Europeo U17 fem: Sbardella "con la Germania in campo col sorriso"
mercoledì 4 dicembre 2013
“Abbiamo davanti a noi due gare e un obiettivo: la qualificazione al Mondiale. Ce lo giochiamo in 180 minuti e dobbiamo farlo con tutte le armi in nostro possesso”: Enrico Sbardella, condottiero di una nazionale che ha compiuto uno splendido cammino culminato con la qualificazione alla fase finale dell’Europeo per la prima volta nella sua storia, sente crescere l’attesa per la semifinale con la Germania in programma domani.
Due meritate vittorie contro l’Inghilterra (1-0) e contro il Portogallo (2-0) hanno portato la Nazionale Femminile Under 17 di fronte all’obiettivo di una vita, il Campionato del Mondo in Costa Rica che si giocherà a marzo prossimo. Un traguardo che passa in primo luogo per i novanta minuti di domani, ma non solo: l’importante è arrivare tra le prime tre e, in caso di sconfitta, ci saranno i novanta minuti della finale per il terzo e quarto posto. “Ma a questo non dobbiamo pensare – continua il tecnico azzurro – fino ad oggi abbiamo fatto bene e contro la Germania dobbiamo mettere in campo tutto il nostro repertorio. Sarebbe un peccato non giocarsela per colpa dell’agitazione che sta crescendo, come è normale, in queste ore di vigilia. La non abitudine a disputare gare del genere potrebbe essere un’arma a nostro svantaggio, per questo ho chiesto alle ragazze di mantenere la tranquillità e il sorriso. Se poi la Germania dovesse vincere, riceverà i nostri complimenti; ma subito dopo inizieremo a ricaricare le pile per la finale del terzo e quarto posto”.
Sarà lo stadio del Chesterfield ad ospitare la semifinale di domani (ore 18 italiane) e l’incontro sarà trasmesso in diretta su Eurosport. Un’occasione che Sbardella intende prendere al volo: “E’ importante poter aver visibilità – conferma il tecnico - ed è una bella possibilità per tutto il calcio femminile italiano. Le ragazze sono molto felici e avranno uno stimolo in più per fare bene”.
Se l’Italia è reduce, nella terza gara del girone, da una ininfluente sconfitta contro l’Austria, allo stesso modo la Germania, dopo aver vinto le prime due partite, è stata travolta dalla Spagna con un netto 4-0 perdendo la testa della classifica. Per il resto sono due realtà diverse, come sottolinea Sbardella: “Loro hanno un milione di tesserate, noi centomila. Ma non serve vincere 4-0, basta un gol in più del nostro avversario per raggiungere la finale”. Un solo precedente tra Italia e Germania che risale al 25 aprile 2009 in occasione di un triangolare a Tirrenia: 90 minuti terminati con un pareggio (0-0).