Contro l’Irlanda tante novità. Prandelli lancia la coppia Rossi-Pazzini
lunedì 6 giugno 2011
Tante novità e alcune conferme nell’undici azzurro ufficializzato stamani da Cesare Prandelli, in vista dell’incontro amichevole di domani sera a Liegi contro la Repubblica d’Irlanda del Trap (Stade de Sclessin, ore 20.45), match conclusivo della stagione internazionale 2010/2011. Ben sei le variazioni proposte dal ct: difesa rivoluzionata con Viviano tra i pali, Cassani e Criscito esterni e Gamberini in coppia centrale con Chiellini; confermato quasi in blocco il centrocampo schierato a Modena, con Nocerino al posto dell’infortunato Aquilani e Montolivo a giostrare nel vertice alto. In attacco, Giuseppe Rossi farà coppia con Pazzini. “L’idea di base è di dare continuità alla prestazione di venerdì scorso a Modena – attacca Prandelli - con Montolivo che non da punti di riferimento alla difesa e gli altri che possono impostare l’azione. Voglio capire se possiamo avere profondità di manovra utilizzando questo assetto: davanti Pazzini può farci capire di cosa abbiamo bisogno. L’importante è che sul campo si mantenga lo stesso atteggiamento del ‘Braglia’ e non si comincino a giocare palle alte. Affrontiamo un avversario che sta molto bene fisicamente e sotto il profilo del gioco. Ci sono tutte le caratteristiche affinché questa partita possa fornirci risposte importanti”.
Gara dunque da non sottovalutare in un’ottica di continuità e prospettiva futura per singoli e collettivo, e in vista di una stagione, quella che conduce agli Europei, che sarà determinante ai fini delle scelte: “Non pensiamo di assistere a una gara dal ritmo incredibile, e l’obiettivo è che sia disputata in maniera corretta, perché è un valore non solo per noi, ma anche per i tifosi che meritano rispetto e fanno sacrifici per venire a vederci. Voglio vedere quale attitudine avremo nelle fasi di sviluppo e possesso palla. Poi esiste anche l’individualità, ma deve essere sempre rapportata al contesto di squadra”.
La sfida all’Irlanda rappresenta anche un amarcord particolare per il Ct azzurro, l’incontro da avversari con il suo maestro Giovanni Trapattoni e con l’ex compagno Marco Tardelli: “E’ una grandissima emozione, Trap è un grande allenatore e sappiamo come mai non è andato ai Mondiali 2010. Ma soprattutto è una persona speciale sotto il profilo umano – dice il Prandelli tradendo un punta di emozione – Quali insegnamenti mi ha lasciato? Che non bisogna mai demordere, nemmeno quando si gioca a carte, e avere sempre la consapevolezza dei propri obiettivi. E poi la cultura dell’allenamento e la crescita dei singoli. La base tecnica è il suo pane quotidiano. Lui e Tardelli hanno l’azzurro nel sangue”.