Donadoni ringrazia tutti: "bravissimi, questo è il nostro spirito"
lunedì 16 giugno 2008
“E' una vigilia collegata a motivazioni forti. Dobbiamo vincere con la Francia e poi capire quale sarà il risultato di Olanda-Romania”: il presidente della Figc Giancarlo Abete non ha dubbi, l’imperativo dell’Italia è battere innanzitutto la Francia. E’ quanto ha dichiarato in queste ore di vigilia, intervenendo in diretta da Zurigo alla trasmissione radiofonica “La politica nel pallone” di Gr Rai Parlamento.
“I giocatori - ha continuato Abete - sono i primi a rendersi conto che battere la Francia darebbe un significato diverso a quello che sarebbe se ciò non avvenisse. Dobbiamo stare attenti a non commettere l'errore di pensare troppo all'Olanda, anche se purtroppo questa volta non dipende solo da noi”.
Il presidente federale ha colto l’occasione per ribadire l'intenzione di valutare con la Uefa, a torneo finito, la validità della formula a girone, considerato che al momento “sei squadre su sedici hanno il destino già segnato”. “Capisco che la sconfitta del Portogallo con la Svizzera possa preoccupare qualcuno - ha sottolineato Abete - l'orgoglio, il senso sportivo e l'impegno sono però patrimonio personale di ciascun tecnico. Ci può essere un discorso di motivazione, ma ricordo anche che la Uefa premia con un milione di euro la vittoria in ogni partita, il pari vale 500 mila euro, la sconfitta zero”.
Del futuro di Donadoni, invece, il presidente non vuole sentire parlare: “E' un pensiero che corre sui giornali, ma non all’interno della dirigenza e soprattutto della squadra. Noi siamo ancora in corsa per l’Europeo e a questo pensiamo”.