Euro 2012. Generosità, coraggio, tante occasioni, all’Italia manca solo il gol
venerdì 8 ottobre 2010
L’Italia attacca, l’Irlanda si difende. A Belfast finisce 0-0 una partita dominata dagli Azzurri, che creano molto senza trovare, come dirà Prandelli al fischio finale, la “giusta cattiveria per fare gol”. Non sono mancati però generosità e coraggio, gli ingredienti tanto cari al cittì. Un punto che muove la classifica nel gruppo C delle qualificazioni europee; ma una vittoria avrebbe consentito all’Italia di prendere il largo, considerata la sconfitta della Serbia contro l’Estonia (1-3). Sette punti per gli Azzurri, 6 per l’Estonia, a quota 4 Serbia, Irlanda del Nord e Slovenia, 0 punti per le Far Oer. E martedì a Genova c’è proprio la Serbia.
Come annunciato alla vigilia, Prandelli promuove l’uomo del campionato, il laziale Mauri, esterno di sinistra a centrocampo a fianco dei veterani De Rossi e Pirlo, e lancia Borriello al centro dell’attacco con Cassano e Pepe laterali. Per il resto in porta c’è Viviano, che ha vinto il ballottaggio con Sirigu, e in difesa la coppia centrale Bonucci-Chiellini, con Cassani a destra e Criscito a sinistra. Con due successi sulle spalle, quelli conquistati il mese scorso contro l’Estonia (2-1) e le Isole Far Oer (5-0) e la testa del girone, l’Italia riprende così il cammino nelle qualificazioni europee puntando dritta all’obiettivo.
Prima il risultato, poi il gioco è quello che chiede Prandelli alla vigilia e gli Azzurri rispettano le indicazioni con una partenza pimpante che dopo 3’ minuti mette in difficoltà l’Irlanda. E’ Pepe, lanciato sulla fascia, ad impegnare il portiere Taylor. Al 13’ invece è un potente sinistro di Criscito in area a creare problemi all’Irlanda, ma Pepe è in ritardo sulla deviazione.
Al 30’ l’unica occasione dei padroni di casa con un colpo di testa di Healy, che finisce fuori di un soffio. Repentino cambio di fronte e Borriello sciupa un’occasionissima a tu per tu con il portiere, ma il suo sinistro è troppo centrale e Taylor non ha difficoltà a respingere. Riprende Cassano che lascia partire un tiro a giro sul secondo palo, ma la traiettoria viene deviata probabilmente dal braccio di un difensore. Inutili le proteste degli azzurri.
L’Italia c’è, è brava nella gestione del gioco, è presente, è lucida, tiene stretti i reparti come ha chiesto Prandelli. Manca solo il gol.
Nella ripresa insistono gli Azzurri alla ricerca di tre punti importanti in casa di una squadra che, davanti al proprio pubblico, non ha mai fatto sconti, ma che stasera non combina nulla che valga la pena di raccontare. E’ ancora l’Italia sugli scudi con un tiro di Pirlo, che finisce alto, e al 26’ con un’azione avviata da Cassano per Pepe che, anzichè piazzare il pallone, lo sciupa rimettendolo al centro con un cross improbabile. Due minuti dopo Taylor mette una pezza, allungandosi con la mano, su un colpo di testa di Cassano.
Poi tre sostituzioni in successione: Al 29’ Pazzini per Borriello, al 34’ Marchisio per Mauri e al 39’ Giuseppe Rossi per Pepe. Con l’Italia che continua a creare, ma senza trovare il gol.