Nazionale Beach Soccer

Dalla semifinale del 2015, ai quarti di giovedì, è ancora Italia-Tahiti. Palmacci fra ricordi e speranze: “Questa volta possiamo farcela”

Il recordman di presenze in azzurro (assolute con 274 e al Mondiale con 38) sprona l’Italia: “Siamo una squadra molto forte, abbiamo tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo”. I quarti in diretta su RaiSport alle 18

martedì 20 febbraio 2024

Dalla semifinale del 2015, ai quarti di giovedì, è ancora Italia-Tahiti. Palmacci fra ricordi e speranze: “Questa volta possiamo farcela”

Se c’è una persona che sa come giocare partite a eliminazione diretta, quello è Paolo Palmacci. Il recordman di presenze con l’Italia (274) e secondo all-time per gol segnati (212, dietro solo a Gori a quota 319), è anche il giocatore che ha giocato più Mondiali nella storia della Nazionale italiana di beach soccer: 8 partecipazioni e 38 presenze, mai nessuno come lui. E in vista dei quarti di finale di Dubai – giovedì 22 febbraio alle 18 (diretta RaiSport) – la partita con Tahiti riporta alla mente di Palmacci tanti ricordi.

IL RICORDO. “Alcuni belli, altri meno” racconta dalla sua Terracina. Il suo soprannome, ‘Pablito’, nasce infatti al Mondiale del 2015 a Espinho, in Spagna. Facile intuirne il perché: 1982, Mondiale di calcio in Spagna, Paolo Rossi vi dice qualcosa? ‘Pablito’ in quel Mondiale fu uno dei grandi protagonisti di una cavalcata che portò l’Italia a superare il girone (battendo in fila Costarica, Oman e Svizzera), vincere i quarti di finale con il Giappone e approdare in semifinale, dove ad attendere gli Azzurri c’era Tahiti. Già, la stessa Tahiti che l’Italia affronterà questa volta ai quarti. “Ero convinto che quella squadra avrebbe vinto la Coppa – prosegue -. Eravamo forti, nel momento giusto delle nostre carriere: essere eliminati in semifinale fu un duro colpo. Tahiti poi per anni si è dimostrata una squadra di livello assoluto e anche in questo Mondiale ha superato un girone durissimo, eliminando la Spagna che ha giocato con noi la finale europea”.

LA SPERANZA. Palmacci usa sempre la prima persona plurale per parlare della Nazionale e di questa squadra: “Perché questa maglia la sento mia. È la mia seconda pelle, a lei sono legate emozioni e ricordi di una bellezza indescrivibile. Giocare per l’Italia è il sogno di tutti quanti e ho avuto questa fortuna per tanto tempo”. Un senso di attaccamento che, generazione dopo generazione, è stato trasmesso all’attuale gruppo. Nel 2015 gli Azzurri uscirono ai rigori dopo un rocambolesco 6-6 con Tahiti e proprio Palmacci sbagliò il tiro decisivo. Di quell’Italia lì è rimasto solo Emmanuele Zurlo: per dire, a quel tempo Fazzini e Bertacca, i più giovani dell'attuale spedizione negli Emirati, avevano appena 14 anni. “Siamo un gruppo giovane, nelle prime partite li ho visti un po’ tesi, ma conoscendo bene Del Duca sono convinto che li farà arrivare pronti alle gare che contano. Avremo bisogno di essere più liberi con la testa, giocare divertendoci: molti sono all’esordio in un Mondiale, è il primo vero step della carriera, spero se la godano perché siamo molto forti e questa volta possiamo arrivare davvero fino in fondo. Ci spero con tutto me stesso: sarò incollato davanti alla televisione a fare il tifo”.

TAHITI AL TOP. Guai però a sottovalutare i polinesiani, che negli ultimi anni sono stati straordinari per risultati e rendimento: a partire dal Mondiale ospitato nel 2013, la squadra polinesiana, eccezion fatta per Paraguay 2019, è sempre entrata fra le migliori 8. Per meglio dire: è stata 4ª nel 2013, eliminata in semifinale dalla Russia (poi campione) e battuta solo ai rigori dal Brasile nella finale per il podio; è arrivata 2ª nel 2015 battuta in finale dal Portogallo; poi ancora 2ª nel 2017 alle Bahamas, sconfitta dal Brasile in finale; infine eliminata ai quarti nel 2021 dal Giappone poi finalista. L’unico vero passo falso di Tahiti, in questo incrocio fra corsi e ricorsi storici, risale proprio al 2019 e c’è sempre di mezzo l’Italia: gli Azzurri, che arrivarono poi fino alla finale del Mondiale (persa con il Portogallo), schiantarono i polinesiani nella prima gara del girone, vincendo 12-4 con 5 reti di Gori e 4 di Zurlo. Palmacci, che (ovviamente) era ancora in Nazionale, ricorda bene quella vittoria che fece da preludio a un cammino straordinario che portò fino alla medaglia d’argento: “Fu una grande vittoria, ma giovedì servirà un mix fra la partita del 2015 e quella del 2019. Non dobbiamo peccare di umiltà, ma scendere in campo sapendo di poterci giocare alla grande le nostre chance. Ho davvero fiducia nella nostra Nazionale”.

