Donadoni: “Nessuno deve sentirsi escluso, porte aperte per tutti”
lunedì 4 febbraio 2008
Il momento magico di del Piero, il gol di Cassano, gli arbitri: sono questi alcuni degli argomenti che tengono banco alla conferenza stampa di Donadoni, nel primo giorno di ritiro degli Azzurri in vista della gara amichevole contro il Portogallo. Il Commissario tecnico risponde alle domande dei giornalisti: “Non sono sette gol – dice Donadoni riferendosi a Del Piero - a rendere indispensabile un giocatore. Del Piero sa benissimo quale è la situazione, è intelligente e ricorda cosa ci diciamo spesso. Mancano quattro mesi agli Europei e nessuno si deve sentire escluso”. Da Del Piero a Cassano: secondo Donadoni, il giocatore della Samp deve dare continuità alle prestazioni e limare gli spigoli di un carattere ancora troppo esuberante: “Ho la presunzione di dire che Cassano è il giocatore che conosco meglio - ha spiegato il ct azzurro, commentando la sua scelta di non chiamare l'attaccante della Samp - ha bisogno di stimoli e questi stimoli non sono solo le convocazioni in Nazionale. Deve cercare di limare il più possibile i lati del suo carattere, ma soprattutto deve dare continuità alle sue prestazioni. Domenica ad esempio è stato un po' troppo esuberante. Una convocazione per l’Europeo? Può starci, e non solo per lui”. Il Commissario tecnico, poi, difende gli arbitri e dice basta alle polemiche. “Non so come si possa fare a non rimanere nauseati da tutte queste storie. Basta - ha sottolineato Donadoni - vedo tanta ipocrisia. Gli allenatori spesso parlano dell'arbitro per distogliere l'attenzione dai propri errori. I giocatori non aiutano, la stampa giudica e basta. Di arbitri stranieri si parlava nel '50, mi fa arrabbiare sentire ancora la parola compensazione o sudditanza psicologica. Gli arbitri sbagliano come sbagliamo noi, punto e basta”. “Essere qui è un sogno che si avvera”: a parlare è Marco Borriello, attaccante del Genoa, alla sua prima convocazione in azzurro. “E’ uno dei giorni più belli della mia vita- continua- e a questo punto spero che mercoledì ci sia un po' di spazio anche per me. Anche per soli cinque minuti. La caviglia? Ho un po' di dolore, ma anche tanta adrenalina positiva. Ora sono arrivato in Nazionale, ma all'inizio dell'anno ero con l'acqua alla gola. Genova era la mia ultima possibilità, ho lavorato duro e, grazie agli insegnamenti di Gasperini, ma anche grazie al rendimento della squadra, adesso mi trovo qui. Ho fatto dodici gol, in teoria dovrei farne degli altri, spero di continuare così”.
“Essere qui è un sogno che si avvera”: a parlare è Marco Borriello, attaccante del Genoa, alla sua prima convocazione in azzurro. “E’ uno dei giorni più belli della mia vita- continua- e a questo punto spero che mercoledì ci sia un po' di spazio anche per me. Anche per soli cinque minuti. La caviglia? Ho un po' di dolore, ma anche tanta adrenalina positiva. Ora sono arrivato in Nazionale, ma all'inizio dell'anno ero con l'acqua alla gola. Genova era la mia ultima possibilità, ho lavorato duro e, grazie agli insegnamenti di Gasperini, ma anche grazie al rendimento della squadra, adesso mi trovo qui. Ho fatto dodici gol, in teoria dovrei farne degli altri, spero di continuare così”.