Nazionale Beach Soccer

Euroleague, Superfinal: l'Italia batte la Spagna e vola in finale

Gara intensa e sofferta contro gli uomini di Alonso. Ci vuole il cuore di tutti ed il match-point di Palmacci per regalare agli azzurri la seconda finale europea della sua storia.

venerdì 27 agosto 2010

Euroleague, Superfinal: l'Italia batte la Spagna e vola in finale

L'Italbeach torna prepotentemente nella storia e lo fa con lo stile passionale tipico del Bel Paese. Una bella storia fatta di amicizia e di cuore capace di far spalancare nuovamente le porte della finalissima europea, un appuntamento che manca dal 2005. In quell'anno, sulla sabbia di Marsiglia, il team azzurro conquistò il titolo continentale. Un sogno sfiorato nel 2009 con il terzo posto, ma che in sostanza manca da cinque anni nelle esperienze della Nazionale italiana di beach soccer. Contro la Spagna la missione non è stata per niente facile. Complice la stanchezza accumulata dal match precedente contro la Svizzera, gli azzurri hanno faticato a trovare la manovra compatta e fluida sfoderata nella gara d'esordio. La sfida è tirata ed intensa. Gli spagnoli si sono affidati principalmente alle magie di Amarelle ed all'impeto dei gemelli Torres, tutti ben conosciuti del campionato italiano di beach soccer. Ma alla fine prevale la linea voluta fortemente da Massimiliano Esposito: fare quadrato! In questo modo, nel momento in cui le speranze di accesso alla finale sembravano assottigliarsi fino a scomparire, l'Italia è tornata a galla grazie alla prontezza ed allo spirito di sacrificio dei suoi uomini, nessuno escluso. "Si è verificato ciò che mi attendevo - ha ammesso Esposito, facendo trapelare nella consueta calma una composta ma immensa soddisfazione - la squadra era più stanca giocando due gare di seguito. Io ho cercato di effettuare più cambi possibile, dosando al massimo le energie. Ma ancora una volta ci è servita la capacità di serrare le fila e fare gruppo. Alla fine è emersa l'esperienza che ci ha permesso di gestire al meglio la fase più delicata del match". Esperienza che ha trovato la sua celebrazione nelle giocate di quei beachers che hanno scritto già pagine importanti del calcio da spiaggia azzurro. "Il gruppo si era un po' smarrito negli ultimi tempi, siamo stati bravi a recuperare l'entusiasmo per vincere partite come queste - ha ammesso Simone Feudi, decisivo in copertura come nel servire preziosi assist ai compagni - siamo tornati consapevoli delle nostre forze. Per vincere la finale ci vuole un'impresa. Per adesso è meglio non volare troppo in alto". Ma se la vetta d'Europa è ora almeno visibile lo si deve anche ai colpi del bomber di Terracina, Paolo Palmacci. "Sono felice per aver messo a segno il gol decisivo ma mi piace sottolineare che è stata la squadra a vincere - il commento di Pablito-gol, match-winner della sfida - senza il rilancio di Rasulo, il tocco di Corosiniti ed il passaggio di Leghissa il punto non l'avrei fatto, i fatti stanno dicono questo. Adesso godiamoci questa vittoria. Sono cinque anni che non giochiamo una finale europea, che per me è la prima. E' stato il carattere che ci ha permesso di raggiungere meritatamente questo traguardo". Prima finale europea anche per Corosiniti, l'elemento che forse ha avuto il merito di suonare la sveglia alla squadra nei momenti di maggior affanno. Altri due gol nel suo score personale e tanta contentezza. "Per me il quarto europeo a cui prendo parte ma è la prima finale - ha affermato Francesco Corosiniti, una doppietta pesante nella sfida contro la Spagna - si può immagine la mia soddisfazione. Eravamo stanchi rispetto alla gara contro la Svizzera, ma alla fine abbiamo retto bene anche il terzo tempo trovando la concentrazione necessaria per condurre in porto questo storico traguardo. Ma è stato bravo il mister a farci mantenere i nervi saldi". Straripante invece l'emozione di Alberto Mambelli che ha seguito con la consueta effervescenza l'impresa della squadra. "Questo è un risultato che premia l'impegno della Lega Nazionale Dilettanti nella crescita del beach soccer - ha affermato il capo delegazione azzurro  e vicario LND - ho sempre creduto al raggiungimento di questo obiettivo. La finale è una gara secca dove può accadere di tutto. Faccio i complimenti ad Esposito per il lavoro svolto fin qui. Abbiamo ricevuto apprezzamenti da parte di tutti qui in Portogallo per la qualità del gioco espresso dai nostri ragazzi". Complimenti giunti ad Esposito ed agli azzurri anche dal presidente federale Giancarlo Abete, in stretto contatto con il numero uno LND Tavecchio che sta seguendo a Lisbona il cammino dell'Italbeach. Archiviata con soddisfazione la fase a gironi a punteggio pieno (il round robin, per dirla alla maniera della BSWW) l'Italia si godrà una giornata di pausa prima della finalissima di domenica. Alla comitiva azzurra, dopo la consueta seduta di allenamento mattutina, verrà concesso un periodo di svago con la possibilità di visitare Lisbona ed i suoi dintorni. In serata tutti allo stadio per seguire Benfica-Vitoria Setubal, un gustoso antipasto sportivo in attesa, si spera, di assaggiare un piatto veramente sostanzioso. Condito al pomodoro e basilico, magari? Chissà. Intanto così è già una bella favola.

