Crimi e Abete: “Puntiamo sulla passione dei tifosi e sulla qualità del sistema”
lunedì 15 febbraio 2010
Sostenuto dal Governo, da tutte le forze politiche e sportive e dalla stragrande maggioranza dei tifosi di calcio (il 97% secondo il sondaggio della tedesca Sport+Markt AG), il dossier italiano per la candidatura a EURO 2016, il primo campionato europeo di calcio a 24 squadre, è stato consegnato oggi alla UEFA, nel corso della cerimonia ufficiale svoltasi nel pomeriggio a Nyon.
A rappresentare idealmente tutto il movimento calcistico nazionale, che attende il ritorno in Italia di un grande evento, a 36 anni dall’ultima competizione continentale e 26 dalla rassegna mondiale, è stato il presidente della Figc Giancarlo Abete, che ha consegnato con orgoglio questo pomeriggio il documento nella mani di Gilberto Madail, membro dell’Esecutivo e presidente della commissione Competizioni Squadre Nazionali, cui è spettato il saluto di rito ai candidati. “Ci presentiamo – ha detto il presidente federale - con un dossier di passione e qualità. È la passione dei milioni di tifosi ed è la qualità di proporre, con onestà, la rappresentazione di un sistema che vuole mettersi in gioco, consapevole dei propri valori e delle sfide che lo attendono”. Nel suo intervento, Abete ha parlato della sfida che l’Italia vuole vincere sul piano della modernizzazione, dell’organizzazione e del coinvolgimento europeo, non solo sul piano calcistico ma anche culturale.
“Una candidatura autorevole – ha aggiunto di fronte alla stampa il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Rocco Crimi, che ha raggiunto Nyon direttamente da Vancouver per non far mancare il sostegno del Governo alla Figc – perché l’Italia ha una vocazione calcistica e turistica abbinata ad una grande capacità di organizzare eventi sportivi”.
“La nostra – ha aggiunto Abete – è una sfida realistica: contiamo su una grande tradizione calcistica, perché abbiamo vinto 4 Mondiali e più Coppe europee per club di ogni altra Federazione, su una spiccata capacità organizzativa e su una passione per il calcio omogenea in tutto il Paese. L’Italia, inoltre, ha offerto un contributo fondamentale per lo sviluppo dell’Europa e del calcio europeo. In quanto a ospitalità, infrastrutture e passione non abbiamo rivali. Dobbiamo ora avviare la modernizzazione dei nostri stadi”.
Un tema, questo, sul quale Crimi ha garantito l’impegno del Governo per un’approvazione rapida della legge in discussione alla Camera: “In Parlamento abbiamo approvato al Senato all’unanimità una legge che permetta di costruire stadi con i soldi privati, quelli delle società di calcio, a differenza di quanto avvenuto in passato. L’iter proseguirà alla Camera, in tempi brevissimi approveremo la legge”.
Nel corso della cerimonia, dopo l’introduzione di Giorgio Marchetti (direttore delle competizioni), è stato sorteggiato l’ordine di presentazione della candidatura di fronte all’Esecutivo il 28 maggio, giorno in cui verrà assegnata l’organizzazione di Euro 2016. L’Italia andrà in scena dopo la Turchia e prima della Francia, che chiuderà la presentazione. Prima di quell’appuntamento, sono previste due visite della UEFA nei tre paesi candidati (un incontro tecnico ed uno politico) tra il 7 ed il 15 aprile, poi, al termine dell’esame dei documenti, è prevista una discussione sulla valutazione che verrà poi resa pubblica il 14 maggio e presentata all’Esecutivo il 26.
Per tutte le informazioni sulla candidatura scarica il Media Book, cliccando qui