Diciassettesima partita per Donadoni sulla panchina azzurra e sesta vittoria consecutiva. L’onda lunga della Nazionale ha la faccia sorridente del Commissario tecnico, disteso e soddisfatto nella notte di Zurigo che segna un passo importante verso Euro 2008: “Se la risposta della squadra agli impegni che ci attendono è questa – sottolinea Donadoni – siamo proprio sulla strada giusta. In genere sono un tipo esigente, ma devo ammettere che è stato un bell’inizio, bella la partita, bella la prova dell’Italia, bella la risposta dei tifosi. I ragazzi hanno dimostrato di essere grandi”. E soprattutto di essere veri professionisti, perché hanno affrontato l’amichevole con il Portogallo come se in palio ci fossero tre punti per la classifica. “Ho sempre cercato di trasmettere alla squadra – continua il tecnico – un messaggio: che le amichevoli sono importanti come le altre partite, evidentemente hanno appreso la lezione. E sono contento”. Quagliarella ha battuto tutti i record, riuscendo a segnare un gol ad appena quaranta secondi dal suo ingresso in campo: “Sì, sono stato bravo – ammette il giocatore – ma anche fortunato. Quando scendo in campo con questa maglia ho sempre in mente che rappresento l’Italia e l’Italia non può fare brutte figure”. Lo ascolta Cannavaro, il capitano, l’uomo che ha alzato la Coppa del Mondo; e, a proposito di Coppa, l’azzurro richiama l’attenzione su Donadoni: “La squadra è cresciuta – dichiara – ma va dato atto a Donadoni di aver saputo dare continuità agli stimoli che, dopo aver vinto il Mondiale, potevano venire meno. Invece siamo un gruppo sempre più unito e più desideroso di vincere”.