 

LA GARA

L'Italia parte con il piglio giusto. Apre le danze capitan Leghissa: il "vichingo" incorna di testa su preciso corner di Feudi. La Spagna si fa manovriera ma gli azzurri fanno buona guardia. In azione di rimessa Carotenuto conquista un free shot per un controllo di mano di Kuman. Il tiro del bomber di Roma è teso e potente, ma alto sulla traversa. La Spagna cresce d'intensità, cercando ripetutamente la conclusione. Il pareggio arriva all'8' con una fucilata di Javi T. Il numero 9 iberico, insieme a Pajon, è il più attivo e pericoloso. Al 10' Rasulo si fa trovare pronto sull'ennesima bordata dell'attaccante di Colosseum. L'Italia soffre la pressione degli uomini di Alonso e fatica a trovare la compattezza dei primi minuti di gioco. Nel secondo tempo la musica non cambia. L'Italbeach si muove confusamente, affidandosi per gli attacchi alle invenzioni dei singoli piuttosto che al gioco di squadra. Ma anche questa tatita, certamente non voluta da mister Esposito, porta i suoi frutti. Al 5' Corosiniti esce di forza dall'area azzurra per poi scagliare un gran destro che vola alle spalle di Xan. Un minuto dopo Del Mestre si distende sulla conclusione bassa e tesa di Pajon. Poco dopo Palmacci serve Leghissa che, pur svettando di testa, non è fortunato nel contatto con il pallone. La sorte invece sorride a Cristian T. che riesce a ribadire in rete una palla ballonzolante dalle parti di Del Mestre. La Spagna prosegue nelle sue incursioni contando sull'estro di Amarelle e sulla naturale potenza dei gemelli Torres. Gli azzurri appaiono privi della necessaria lucidità per realizzare il contrattacco. In chiusura di tempo un sinistro a girare di Amarelle fa correre un brivido sulla schiena di Del Mestre, in ogni caso proiettato correttamente sulla traiettoria del pallone. La sfida si decide nel terzo tempo. In avvio di frazione Amarelle cerca il colpo di prestigio, ma Feudi respinge l'assalto sulla linea. E' lo stesso Feudi ad offrire a Carotenuto la sponda per il nuovo vantaggio azzurro. Il numero 10 'tricolore' resiste, insiste e realizza con un sinistro che non lascia scampo a Roberto. Due minuti dopo Pablito Palmacci allunga il passo per la truppa di Esposito bucando Roberto con un siluro dalla trequarti. Le fatiche del matador di Terracina vengono in parte vanificate dal gol di Juanma, un insidioso pallonetto dalla fascia sinistra, che beffa Rasulo. Al 9' è il portiere azzurro ad aprire per Carotenuto che con intelligenza, ma con un pizzico di sfortuna, tenta la girata al volo, terminata di poco a lato. Gli azzurri, nel momento cruciale del match, hanno un momento di statiticità. Amarelle ne approfitta e non perdona con una parabola impossibile da immaginare. Il cuore azzurro batte ancora ed ha il volto di Corosiniti. La Spagna non molla la presa e acciuffa il pari con Cristian T. al termine di un azione non senza ombre per la difesa azzurra. Ad un minuto dal triplice fischio l'Italbeach va in paradiso: tiro-cross di Leghissa, respinta di Roberto, e tap-in vincente di Palmacci che regala

