Nazionali

De Rossi: "Mancano tre passi per un sogno, a Kiev facciamo il primo"

mercoledì 20 giugno 2012

De Rossi:

La sfida con l'Inghilterra sarà una battaglia e Daniele De Rossi in un clima da battaglia si esalta. Per lui questa partita rappresenta anche una sorta di rivincita per le sconfitte rimediate con le squadre inglesi con la maglia della Roma: "È vero – ammette - con le squadra inglesi non ho mai avuto molta fortuna. La gara con l'Inghilterra mi affascina, ma alla fine questa è una partita diversa. C'è l'onore e l'orgoglio di giocare contro una squadra forte e fra le più blasonate d'Europa. Francia o Inghilterra sono forti entrambe, forse avrei preferito incontrare l'Ucraina. Le sconfitte dell'Inghilterra nelle ultime competizioni importanti non contano niente, sono una squadra compatta e a livello tattico molto attenta”.
Non può mancare una domanda su Fabio Capello, l'allenatore che fino a qualche mese fa sedeva sulla panchina inglese e che per primo ha creduto in lui: "Il Mister è un valore aggiunto per ogni squadra. Nella mia crescita mi ha aiutato tantissimo, mi ha preso quando giocavo negli Allievi e mi ha portato in prima squadra".
A chi gli chiede se preferisce giocare da centrocampista o da difensore risponde: "Mi piace il fatto che il mister possa sfruttare la mia duttilità. Anche in difesa non mi aspettavo di andare così bene. Nel mio ruolo gioca il più grande di tutti (Pirlo, ndr) e mi piace spostarmi per il bene della squadra”.
Domenica in campo ci saranno due dei giocatori che stima di più in assoluto, uno veste la maglia azzurra, l’altro la casacca dell’Inghilterra: “Pirlo ha un'intelligenza calcistica fuori dalla portata di tutti, non dimentichiamoci che anche con l'Irlanda il gol è arrivato dai suoi piedi. È affascinante incontrare Gerrard, lui è sempre stato un giocatore a cui mi sono ispirato, un idolo. Lo trovi in difesa, a centrocampo e in attacco nella stessa azione. Mi piacerebbe avvicinarmi a lui come caratura". Per De Rossi non esiste un problema Balotelli. "Non è assolutamente un corpo estraneo, magari ci possono essere giorni in cui sei meno felice di altri, ma sono cose normali. Lo vedo tranquillo, ormai è un uomo e deve essere trattato come gli altri". Il centrocampista della Roma ammette che l'Italia si esalta nelle difficoltà: “Il nostro è un gruppo di grandi professionisti che preparerà la gara al mille per mille perché un quarto di finale di un Europeo non ha bisogno di stimoli. Mancano tre passi per un sogno e vogliamo cominciare a fare il primo. Con Spagna e Croazia credo che questa squadra abbia fatto vedere un buon calcio, meno con l'Irlanda anche perché ci hanno sorpreso per la loro aggressività. Speriamo di andare bene, di dare una bella immagine di noi e di passare il turno”.