedizione. Poco conta che l’Italia sia stata in corsa fino alla fine: si è fatta raggiungere a 1’ dal termine dal Senegal gettando alle ortiche la possibilità di chiudere la questione qualificazione, e poi ha fatto il tifo per il mezzo miracolo del Giappone che era sul 2-1 contro l’Uruguay nell’ultimo match della giornata, chiuso però nei 4’ conclusivi con il sorpasso dei sudamericani, che chiudono così al secondo posto del Girone C dietro il Senegal. L’Italia finisce terza, migliora il piazzamento di un anno fa, salendo dal 15° al 9° posto (assieme alla Russia, stessi punti e stessa diffrenza reti, peggio invece Iran, Usa e Argentina), ma torna a casa dopo i tre match del turno eliminatorio. Addio Rio de Janeiro, il Mondiale va avanti senza l’Italbeach, che domani pomeriggio rientrerà in Italia e potrà seguire il resto della Coppa del Mondo su Raisportsat, che proseguirà a trasmettere in diretta tutti i match decisivi fino a domenica.

Nel dopogara, gli umori degli italiani sono sotto i tacchi. Il primo a parlare è il solito inesauribile Pasquali, autore anche oggi di 2 reti che portano il suo bottino nel Mondiale a quota 6 (più i 4 dello scorso anno) per un totale di 85 reti in 78 presenze con la maglia della Nazionale italiana: “Purtroppo ci è mancato un pizzico di attenzione sui calci d’angolo, abbiamo subìto tre reti da quelle situazioni, compreso il gol che ci ha punito alla fine, più un gol dalla loro area.” Sulla propria prova, anche stavolta da elogiare, Pasquali preferisce non parlare: “A volte va bene, altre volte male, diciamo che oggi sarebbe servito alla squadra fare gol sulla punizione che ho avuto nell’ultimo minuto, ma ho chiuso troppo.” Il suo bilancio del Mondiale è a metà dolceamaro: “Visto che non ci siamo preparati molto tempo insieme nemmeno quest’anno, dobbiamo essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto, non siamo mai stati inferiori a nessuno, avremmo potuto vincere tutte le 3 partite giocate, invece abbiamo perso due volte al supplementare…”

D’accordo anche capitan Gianni Fruzzetti, che come dall’inizio della stagione si è alternato nel doppio ruolo di capitano e allenatore in seconda: “Anche stavolta siamo stati sfortunati, fino a 1’ dalla fine eravamo qualificati, poi un rimbalzo strano ci ha ingannati e abbiamo preso il gol del 5-5. I senegalesi, anche se erano già qualificati, non ci hanno regalato niente, hanno giocato al massimo e noi eravamo stati superiori, poi al supplementare non avevamo più interesse a vincere, per noi era uguale per come stava la classifica.” Fruzzetti, riguardando a questo Mondiale ed a quello dell’anno scorso ritiene che comunque “una evoluzione c’è stata, quest’anno non abbiamo mai perso nei tempi regolamentari, pur con qualche decisione dubbia degli arbitri che ci hapenalizzato molto, anche oggi ha invertito alcune punizioni e da una di queste abbiamo preso gol.”

Per ultimo sfila nella mixed zone il Ct Giancarlo Magrini. Che recrimina per come è andata: “La qualificazione era lì alla nostra portata, poi l’arbitro ha sbagliato alcune decisioni, ha invertito un fallo, poi sul loro gol c’è stata anche un po’ di sfortuna, una palla strana che era tra Leghissa e Galli e per un rimbalzo è finita a loro.” Sul futuro, per ora, Magrini sa che c’è da lavorare: 2Dovremo continuarea svecchiare il gruppo, un po’ già loabbiamo fatto quest’anno, ora dobbiamo trovare altri giovani da inserire. Stiamo crescendo, meritavamo di andare aiquarti, pur facendo molta fatica con questo caldo come si è visto con Uruguay e Senegal che sono più abituati di noi a questo clima.”

 

 

La gara

Italia – Senegal 5-6 dts

Italia: Gigli, Corosiniti, Leghissa, Livon, Feudi, Galli, Pasquali, Tiberi, Palmacci, Fruzzetti, Maiorano, Zanini. All. Magrini.

Senegal: Ndiaye, Koukpaki, Dioum, Diallo, Mbengue, Thiaw, Thioune, Dieye, Dieng, Sow Diop, Mbengue, Sylla. All. Amadou Diop

Arbitri: Moreira e De Carlos (Bra)

Marcatori: nel pt 1’ Palmacci (I), 1’ G. Mbengue (S), 7’ Koukpapi (S), 7’ Pasquali (I), 8’ B. Mbengue (S), 8’ Pasquali (I); nel st 1’ Maiorano (I), 3’ Feudi (I), 7’ G. Mbengue (S); nel tt 11’ Thioune (S); nel ts Koukpapi (S).

