Dopo Kiev. Prandelli: “L’Italia è una squadra viva anche senza fuoriclasse”
mercoledì 30 marzo 2011
Gioco, risultati, ottimismo. Cesare Prandelli ha trovato il modo di curare il momento difficile del calcio italiano, e senza campioni. “Sì, il clima è più sereno – dichiara il commissario tecnico il giorno dopo la vittoria di Kiev contro l’Ucraina - è sparito il pessimismo del dopo Mondiale. Le critiche ci hanno fatto mettere qualcosa in più, la mia soddisfazione è vedere un gruppo di ragazzi che fa squadra, un'idea di gioco, un'impronta. Ci davano per morti, e invece siamo vivi. Possiamo essere una squadra importante anche senza il grandissimo fuoriclasse. Anche se noi i nostri fuoriclasse li
abbiamo e il primo è Buffon”.
Per quanto riguarda Cassano, il tecnico ha la riposta pronta: “Antonio sa prendersi le responsabilità sulle spalle ma, se fosse supportato da
una condizione brillante, sarebbe incisivo. Tutti i calciatori sperano di giocare con continuità nel loro club, e io spero per le prossime convocazioni di avere giocatori con tante partite nelle gambe”.