 

SPAGNA - ITALIA 5-6 (1-1, 1-1, 3-4)

Spagna: 1 Roberto Valeiro, 5 Juanma, 6 Nico, 7 Kuman, 10 Amarelle, 2 Miguel Beiro, 4 Cristian T., 9 Javi T., 11 Pajón, 13 Xan; All. Alonso

Italia: Rasulo, Leghissa, Corosiniti, Feudi, Carotenuto, Palmacci, Platania, Di Maio, Gori, Del Mestre; All. Esposito

Arbitri: Akcer (Tur) e Frazao (Por)

Marcatori: nel pt 2' Leghissa (I), 8' Javi T.; nel st 5' Corosiniti (I), 9' Cristian T. (S) ; nel tt 2' Carotenuto (I), 4' Palmacci (I), 4' Juanma (S), 9' Amarelle (S), 10' Corosiniti (I), 11' Cristian T. (S), 12' Palmacci (I)

 

Euro Beach Soccer League - Superfinal 2010

Giovedì 26

Gruppo A: Russia - Romania 6-4

Gruppo B: Svizzera - Italia 6-8

Venerdì 27

Gruppo A: Portogallo - Romania 6-1

Gruppo B: Spagna - Italia 5-6

Sabato 28

Gruppo A: Russia - Portogallo (h 16:45)

Gruppo B: Svizzera - Spagna (h 18:00)

 

Classifica Gruppo A: Russia, Portogallo 3 pt, Romania 0

Classifica Gruppo B: Italia 6 pt, Svizzera, Spagna 0

 

Domenica 29

Finale 1°-2° posto

Finale 3°-4° posto

Finale 5°-6° posto

 

ALBO D'ORO - 2009 (Russia), 2008 (Portogallo), 2007 (Portogallo), 2006 (Spagna), 2005 (Italia), 2004 (Francia), 2003 (Spagna), 2002 (Portogallo), 2001 (Spagna), 2000 (Spagna), 1999 (Spagna), 1998 (Germania)

 

Euro Beach Soccer League - Promotion Final 2010

Giovedì 26

Gruppo A: Francia - Inghilterra 10-4

Gruppo B: Israele - Turchia 5-6 d.t.r.

Venerdì 27

Gruppo A: Azerbaijan - Turchia 4-5

Gruppo B: Ungheria - Inghilterra 5-3

Sabato 28

Gruppo A: Israele - Azerbaijan (h 14:15)

Gruppo B: Francia - Ungheria (h 15:30)

 

Classifica Gruppo A: Francia, Ungheria 3 pt, Inghilterra 0

Classifica Gruppo B: Turchia* 5 pt, Israele, Azerbaijan 0

 

* Turchia qualificata per la finalissima

 

Domenica 29

Finale 1°-2° posto

Finale 3°-4° posto

Finale 5°-6° posto