Sono due dei terzini più ammirati anche fuori dai nostri confini nazionali, con la loro capacità di abbinare doti difensive e offensive, come richiede l’interpretazione più moderna del loro ruolo: Giovanni Di Lorenzo e Federico Dimarco sono stati ospiti questa mattina di ‘Azzurri Live’, il consueto appuntamento sui canali social della FIGC in diretta dal Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove i ragazzi di Spalletti sono in ritiro per preparare i prossimi impegni - contro Malta e Inghilterra – sulla strada verso Euro 2024.

“Le prossime due partite – ha sottolineato Dimarco intervenendo nella trasmissione condotta da Federico Mosca e Barbara Cirillo, in un format realizzato dalla media house FIGC – saranno due sfide chiave e affrontarle indossando la maglia che rappresenta il tuo Paese è qualcosa di incredibile. Il ruolo di terzino? Col tempo si è evoluto e adesso è anche più divertente: puoi ritrovarti più in mezzo al campo a giocare”.

“È sempre bello - ha commentato Di Lorenzo - tornare qua a Coverciano e vivere il raduno insieme ai miei compagni. Fa piacere sapere che sabato sera a Bari lo stadio sarà pieno e che ci sarà una grande spinta. Arrivare a vestire questa maglia è un sogno e vincere la finale degli Europei è stato davvero unico e ci legherà per sempre. Tornare a Wembley sarà emozionante: rivivrò certamente i bei momenti vissuti non solo quella sera, ma durante tutto il percorso affrontato”.

A proposito di martedì prossimo e della sfida contro la Nazionale guidata dal Ct Southgate: durante la trasmissione è stato mostrato ai due Azzurri – e ai telespettatori collegati con i social FIGC – l’originale pallone di cuoio utilizzato in occasione della prima partita disputata tra Italia e Inghilterra. La gara venne giocata a Roma oltre novant’anni fa, il 13 maggio del 1933, e la sfera è uno dei cimeli appartenenti alla collezione del Museo del Calcio e che si trova nella prima sala del percorso museale. Il momentaneo vantaggio azzurro di quella partita – poi terminata 1-1 - venne realizzato da Giovanni Ferrari e il cimelio è un dono della stessa famiglia Ferrari al Museo di Coverciano.