ALLA. Nel frattempo gli Azzurri hanno dalla loro anche il tifo dei tanti italiani presenti a Dubai. Una comunità molto forte, di cui la Dott.ssa Valeria Di Santo Della Penna è presidente e a cui la Nazionale ha fatto visita quest'oggi, dopo che la stessa Di Santo ha seguito in prima persona dalla tribuna le partite degli Azzurri al Mondiale. Nei giorni scorsi, invece, è stata fatta vivere un'esperienza unica al giovane Filippo Fumagalli, 17 anni, originario di Monza, da 8 residente con la sua famiglia a Dubai: sogna di fare il medico e ha passato l'intera giornata di domenica assieme alla squadra, assistendo agli allenamenti, pranzando con i ragazzi e 'spiando' il dietro le quinte in hotel. Una squadra, che oltre a Del Duca e Feudi, parla terracinese anche con Ovidio Alla, che Palmacci in chiusura indica come suo erede: “Un giocatore fortissimo, che ho voluto fortemente a Napoli lo scorso anno. Prima di tutto è un ragazzo d’oro, una persona splendida. Può crescere ancora come beacher, spero si sblocchi e possa segnare, mi rivedo tanto in alcune sue caratteristiche tecniche e tattiche”. Detto da uno dei giocatori più belli ed eleganti da vedere in assoluto, c’è da crederci.

IL PASS. Quest’oggi intanto si è giocata l'ultima giornata anche dei gironi C e D andando a definire il quadro dei quarti di finale. Brasile e Bielorussia hanno rispettato i pronostici qualificandosi da prime (erano già certe del pass dopo la 2ª giornata) vincendo 4-3 in sofferenza al supplementare sul già eliminato Messico la prima, e 4-1 in scioltezza sulla Colombia - anch'essa già fuori dai giochi - la seconda. Sono state invece decisive le sfide odierne per Portogallo e Giappone, le ultime a passare alla fase a eliminazione diretta. Sia i portoghesi che i nipponici devono ringraziare due 'italiani', cioè Leo Martins e Ozu Moreira. I due calciatori, protagonisti assoluti dell'ultimo scudetto del Viareggio, sono risultati determinati nelle vittorie su Oman e Senegal: Leo col match-winner a 9'' dalla fine, Ozu con il definitivo 6-4 a 1' dal triplice fischio. Il tabellone vede quindi sul lato di sinistra Brasile-Giappone e Iran-UAE, mentre su quello di destra Italia-Tahiti e Bielorussia-Portogallo. Giovedì il gioco si fa duro.

FIFA BEACH SOCCER WORLD CUP - DUBAI 2024

Gruppo A: UAE*, Egitto, USA, Italia*
Gruppo B: Spagna, Iran*, Tahiti*, Argentina
Gruppo C: Senegal, Bielorussia*, Colombia, Giappone*
Gruppo D: Brasile*, Oman, Portogallo*, Messico

*qualificate ai quarti di finale

IL CALENDARIO DEL GRUPPO A

1ª giornata, giovedì 15 febbraio: USA-Italia 1-3; UAE-Egitto 2-1
2ª giornata, sabato 17 febbraio: Italia-Egitto 6-2; UAE-USA 3-2 dts
3ª giornata, lunedì 19 febbraio: Egitto-USA 5-4 dts; Italia-UAE 1-3 dtr

CLASSIFICA GRUPPO A – 3ª giornata

Italia 6*; UAE 6*; Egitto 3; USA 0
*qualificate ai quarti di finale

Quarti di finale (22 febbraio)

A) Brasile-Giappone, ore 12.30
B) Bielorussia-Portogallo, ore 14
C) Iran-UAE, ore 16.30
D) Italia-Tahiti, ore 18

Semifinali (24 febbraio)

Vincente C-Vincente A, ore 15
Vincente D-Vincente B, ore 16.30

Finali (25 febbraio)

3°/4° posto, ore 15
1°/2° posto, ore 16.30

Albo d'oro: 2005 Francia; 2006 Brasile; 2007 Brasile; 2008 Brasile; 2009 Brasile; 2011 Russia; 2013 Russia; 2015 Portogallo; 2017 Brasile; 2019 Portogallo; 2021 RFU.