DONADONI CHIEDE MAGGIORE RISPETTO E GLI AZZURRI LO DIFENDONO
lunedì 26 marzo 2007
Alla vigilia della partenza per Bari, dove mercoledì sera la Nazionale tornerà in campo a quattro mesi di distanza dall'ultimo test per affrontare la partita di qualificazione a Euro 2008 contro la Scozia, Donadoni chiede rispetto per sè e per la squadra. Dopo una settimana di polemiche attorno agli Azzurri, legate al futuro della panchina, il Commissario tecnico si è lamentato per il clima attorno alla squadra: "Se i risultati non vengono, è giusto criticare e trarne le conclusioni. Ma non capisco perchè si facciano i processi prima che le cose accadano". Rivolgendosi ai giornalisti, nel corso della conferenza che aperto la seconda parte del ritiro, Donadoni ha dichiarato: "Tante cose mi scivolano addosso, ma non vorrei che la mia educazione fosse scambiata per mancanza di attributi. Credo che stia affiorando la nostalgia per i tempi passati: rispettiamoci, perchè io a questo gioco non ci sto. Sabato ha vinto la Scozia, ma sembra piuttosto che abbia perso l'Italia: se qualcuno non se ne fosse accorto, vorrei far notare che noi non siamo scesi in campo": A difesa del Commissario tecnico, sono scesi in campo i giocatori. Portavoce dei compagni, il capitano Cannavaro ha dichiarato: "Per questa Nazionale, come ct ci vorrebbe un santo. Donadoni sta bene dove sta, io lo vedo sereno. Certo, ha raccolto un'eredità pesante, ma credo che sarebbe pesata anche se fosse rimasto Lippi e non sarebbero arrivati i risultati giusti". Anche Gattuso si schiera dalla parte di Donadoni e, da giocatore del Milan, allontana la candidatura di Ancelotti alla panchina azzurra: "Galliani ha detto che Ancelotti resterà al Milan e, se l'ha detto lui io ci credo. Ha un contratto fino al 2008 con noi, oltretutto è stato compagno di Donadoni e ne ha grande rispetto. Il ct è uno che sa il fatto suo, ci fa lavorare tanto e sa come metterci in campo".