E’ la notte dell’Italia: battuta la Spagna campione del Mondo e d’Europa
mercoledì 10 agosto 2011
Il campo dice Italia. E’ finito 2-1 per gli Azzurri il confronto – che tanto incuriosiva Prandelli – con la Spagna campione del Mondo e d’Europa, la scuola calcistica che va per la maggiore, che ha vinto tutto negli ultimi anni, che ha insegnato e fatto divertire. Una vittoria che l’Italia ha meritato, spinta dall’entusiasmo del pubblico di Bari e dalle motivazioni dei singoli, primo fra tutti Antonio Cassano al ritorno tra la sua gente, ma anche dagli insegnamenti di Prandelli che in un anno ha cambiato immagine a questa Nazionale. Bella nel primo tempo l’Italia, un po’ meno nella ripresa; passata in vantaggio dopo appena 11’ con Montolivo, raggiunta al 36’ da un rigore realizzato da Xabi Alonso e poi brava a firmare il 2-1 a sette minuti dal termine con Aquilani. E’ sempre un’amichevole, e per di più di ferragosto, ma gli Azzurri si sono tolti una grande soddisfazione seguendo alla lettera le indicazioni del cittì, che proprio in questi giorni festeggia il suo primo anno sulla panchina azzurra.
Prandelli aveva lasciato l’Italia due mesi fa all’indomani della sconfitta con l’Irlanda di Trapattoni e la ritrova stasera, nella notte di San Lorenzo, con nuovi stimoli. Il commissario tecnico consegna la fascia di capitano a Cassano e manda in campo l’Italia con Buffon in porta, in difesa sulle fasce Maggio a destra e Criscito a sinistra, Ranocchia e Chiellini coppia centrale, a centrocampo De Rossi, Pirlo e Thiago Motta, in attacco due giocatori piccoli ma rapidi come Cassano e Giuseppe Rossi con Montolivo alle spalle. Un centrocampo di piedi buoni contro un centrocampo di fini palleggiatori.
Subito un’Italia intraprendente e pimpante, aggressiva quanto basta per stordire la Spagna. Al 4’ Azzurri in contropiede e palo colpito di sinistro da Criscito. Sette minuti dopo, all’11’, la Nazionale passa in vantaggio con un tocco morbido di Montolivo – su suggerimento di Criscito – che sfrutta un errore dell’esterno destro Iraola. E ancora Italia in evidenza al 30’ con un tiro di Giuseppe Rossi, respinto da Casillas.
Sono gli Azzurri, fin qui, a dettare i tempi e a fare la partita. Ma al 36’ una trattenuta reciproca tra Chiellini e Llorente inverte la rotta: l’arbitro – il tedesco Brych – vede solo il fallo dell’azzurro e fischia il rigore che Xabi Alonso trasforma di destro. Ristabilita la parità, la Spagna tira fuori unghie e gioco, senza però riuscire ad essere risolutiva negli ultimi sedici metri. Il primo tempo finisce con un diagonale ad incrociare di Cassano che Casillas respinge di piede e con un colpo di testa ancora del barese che supera la traversa.
Nella ripresa spazio alle sostituzioni: subito Marchisio al posto di Motta, poi Balotelli per Cassano, Pazzini per Rossi, Aquilani per De Rossi, Nocerino per Montolivo e Bonucci per Ranocchia. Cala l’Italia di fronte al possesso palla della Spagna, pericolosa al 33’ con Silva sul quale è bravo Buffon. Ma proprio nel momento di maggiore difficoltà, gli Azzurri alzano la testa, approfittano di un pallone perso a metà campo dagli avversari e vanno alla conclusione con Aquilani: decisiva la deviazione che spiazza l’estremo difensore spagnolo. L’ultimo brivido lo creano i campioni del mondo con un pallonetto di Silva al 46’, troppo alto.
Foto: Sabattini