Festa all’Olimpico. Decide un gol di Fernandez, ma Prandelli è soddisfatto
martedì 15 novembre 2011
Partita vera quella tra Italia e Uruguay. Decisa da un gol di Fernandez dopo tre minuti di gioco, l’amichevole – intensa e nervosa - organizzata per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. In una notte di festa, con l’Olimpico tinto di bianco, rosso e verde, resta il rammarico, sul volto degli Azzurri e nelle parole di Prandelli, per un risultato ingiusto, per le occasioni fallite, per una sconfitta che arriva dopo i sette successi utili consecutivi conseguiti dalla Nazionale in casa, che chiude un 2011 peraltro più che positivo. Il Commissario tecnico è comunque soddisfatto della prova della sua squadra: “Risultato ingiusto, abbiamo giocato un’ottima gara contro una grande squadra. L’Italia ha cercato di recuperare lo svantaggio fino all’ultimo, abbiamo anche avuto buone opportunità. Certo, una squadra che ha vinto la Coppa America ha una grande autostima: noi stiamo lavorando per diventare forti come queste nazionali e per crescere più di quanto abbiamo fatto nel girone di qualificazione”.
Non a caso Prandelli, alla vigilia, lo aveva definito “il test più significativo” tra quelli giocati fino ad oggi, anche più della Germania e della Spagna. E così è stato. Insomma, si fa sul serio. Con la nuova maglia Puma al debutto e pronta ad accompagnare gli Azzurri a Euro 2012, gli Azzurri scendono in campo nella formazione annunciata alla vigilia: il capitano Buffon – che stasera ha raggiunto Dino Zoff a quota 112 presenze – in porta, in difesa Maggio e Balzaretti esterni, Chiellini e Ranocchia coppia centrale, a centrocampo De Rossi, Pirlo e Marchisio, in attacco Osvaldo al fianco di Balotelli con Montolivo alle spalle dei due attaccanti.
Inizia subito in avanti l’Italia che, dopo 38 secondi, si propone con un’azione in velocità di Balotelli, neutralizzato in due tempi da Muslera. Ma al 3’ un piatto destro di Fernandez, che raccoglie un cross dalla destra, gela gli Azzurri. Colpita a freddo dal vantaggio dell’Uruguay, l’Italia cerca di alzare la testa e di imporre il proprio gioco, mentre l’Uruguay chiude bene tutti gli spazi rendendo difficile il compito agli uomini di Prandelli.
Sul taccuino al 15’ un gran destro di Balotelli, che impegna Muslera con i pugni; al 20’ opportunità per De Rossi e ancora al 38’ una girata al volo di Balotelli – bersaglio preferito dagli interventi duri degli uruguayani - e la risposta pronta dell’estremo difensore avversario. Rognosa, compatta e bene organizzata, la squadra di Tabarez si limita a pungere in contropiede, creando difficoltà agli Azzurri.
Nella ripresa subito un cambio, anche questo annunciato. L’Italia passa dal 4-4-2 al 4-3-3 con l’inserimento di Pepe a destra (con Osvaldo centrale e Balotelli a sinistra) al posto di Montolivo, come era accaduto anche venerdì scorso in Polonia.
Al 10’ subito in evidenza il nuovo entrato Pepe, ma Muslera risponde con il palmo della mano. L’Italia insiste e si propone con continuità, spinta dal pubblico dell’Olimpico che al 20’ accompagna con un lungo applauso l’uscita del romanista Osvaldo, sostituito da Matri. Ed è proprio di quest’ultimo al 22’ una conclusione, su iniziativa personale, di poco a lato.
Chiuso in difesa l’Uruguay e l’Italia non passa. Al 32’ c’è aria di gol, ma è solo un falso allarme: Muslera devia un tiro di Balzaretti da buona posizione, poi rischia di essere beffato da un autogol di Cavani nel tentativo di rinviare un’iniziativa di Chiellini. Al 36’ secondo cartellino giallo per Alvaro Pereira (intercetta con la mano fuori area un cross Pepe e l’arbitro lo punisce con troppa severità) e l’Uruguay resta in dieci. E Prandelli inserisce Pazzini al posto di Marchisio. Nonostante i cinque minuti di recupero concessi dal signor Gomes Pereira, nonostante l’Italia tutta in avanti alla ricerca del pareggio, resta quel tiro di Fernandez a interrompere un momento magico.
Bambini, musica e tricolore
Numerose sono state le iniziative organizzate dalla Federcalcio e dai suoi sponsor in occasione dell’incontro dell’Olimpico, inserito nelle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Gianni Rivera, Presidente del Settore Giovanile Scolastico, ha premiato i giovani vincitori del concorso “Vivo Azzurro calciando” che ha visto protagonisti, nel weekend scorso allo Stadio dei Marmi, i bambini delle Scuole calcio del Lazio. I riconoscimenti per il miglior elaborato sul tema “Più di un secolo insieme” sono andati ai giovani calciatori del P.D. Montespaccato. Premi anche per la FIGC: il Dott. Giancarlo Bravi, coordinatore dell’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha consegnato al Presidente Giancarlo Abete la medaglia commemorativa dell’evento, quale riconoscimento per il contribuito offerto attraverso le numerose iniziative dedicate. La serata romana è stata arricchita dalla colonna sonora di Radio Italia e dalla performance live del popolare artista Alex Britti, esibitosi anche nel corso dell’intervallo del match. A colorare di bianco rosso e verde la Tribuna Tevere, la magnifica coreografia tricolore organizzata dallo sponsor ufficiale Compass, che ha visto coinvolti oltre 5.000 bambini.