Due ko nelle amichevoli a Locarno e Zurigo. Agostini: "Continuiamo a lavorare"
Il prossimo week-end a Gaeta il bis con gli elvetici in vista dell'esordio in Euroleague a Tignes.sabato 25 giugno 2005
Gioie e dolori per la Nazionale italiana di beach soccer impegnata in un doppio test match con la Svizzera in terra elvetica: due sconfitte pur giocando bene, soprattutto nella seconda uscita. Le amichevoli, che verranno bissate in Italia il prossimo week-end a Gaeta dove Agostini & Co. voleranno in ritiro dal 30 giugno per 7 giorni, sono servite principalmente ad impostare un lavoro minuzioso in preparazione dell’esordio (a Tignes in Francia l’8 luglio) nella lega europea. Gli azzurri sono stati accolti da un vero e proprio bagno di folla entusiasta che ha gremito Piazza Grande il 23 a Locarno e la stazione centrale di Zurigo il 24. Queste due location inusuali hanno reso ancor più affascinante il confronto con uno dei team emergenti nel panorama internazionale del calcio sulla spiaggia. ”Sono amareggiato per i risultati, ma ho evidenziato grandi miglioramenti in queste due gare. Quella che abbiamo intrapreso è sicuramente la strada giusta per far bella figura nelle prossime uscite, continuiamo a lavorare” ha così commentato il Condor Agostini al termine dell’incontro di Zurigo.
SVIZZERA 8
ITALIA 6
Svizzera: Nico, Ziegler, Davor, Mo, Meier, Schirinzi, Stankovic, Zieg, Leu.
Italia: Rasulo, Scalabrelli, Galli, Agosto, Forte, Leghissa, Gentile, Tresoldi, Fruzzetti, Carotenuto. Player-manager: Agostini.
Marcatori: 7 Schirinzi e 1 Leu (S), 2 Carotenuto, 1 Leghissa, Galli, Agostini e Tresoldi.
Cornice spettacolare, tifosi svizzeri entusiasti del beach soccer e tanta solidarietà nella prima delle due gare in programma con la Svizzera: tutti i giocatori hanno indossato i braccialetti colorati della Fondazione Paoletti a favore del progetto “scuole nel mondo”. I padroni di casa hanno avuto un inizio bruciante, sono stati trascinati dal loro leader Angelo Schirinzi che, nell’8-6 conclusivo, ha messo a segno ben sette reti. La sua perla è stata una rovesciata in acrobazia, che gli amanti del calcio amano chiamare “bicicletta”, impossibile da intercettare per il portiere Rasulo. L’estremo difensore era al rientro in azzurro, così come il difensore Leghissa, vera rivelazione con il suo Marano Lagunare nello scorso campionato di Serie A, al gol a Locarno con una conclusione potente dalla distanza. Per l’Italia, da segnalare un’ottima prova della punta Carotenuto che ha siglato una doppietta ed ha creato almeno una decina di azioni pericolose. Sulla sua strada ha trovato un giovanissimo Nico che ha salvato la propria squadra volando da una parte all’altra dello specchio della porta. La Svizzera è sempre stata avanti nel punteggio, capitalizzando quasi tutte le opportunità che Leu e Mo hanno offerto al loro goleador. L’altra rete elvetica porta infatti la firma di Leu che ha pescato il jolly a metà prima frazione, trovando l’angolino alto con un tiro dai venti metri. Gli azzurri non hanno certo demeritato ma sono mancati, complice un tiro da fermo fischiato tra mille contestazioni, nel momento (ad inizio terzo tempo) in cui hanno raggiunto il pareggio. Inutile l’ingresso in campo e la marcatura del “Condor” a cinque minuti dalla fine. Il pubblico, presente numerosissimo, ha apprezzato lo spettacolo ed ha dedicato ai venti gladiatori sulla sabbia una standing ovation al termine del match.
SVIZZERA 9
ITALIA 8
Svizzera: Nico, Ziegler, Davor, Mo, Meier, Schirinzi, Stankovic, Zieg, Leu.
Italia: Rasulo, Scalabrelli, Galli, Agosto, Forte, Leghissa, Gentile, Tresoldi, Fruzzetti, Carotenuto. Player-manager: Agostini.
Marcatori: 3 Mo e Leu, 1 Stankovic, Schirinzi e Meier (S), 2 Leghissa, Fruzzetti e Carotenuto, 1 Forte e Tresoldi (I).
Cambia lo scenario, stavolta all’interno dell’affollatissima stazione centrale di Zurigo, ma lo spettacolo è lo stesso, è sempre Svizzera-Italia. Rispetto alla gara del giorno prima, il Ct Agostini si schiera in campo dal primo minuto, mentre gli svizzeri confermano il quintetto che ha ben impressionato a Locarno. Subito sotto l’Italia, nemmeno è passato minuto sul cronometro che Stankovic scodella di sinistro la palla buona per il vantaggio. Le cose si rimettono a posto per gli azzurri al 2’ quando Nico frana su Forte lanciato a rete. E’ lo stesso giocatore calabrese che s’incarica della battuta, firmando il pareggio. Splendida la realizzazione di Fruzzetti che vale il sorpasso italiano: il capitano apre a destra per Forte, il numero sette la offre dalla parte opposta ad Agostini che fa da sponda per l’accorrente Fruzzetti, il cui destro non lascia scampo all’estremo difensore elvetico. Scalabrelli, superbo nel deviare poco prima una conclusione di Schirinzi, è costretto a capitolare sulla deviazione di Galli che devia il tiro di Leu. Ma è un fuoco di paglia infatti Carotenuto riporta sopra l’Italia grazie ad una deviazione su rinvio lungo. La seconda frazione si apre con una rovesciata del solito Leu, ben coordinato nel colpire direttamente su rimessa laterale. Unbreak importante all’incontro lo impone Michele Leghissa, un difensore, grazie a due calci potenti che bucano le mani a Nico. La doppietta di Mo e le acrobazie del funambolo Schirinzi sembrano chiudere indietro l’Italia che si affida alla reazione rabbiosa di un Carotenuto in grande forma ed alla bandiera Fruzzetti per chiudere avanti anche la ripresa. Il terzo tempo registra le reti di uno stoico Meier (in campo nonostante un infortunio) e di Tresoldi, prima della zampata vincente di Leu e del fantastico gol di Schirinzi. La punta svizzera ha così sigillato una due-giorni entusiasmante per i padroni di casa.