Note: ammoniti Palmacci (I) e Koukpapi (S) per proteste, Feudi (I) per simulazione, Dioum (S) per comportamento non regolamentare.

L’Italia alza bandiera bianca solo nel supplementare, anche se, dopo aver subito il pareggio nel finale del terzo tempo, il match era ormai senza più valore per noi: pur vincendo nell’overtime, infatti, avremmo dovuto sperare ugualmente nel successo del Giappone per il confronto diretto perso con l’Uruguay. E pensare che a 1’ dalla fine gli azzurri erano al primo posto nel girone: avanti 5-4 sul Senegal avremmo raggiunto a quota 6 gli africani, con il vantaggio del confronto diretto vinto e con l’Uruguay impossibilitato a raggiungerci.

Il match era iniziato nel migliore dei modi, perché dopo soli 20” Paolo Palmacci aveva azzeccato la mezza girata su corner di Fruzzetti portandoci subito avanti. E’ pur vero che il Senegal, 7” dopo, impattava con un bel colpo di testa in tuffo del più giovane dei due Mebngue, Gomis, e al 7’ andava in vantaggio con Koukpapi che infilava sottoporta ancora da calcio d’angolo (alla fine saranno 3 i gol presi su corner, segno che la difesa azzurra è andata in tilt sui calci da fermo); ma l’Italia sembrava comunque precisa, ordinata e cosciente delle proprie possibilità, tanto che, subìto il 2-1, riportava subito la situazione in parità grazie alla punizione dal limite di Pasquali che di destro infilava l’angolino. Partita vibrante e spettacolare con un’Italia alla pari di un Senegal destinato a fare molta strada in questo Mondiale: all’8’ altro botta e risposta. La retroguardia azzurra triplicava su Koukpapi, che smarcava però l’altro Mbengue, Badiane, a due passi dalla porta, troppo facile il tocco per appoggiare in rete, con Gigli che non poteva nulla. Calcio d’avvio e ancora Pasquali riportava l’Italia sul 3-3: destro da porto d’armi e palla che esplodeva sotto l’incrocio.

Nel secondo tempol’Italia più bella, con il Senegal che sembra mollare un po’ la presa sul match: dopo 30” Maiorano ci riporta finalmente avanti grazie ad una bordata su calcio di punizione, defilato sulla destra, che si insacca dopo un rimbalzo fortunato. Gli azzurri insistono: i più pericolosi sono Feudi e Pasquali che si liberano bene, ma concludono fiaccamente in entrambi i casi. Al 3’ però la spinta italiana ci regala il +2 che sembra spalancarci le porte dei quarti: contropiede perfetto Pasquali, Maiorano, Feudi che dentro l’area sfodera un destro a giro che si infila a fil di palo alla sinistra di Ndiaye uscito incontro al n.5 azzurro. Il Senegal reagisce con veemenza: Zanini si salva due volte sulla stessa azione prima da un tiro di Thiaw che non trattiene, poi sulla ribattuta di testa di Diallo. Al 7’ però il portiere italiano si fa sorprendere da una punizione calciata dalla propria area di Gomis Mbengue che si infila all’incrocio, con Zanini troppo fuori dai pali su un tiro di questa distanza. Ancora gli africani pericolosi nel finale: 3 corner consecutivi battuti in mezzo all’area con l’Italia che resiste nel suo scacchiere difensivo.

Si va all’ultimo tempo con un vantaggiominimo che ci promuove però ai quarti di finale del Mondiale: il Senegal non ci sta e attacca in maniera poderosa, con una forza d’urto che a tratti ciinveste, ma riusciamo a resistere praticamente fino alla sirena. Già al 2’ ci salva il palo su un tiro direttamente da corner di Diallo, poi proviamo a uscire fuori sempre in contropiede, ma sulla bordata di Pasquali al 4’ è bravo Ndiaye, mentre il tiro di Feudi è troppo debole. Nel frattempo il Senegal ha centrato il suo secondo palo, stavolta l’incrocio, su una punizione di Badiane Mbengue. La partita sembra calare di intensità, l’Italia lascia passare il tempo, il cronometro score via fino all’ultimo minuto. Quando l’Italia crolla: a 1’39” dalla fine, sull’ennesimo affondo senegalese, Gigli è bravo e con un colpo di reni devia in angolo una palla destinata nel sacco; dal corner, però, siamo sorpresi un’altra volta, c’è un po’ di incertezza in mezzo all’area e alla fine la palla arriva a Thioune sul secondo palo, da dove di sinistro fa centro. Il 5-5 non ci basta: ultimo giro di lancetteper raddrizzare la situazione, Pasquali ha una punizione da tre quarti campo, sulla destra, ma il suo tiro, stavolta, finisce a lato. E’ l’ultima speranza. Si va al supplementare, ormai inutile per come si è messa la classifica, e dopo due miracoli di Gigli, tocca a Koukpapi mettere la parola fine al match e al cammino dell’Italia in questo Mondiale.